«Liberal»
Moderatore: Cruscanti
«Liberal»
La recente rielezione di Bill de Blasio a sindaco di Nuova York (New York City) mi ha fatto pensare al significato di liberal nel contesto politico anglosassone e italiano (estendibile anche a buona parte dell’Europa continentale). De Blasio si considera liberal e progressista ma da da noi liberale, il più delle volte, significa automaticamente ‘conservatore’ (seppur non ultraconservatore). Mi è venuta l’idea di tradurre liberal con angloliberale, riferendomi alla tradizione del liberalismo anglosassone, che ne dite?
Il Treccani propone liberaldemocratico:
liberal ‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e favorevole a programmi avanzati di riforme in campo economico, politico, sociale; per estens., progressista o democratico: una cultura l., l’ala l. del partito; anche come sost., riferito a persona: un l., una liberal. ◆ In ital. è usato, con sign. analogo, l’agg. e sost. liberaldemocràtico (v.).
liberaldemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di liberale e democratico] (pl. m. -ci). – Che si ispira a idee liberali e democratiche: concezioni l.; come sost., persona di orientamento liberaldemocratico.
- Ferdinand Bardamu
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Secondo me il problema di liberaldemocratico è che in Italia evoca comunque un orientamento politico piú a destra, «paraconservatore», oppure centrista. Tant’è che esiste un partito chiamato proprio Liberal Democratici che si colloca al centro dello spettro politico (lo stesso oscillare di questo partito dall’uno all’altro polo è indicativo in tal senso).
La proposta di Carnby mi pare valida perché individua senza possibilità di equivoci un orientamento politico peculiare al mondo anglosassone, anche se io direi piuttosto a quello americano. Se volessimo non solo tradurre ma anche localizzare il concetto, direi che il liberalismo americano si avvicina alla socialdemocrazia europea o al liberalismo sociale.
La proposta di Carnby mi pare valida perché individua senza possibilità di equivoci un orientamento politico peculiare al mondo anglosassone, anche se io direi piuttosto a quello americano. Se volessimo non solo tradurre ma anche localizzare il concetto, direi che il liberalismo americano si avvicina alla socialdemocrazia europea o al liberalismo sociale.
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È un termine di tipo "ideologico", quindi strettamente legato a cultura e mentalità della società a cui si fa riferimento. Quindi secondo me è intraducibile.
No... non lapidatemi subito, per favore, arrivate in fondo!
Nel senso che un frullatore è un frullatore per tutti, e ogni lingua ha il suo termine, mentre un "liberale" è il frutto di un'evoluzione sociopolitica peculiare, e di "uguale per tutti" mantiene solo il suono di un nome che, in origine, aveva un certo significato, ma che poi anch'esso si è evoluto nel tempo.
Quindi, mi piace molto l'idea di tradurlo associandovi il nome del paese a cui si fa riferimento. Poi, la forma da fargli assumere effettivamente va studiata di volta in volta, però da un punto di vista storico è importante evidenziare subito a cosa (dove) si fa riferimento, per non cadere in soluzioni anacronistiche (penso in generale, a tutte le varie ideologie possibili).
No... non lapidatemi subito, per favore, arrivate in fondo!
Nel senso che un frullatore è un frullatore per tutti, e ogni lingua ha il suo termine, mentre un "liberale" è il frutto di un'evoluzione sociopolitica peculiare, e di "uguale per tutti" mantiene solo il suono di un nome che, in origine, aveva un certo significato, ma che poi anch'esso si è evoluto nel tempo.
Quindi, mi piace molto l'idea di tradurlo associandovi il nome del paese a cui si fa riferimento. Poi, la forma da fargli assumere effettivamente va studiata di volta in volta, però da un punto di vista storico è importante evidenziare subito a cosa (dove) si fa riferimento, per non cadere in soluzioni anacronistiche (penso in generale, a tutte le varie ideologie possibili).
Vero, ma non abbiamo un prefissoide «elegante» per americano/statunitense. Ameroliberale, ameriliberale e amerliberale mi sembrano più brutti.Ferdinand Bardamu ha scritto:[...] un orientamento politico peculiare al mondo anglosassone, anche se io direi piuttosto a quello americano.
- Ferdinand Bardamu
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Sí, son d’accordo. Dunque la soluzione piú semplice, stante anche la difficoltà — evidenziata da Carnby — di trovare un prefissoide elegante per americano/statunitense, è liberale americano.domna charola ha scritto:Quindi, mi piace molto l'idea di tradurlo associandovi il nome del paese a cui si fa riferimento. Poi, la forma da fargli assumere effettivamente va studiata di volta in volta, però da un punto di vista storico è importante evidenziare subito a cosa (dove) si fa riferimento, per non cadere in soluzioni anacronistiche (penso in generale, a tutte le varie ideologie possibili).
Liberal è una parola che può trovare una traduzione diversa se non a costo di forzature e anacronismi: liberal-democratico e liberal-socialista recano un’impronta troppo «nostrana» per essere adeguati.
Se si vuole stare sul generico, però, secondo me può andar bene anche progressista.
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