«Domandare» e «chiedere»: differenze?
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: lun, 21 ago 2017 18:46
«Domandare» e «chiedere»: differenze?
"Chiedere per avere e domandare per sapere" è un vecchio motto, che trovava credito nelle vecchie scuole elementari, e che ancora è accettato per buono da qualche linguista.
lo non sono di questo avviso, e a chi mi chiede (o mi domanda) il mio parere al riguardo, dirò che chiedere e domandare possono ormai esser considerati come sinonimi, con questa differenza — se mai — che «chiedere» per sapere è più spesso adoperato nella lingua scritta che parlata.
Che chiedere nel senso di «interrogare», di porre un quesito sia perfettamente legittimo, è dimostrato dall’etimologia: nel latino classico quaerere (onde quesito) vuol dire non soltanto cercare una cosa, ma anche cercar di sapere. Demandare significa, invece, affidare, raccomandare, rimettere, e solo più tardi è passato a significare attendere qualcosa da qualcuno e quindi sollecitare una risposta; dalla forma arcaica dimandare (più conforme all’etimologia) è poi derivata la forma moderna italiana domandare (cfr. diventare e doventare); ma trattasi ad ogni modo di un traslato, mentre chiedere è di derivazione diretta.
Lo Zingarelli registra, senza osservazioni, chiedere per «cercar di sapere».
Non si può dunque dire che chiedere, per interrogare sia meno proprio, ma piuttosto il contrario anche se dimandare sia più comune nel linguaggio parlato.
Voi che ne pensate?
lo non sono di questo avviso, e a chi mi chiede (o mi domanda) il mio parere al riguardo, dirò che chiedere e domandare possono ormai esser considerati come sinonimi, con questa differenza — se mai — che «chiedere» per sapere è più spesso adoperato nella lingua scritta che parlata.
Che chiedere nel senso di «interrogare», di porre un quesito sia perfettamente legittimo, è dimostrato dall’etimologia: nel latino classico quaerere (onde quesito) vuol dire non soltanto cercare una cosa, ma anche cercar di sapere. Demandare significa, invece, affidare, raccomandare, rimettere, e solo più tardi è passato a significare attendere qualcosa da qualcuno e quindi sollecitare una risposta; dalla forma arcaica dimandare (più conforme all’etimologia) è poi derivata la forma moderna italiana domandare (cfr. diventare e doventare); ma trattasi ad ogni modo di un traslato, mentre chiedere è di derivazione diretta.
Lo Zingarelli registra, senza osservazioni, chiedere per «cercar di sapere».
Non si può dunque dire che chiedere, per interrogare sia meno proprio, ma piuttosto il contrario anche se dimandare sia più comune nel linguaggio parlato.
Voi che ne pensate?
Ultima modifica di MaestroGianni in data mer, 27 set 2017 15:27, modificato 1 volta in totale.
Per me, penso come lei che non ci sia sostanziale differenza semantica tra i due verbi. Ma non sarei cosí sicuro che chiedere sia piú adoperato nella lingua scritta che parlata...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Millermann
- Interventi: 1720
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Benvenuto. 
Anch'io ritengo che i due verbi siano, oggi, sostanzialmente intercambiabili, e condivido la stessa perplessità di Marco: avrei detto che chiedere (piú svelto, specialmente nei tempi composti) fosse il piú diffuso anche nel parlato!
Segnalo, comunque, che l'argomento è già stato trattato qui, dando luogo a un interessante dibattito.

Anch'io ritengo che i due verbi siano, oggi, sostanzialmente intercambiabili, e condivido la stessa perplessità di Marco: avrei detto che chiedere (piú svelto, specialmente nei tempi composti) fosse il piú diffuso anche nel parlato!
Segnalo, comunque, che l'argomento è già stato trattato qui, dando luogo a un interessante dibattito.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Benvenuto anche da parte mia. 
Secondo il Tommaseo, chiedere è una sorta d’iponimo di domandare:
<img src="https://books.google.it/books/content?i ... 200&edge=0">
Piú sotto, si avalla la tradizionale differenziazione d’uso riassunta nel già riportato motto «chiedere per avere e domandare per sapere».
<img src="https://books.google.it/books/content?i ... 348&edge=0">
<img src="https://books.google.it/books/content?i ... 181&edge=0">
Ho l’impressione anch’io, però, che nell’uso moderno l’uno e l’altro verbo tendano a essere quasi interscambiabili e che non ci siano grandi differenze di significato…

Secondo il Tommaseo, chiedere è una sorta d’iponimo di domandare:
<img src="https://books.google.it/books/content?i ... 200&edge=0">
Piú sotto, si avalla la tradizionale differenziazione d’uso riassunta nel già riportato motto «chiedere per avere e domandare per sapere».
<img src="https://books.google.it/books/content?i ... 348&edge=0">
<img src="https://books.google.it/books/content?i ... 181&edge=0">
Ho l’impressione anch’io, però, che nell’uso moderno l’uno e l’altro verbo tendano a essere quasi interscambiabili e che non ci siano grandi differenze di significato…
- marcocurreli
- Interventi: 625
- Iscritto in data: ven, 25 set 2009 22:36
- Località: Cagliari
Mi pare che oggi si chieda indifferentemente la strada al passante e lo zucchero al vicino.
Però, in genere, in risposta ad una richiesta ci si attende una cosa, ad una domanda un'informazione.
"Ti ho chiesto che ore sono" era una domanda.
"Ti ho domandato che ore sono" solo forzatamente, credo, passerebbe per una richiesta.
Però, in genere, in risposta ad una richiesta ci si attende una cosa, ad una domanda un'informazione.
"Ti ho chiesto che ore sono" era una domanda.
"Ti ho domandato che ore sono" solo forzatamente, credo, passerebbe per una richiesta.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Chi c’è in linea
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