«Tutto quanto può/possa fare»
Moderatore: Cruscanti
«Tutto quanto può/possa fare»
Un saluto a tutti.
Non riesco a raccapezzarmi: "Scrivendo che la morte costituisce la sanzione di tutto quanto il protagonista può/possa fare, Tizio si avvicina ad una teoria letteraria ormai superata". Indicativo, congiuntivo o entrambi (ma con diverse connotazioni)?
Grazie in anticipo
Non riesco a raccapezzarmi: "Scrivendo che la morte costituisce la sanzione di tutto quanto il protagonista può/possa fare, Tizio si avvicina ad una teoria letteraria ormai superata". Indicativo, congiuntivo o entrambi (ma con diverse connotazioni)?
Grazie in anticipo
Benvenuto/a! 
Vanno bene tutt’e due le soluzioni. Siamo in una frase relativa; veda, ad esempio, qui e qui.

Vanno bene tutt’e due le soluzioni. Siamo in una frase relativa; veda, ad esempio, qui e qui.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Gentilissimo Marco1971, grazie anche per la correzione dell'oggetto. Approfitto ancora della sua cortesia e celerità per il medesimo dubbio nella frase "Anche se non sappiamo chi la riferisce/riferisca". Tenderei a usare il congiuntivo (mi sembra che la casistica corrisponda ad alcuni esempi al secondo link da lei inviato), ma le assicuro che docenti universitari mi hanno corretto il modo, sostituendolo con l'indicativo, in casi del tutto analoghi.
Ancora grazie, un saluto
Ancora grazie, un saluto
Il titolo dell’oggetto non l’ho cambiato io, sarà stato Ferdinand, che ringrazio. 
Che le devo dire? Il suo secondo esempio è un’interrogativa indiretta… Se i professori universitari non sanno che in questo tipo di frase si possono usare entrambi i modi, si comprino e leggano la grammatica di Luca Serianni.

Che le devo dire? Il suo secondo esempio è un’interrogativa indiretta… Se i professori universitari non sanno che in questo tipo di frase si possono usare entrambi i modi, si comprino e leggano la grammatica di Luca Serianni.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Interventi: 1725
- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Non mi meraviglio affatto della pochezza linguistica di certi docenti universitari.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Prenderei con le molle un articolo preso da Skuola.net e introdotto come una collezione di epic fail.
Soltanto le sei righe del paragrafetto intitolato "Italiano, questo sconosciuto" esibiscono l'inesistente espressione prendere un rischio, palese calco (o, se preferite, pedissequa traduzione) dall'inglese e un se dovreste inappelabilmente bollato come errore, a prescindere dal contesto, mentre noi sappiamo che sarebbe perfettamente corretto in un'interrogativa indiretta o anche in un periodo ipotetico, nel senso di se [è vero che] dovreste.

Soltanto le sei righe del paragrafetto intitolato "Italiano, questo sconosciuto" esibiscono l'inesistente espressione prendere un rischio, palese calco (o, se preferite, pedissequa traduzione) dall'inglese e un se dovreste inappelabilmente bollato come errore, a prescindere dal contesto, mentre noi sappiamo che sarebbe perfettamente corretto in un'interrogativa indiretta o anche in un periodo ipotetico, nel senso di se [è vero che] dovreste.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Gentile Animo Grato,
a prescindere dall'attendibilità di quanto scrive Skuola.net, le posso garantire che conosco docenti universitari che commettono orrori ortografici degni di scolari di quarta elementare.
a prescindere dall'attendibilità di quanto scrive Skuola.net, le posso garantire che conosco docenti universitari che commettono orrori ortografici degni di scolari di quarta elementare.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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- Animo Grato
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- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
A proposito di strafalcioni dei docenti una... docente di scuola media superiore ha scritto in una rubrica di lingua, di un settimanale in rete, che «[...] Il solleone invece è una crasi, cioè una parola nata dalla fusione di due parole preesistenti [...].
Il solleone non è una crasi ma una agglutinazione.
Il solleone non è una crasi ma una agglutinazione.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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