Infarinato si può aggiungere cortesemente
cracker nell'oggetto del filone, in modo da semplificare la ricerca a chi cercasse l'agente?
marcocurreli ha scritto: gio, 17 nov 2016 21:35
Lo IATE lo traduce come
intruso o
pirata informatico
Il glossario informatico
http://www.passamonti.biz/dizionario.htm (che tutto sommato mi sembra un buon glossario) ha invece le seguenti voci:
CRACKATO (programma) = Sprotetto
CRACKER = Intrusore (informatico)
CRACKERAGGIO = Intrusione, violazione
CRACKERATO = Violato (sistema)
Ma anche un hacker può essere un intrusore (sebbene per altri fini). Troppo vago a mio avviso.
Federico ha scritto: mer, 04 apr 2007 8:51
Il
crack può essere, a quanto ne so, o un eseguibile che modifica il codice relativo a un programma (in vari luoghi), oppure un eseguibile quasi identico a quello del programma stesso, da usare in sua vece.
Forse
sprotettore è meglio perché comprenderebbe anche i cosiddetti
NoCD, che in effetti non scassinano nulla perché servono non a usare un programma altrimenti inaccessibile bensí semplicemente a evitare la fatica di inserire nel lettore il disco relativo ogni volta che lo si usa.
Non conoscevo questo tipo di crack, ma sebbene l'attività possa essere legale resta un'attività di forzatura o scassinamento di codice informatico, al fine di rimuovere protezioni o limitazioni nell'uso. Quindi
scassinatore informatico resta un valido traducente, sebbene
non copra tutte le accezioni di cracker (chi accede illegalmente in reti private, a fini di lucro, non è detto forzi le protezioni: può arginarle, o può avere una talpa nell'organizzazione grazie alla quale può entrare con chiavi di un dipendente e da lì compiere l'azione criminosa. In tal caso sarebbe più un
violatore).
Noto con stupore che il De Mauro per "smanettone" riporta solo un significato che nulla ha a che vedere con l'informatica!