Mi rivolgo agli esperti cruscanti. Le frasi che mi accingo a scrivere sono da considerarsi colloquiali, agrammaticali, corrette o sono semplicemente degli adattamenti poco accettabili di costruzioni presenti in altre lingue?
è lei che ho amato;
è lui che ho visto piangere;
era lei che cercavo;
è te che voglio, ecc.
Sarò sincero: questa discussione era presente in un altro fòro linguistico, ma non sono riuscito a capire l'accettabilità o meno di tali costruzioni sintattiche nella lingua standard.
A me suonano del tutto naturali, per quanto possa valere.

Grazie a tutti coloro che vorranno intervenire.