«Gaspaccio»
Moderatore: Cruscanti
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«Gaspaccio»
Quelle pochissime volte che l'ho pronunciata l'ho pensata secondo grafia italiana. In rete non mancano occasioni di incontrare la forma gaspaccio per gazpacho. Come spesso succede, la rete precede i dizionari e pertanto in questi non trovo la voce gaspaccio. Poco male! Io intanto la uso e la scrivo, poi si vedrà.
Se troviamo più volte la grafia italiana paiella per paella, (che poi non sarebbe altro che la parola padella) allora il resto va da sé. D'altronde gli Spagnoli dicono lasaña per «lasagna». No?
Mi piacerebbe sapere il parere degli amici del forum.
Se troviamo più volte la grafia italiana paiella per paella, (che poi non sarebbe altro che la parola padella) allora il resto va da sé. D'altronde gli Spagnoli dicono lasaña per «lasagna». No?
Mi piacerebbe sapere il parere degli amici del forum.
Io nella mia lingua ci credo.
- Millermann
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Perfettamente d'accordo sull'adattamento di termini culinari che ben si prestano, come questi.
Del resto, se ne hanno già famosi esempi come maionese.
Noto anche che «gaspaccio» è affiancato (e superato anche: 4400 risultati contro 1600, in italiano) da «gaspacio».
[Si ripropone quasi una diatriba simile a quella tra cacciucco e caciucco! ]
Curiosamente il termine gaspaccio (con due C) sembra essere usato anche in altre lingue (francese, inglese, turco...). Perché non in italiano, allora?
Per quanto riguarda paiella, invece, non m'entusiasma, perché stravolge la pronuncia originale: preferisco «paeglia», cosí come pure «ratatuglia», anch'essi adattamenti ben attestati.
Del resto, se ne hanno già famosi esempi come maionese.
Noto anche che «gaspaccio» è affiancato (e superato anche: 4400 risultati contro 1600, in italiano) da «gaspacio».
[Si ripropone quasi una diatriba simile a quella tra cacciucco e caciucco! ]
Curiosamente il termine gaspaccio (con due C) sembra essere usato anche in altre lingue (francese, inglese, turco...). Perché non in italiano, allora?
Per quanto riguarda paiella, invece, non m'entusiasma, perché stravolge la pronuncia originale: preferisco «paeglia», cosí come pure «ratatuglia», anch'essi adattamenti ben attestati.
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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[FT] «Cacciucco», non «caciucco»
Diatriba, peraltro, del tutto oziosa.Millermann ha scritto:Si ripropone quasi una diatriba simile a quella tra cacciucco e caciucco!
- Millermann
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Re: [FT] «Cacciucco», non «caciucco»
Sí, certo! Avevo già letto l'articolo della Crusca, e volevo, anzi, asteriscare caciucco, ma poi ho pensato di non averne il diritto, essendo il termine registrato in diversi vocabolari.
Ho parlato di diatriba
a livello di battuta (vedi faccina), quasi certo che avrei comunque suscitato qualche... (benevola) reazione "puntualizzatrice"!
Ho parlato di diatriba
a livello di battuta (vedi faccina), quasi certo che avrei comunque suscitato qualche... (benevola) reazione "puntualizzatrice"!
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Re: [FT] «Cacciucco», non «caciucco» (e «paella»)
Sì può anche scrivere tranquillamente paella e pronunciare... paèlla.Millermann ha scritto:Per quanto riguarda paiella, invece, non m'entusiasma, perché stravolge la pronuncia originale: preferisco «paeglia»
Devo segnalare anche il paretimologico canciucco, che si può sentire nell'entroterra toscano.Millermann ha scritto:volevo, anzi, asteriscare caciucco, ma poi ho pensato di non averne il diritto, essendo il termine registrato in diversi vocabolari.
Mi raccomando: diàtriba!Millermann ha scritto:Ho parlato di diatriba
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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Puntualizzazione per puntualizzazione: negli adattamenti, ha piú successo il modello che riconduce la parola a forme note, ricorrenti, come certi suffissi. Per esempio, è nutrito il gruppo dei falsi vezzeggiativi e diminutivi, formati per adattare forestierismi: bolina, toeletta, cadetto, ecc. Per questo, gaspacio, benché attestato in Rete e rispettoso della nostra fonotassi, pare «meno italiano» di gaspaccio, perché si limita a un aggiustamento grafico della parola secondo la pronuncia italiana.Millermann ha scritto:Noto anche che «gaspaccio» è affiancato (e superato anche: 4400 risultati contro 1600, in italiano) da «gaspacio».
Oppure anche ratatuia.Millermann ha scritto:cosí come pure «ratatuglia»
Ci può essere un altro motivo, forse limitato alla Toscana e alle zone contigue: gaspacio lo leggo spontanemente [gas'pa:ʃo], realizzazione abbastanza lontana da quella spagnola originale; gaspaccio è probabilmente più simile allo spagnolo [(el) ɣaθ'paʧo].Ferdinand Bardamu ha scritto:Per questo, gaspacio, benché attestato in Rete e rispettoso della nostra fonotassi, pare «meno italiano» di gaspaccio, perché si limita a un aggiustamento grafico della parola secondo la pronuncia italiana.
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Re: «Gaspaccio»
Concordo, sottoscrivo, assecondo ecc. accesamente gli adattamenti *gaspaccio e *paeglia. Per quest'ultima, v'indetto anche padella valenzana (di Valencia/Valenza).
- Millermann
- Interventi: 1537
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Re: «Gaspaccio»
Ho scoperto che in Toscana il termine gaspaccio (ovviamente d'origine iberica) indica alcuni piatti locali, tra l'altro in modo poco coerente tra loro.
Il primo è il gaspaccio toscano, che è effettivamente una rivisitazione del gazpacho spagnolo: si presenta infatti come una zuppa fredda dall'aspetto di salsa di pomodoro.
L'altro è il nome usato localmente (per la precisione a Capoliveri) per un piatto elbano altrimenti noto come gurguglione (da non confondersi con gorgoglione che è l'afide delle piante ). Questo secondo "gaspaccio", però, anziché il gazpacho ricorda piuttosto la ratatu[gl]ia, cioè è una specie di stufato di verdure tagliate a cubetti.
Il primo è il gaspaccio toscano, che è effettivamente una rivisitazione del gazpacho spagnolo: si presenta infatti come una zuppa fredda dall'aspetto di salsa di pomodoro.
L'altro è il nome usato localmente (per la precisione a Capoliveri) per un piatto elbano altrimenti noto come gurguglione (da non confondersi con gorgoglione che è l'afide delle piante ). Questo secondo "gaspaccio", però, anziché il gazpacho ricorda piuttosto la ratatu[gl]ia, cioè è una specie di stufato di verdure tagliate a cubetti.
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