Buonasera.
Vi è in Cile una regione detta - in spagnolo - Araucanía, dal nome del popolo indigeno che l'abita storicamente, gli Araucani, più noti come Mapuche. Di detta regione i risultati in Rete mostrano come in italiano vi sia una completa trasposizione accentüale dallo spagnolo, con l'accento tonico cadente sulla penultima sillaba, sulla vocale /i/. Ora, rammentandomi alcuni esempi di regioni geografiche terminanti in [-ia], mi accorgo che molte di esse portano l'accento tonico sulla vocale precedente, rendendo la della terminazione finale una jod (/-ja/): Galìzia, Armènia, Ossèzia, Germània, Rùssia, Svèzia, Pomerània, Renània, Baschìria ecc. D'altro canto, abbiamo Turchìa, Albanìa, Ungherìa, Andalusìa, Tunisìa...
Con quale criterio - sempre ci sia - dobbiamo cautelarci nell'assegnare l'accento in casi come questi, tra Araucanìa e Araucània? A cosa sono dovute le differenze fonetiche con cui i sovracitati esempi si sono stabilizzati nell'uso comune?
«Araucanía» o «Araucània»?
Moderatore: Cruscanti
«Araucanía» o «Araucània»?
«Quid ei potest videri magnum in rebus humanis, cui aeternitas omnis, totiusque mundi nota sit magnitudo»
Marco Tullio Cicerone
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Stando al DiPI, la pronuncia di Araucania in italiano dovrebbe essere /arauˡkanja/ (sul DOP in linea non lo trovo).
Quanto alla regola generale per la pronuncia dei coronimi in -ia, purtroppo non c’è, fondandosi essa pronuncia su criteri etimologici, spesso complicati da fattori analogici.
Quanto alla regola generale per la pronuncia dei coronimi in -ia, purtroppo non c’è, fondandosi essa pronuncia su criteri etimologici, spesso complicati da fattori analogici.
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