Millermann ha scritto:Secondo me la frase in oggetto suona "stonata" ed è ammissibile soltanto in un registro molto basso anche per un altro motivo: manca della particella
ne.
Specifico che in effetti la frase è stata pronunciata verso un familiare il quale ha constatato l'errore (ed io, assente al momento, ho dato ragione a quest'ultimo

).
Millermann ha scritto:Sarebbe, cioè, piú accettabile nella forma:
«Tu non
ne capisci di niente».
Devo ammettere che ho serie riserve anche su questa forma.
Millermann ha scritto:Beh, in teoria cambia il significato del verbo. Dico
in teoria perché, magari, c'è chi la usa in modo sbagliato e basta.
Se dà un'occhiata alla voce
capire su
Sinonimi e Contrari noterà che nella frase «Tu non capisci [proprio] niente» si dovrebbe, probabilmente, applicare il significato 2a o 2c: «avere capacità d'intendere».
Sí, sono d'accordo.
Il mio amico mi ha informato che secondo lui l'espressione adoperata si differenzia da questa sopra con l'intento di enfatizzare ed intensificare il «niente»: non si tratta di dire semplicemente che uno non capisce nulla, nessuna cosa, ma che costui non capisce di nulla, di nessuna cosa, di nessun argomento (e a questo ho dato un bel
no comment 
concentrandomi esclusivamente sulla questione grammaticale). Per ciò era molto interessato a quanto Lei, Millermann, ha espresso sul complemento d'argomento. Naturalmente, ho provato ancora a motivargli le mie perplessità pure su questo, ma mi arenavo quando si giungeva alle domande che ho posto al riguardo nel mio precedente messaggio.
Millermann ha scritto:Invece in «Tu non (ne) capisci di niente» ricadremmo nel significato 2e: [nella forma capirne , avere competenza in qualcosa, anche con la prep. di:
è uno che di economia ne capisce molto].
Quindi, al contrario diremmo: «è uno che di economia non ne capisce».
E, in modo analogo, «è uno che non ne capisce di niente».
Che ne pensa?

Penso, come dissi all'inizio di questa discussione, che il "di" davanti a "niente" non abbia alcun senso, se argomento di un verbo transitivo. Vi trovo un senso davanti al suo contrario, "di tutto", può starci con "tutto", almeno credo

, ma con "niente"... no, proprio non mi torna.
Nella definizione "2e", "avere competenza in qualcosa, anche con la prep.
di", penso che sia differente; ad ogni modo, «è uno che non ne capisce di niente» non mi sembra un'espressione in “buon italiano”, direi che è sforzata e molto poco idiomatica.
Infarinato ha scritto:A scanso di equivoci, casomai non fosse ancora chiaro: *[
tu]
non capisci [
proprio]
di niente non è italiano. Punto.
Una volta letto questo messaggio, ho invitato il mio amico a leggere questa discussione.

(Non perché mi dà ragione, ma per ben altri motivi che i
Cruscanti e gli abituali fruitori di questa piazza ben intendono.)
Il risultato è stato che si è chiesto e mi ha chiesto il perché Lei afferma perentoriamente che "non è italiano. Punto." senza darne una motivazione.
Ovviamente, gli ho risposto che nel Suo caso non ve n'è bisogno e che se lo dice Lei è cosí e basta, ma non essendo ancora del tutto persuaso, mi ha riferito che tenterà di chiederlo al suo professore di liceo del quale ha piena fiducia viste le sue competenze in materia.
Se mi riferirà, e credo che lo farà, la risposta quando l'avrà ricevuta, non esiterò un istante a comunicarVela qui.
Per ora, non posso fare altro che ringraziarVi delle vostre risposte e del Vostro tempo che ci avete dedicato.
Ormai incuriosito, non vedo l'ora di avere la spiegazione grammaticale di chi ha ragione (anche se, ripeto, io non ho dubbi ma solo l'ignoranza

).
Grazie ancora!
