«Appassionare / far appassionare»
Moderatore: Cruscanti
«Appassionare / far appassionare»
La frase: "Questi insegnanti hanno pensato bene di appassionare i ragazzi alla materia attraverso una serie di incontri con gli scrittori" è corretta oppure si dovrebbe dire "hanno pensato bene di far appassionare i ragazzi..."? Grazie a chi vorrà intervenire.
Se ha letto bene la definizione del Treccani, per esempio, allora saprà da sé che si deve dire come ha scritto lei nel suo primo intervento, ossia far[e] appassionare.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Naturalmente, se lei crede a quel che scrive il Devoto-Oli 2010, che è una fotografia delle pagine di Google...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Sí sí, sono solo firme autorevoli messe lí, come in edizioni precedenti... Si figuri se quei linguisti si sono presi la briga di rileggere tutte le voci verbali e di dare il loro avallo... Che poi questa cosa delle reggenze indicate in blu è anche una grande questione di mercatistica piú che di linguistica seria.
Ricordo la corrispondenza con «la signora del Devoto-Oli», che mi diceva appunto della concorrenza con altri dizionari piú che di altre cose (pure specifiche, che le avevo fatto notare)…
Che cosa si può dedurre da tutto questo? Secondo me, che, come in tutti i mestieri, oggigiorno è molto difficile trovare dei professionisti appassionati e che fanno appassionare gli altri al loro mestiere.
Ricordo la corrispondenza con «la signora del Devoto-Oli», che mi diceva appunto della concorrenza con altri dizionari piú che di altre cose (pure specifiche, che le avevo fatto notare)…
Che cosa si può dedurre da tutto questo? Secondo me, che, come in tutti i mestieri, oggigiorno è molto difficile trovare dei professionisti appassionati e che fanno appassionare gli altri al loro mestiere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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