«Qual’è» e/o «qual è»?
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
«Qual’è» e/o «qual è»?
Un interessante articolo del prof. Salvatore Claudio Sgroi, dell'Ateneo di Catania, sul non-errore del "qual'è".
Do il collegamento perché il "qual'è" non si apre (errore 400).
https://faustoraso.blogspot.com/2019/01 ... ual-e.html
Do il collegamento perché il "qual'è" non si apre (errore 400).
https://faustoraso.blogspot.com/2019/01 ... ual-e.html
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Quante storie per un apostrofo! L’ortografia, come tutti sanno, è mera convenzione. Ma se si vuole scrivere qual’è, per coerenza, si scriva anche tal’è.
Io, per me, non userò mai l’apostrofo, né in qual è né in tal è. E temo che, in totale mancanza di normatività, non sia molto importante: non c’è piú alcun ente preposto a decretare la legge linguistica, quindi ognuno si regola come vuole.
Io, per me, non userò mai l’apostrofo, né in qual è né in tal è. E temo che, in totale mancanza di normatività, non sia molto importante: non c’è piú alcun ente preposto a decretare la legge linguistica, quindi ognuno si regola come vuole.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Millermann
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- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Un apostrofo che per qualcuno rappresenta un mezzo (o una scusa) per poter riconoscere l'altrui ignoranza! 
Si potrebbe, forse, far osservare che in italiano, da quanto mi è parso di capire, è [piú] corretto evitare l'apostrofo, se esso non è necessario. In altre parole, l'apocope (se applicabile) ha sempre la precedenza sull'elisione.
Un paio d'esempi evidenti sembra[no] dimostrarlo:
1) I nomi dei mari: cosí come diciamo Mar Ligure, Mar Tirreno, diremo anche Mar Adriatico e non già *Mar'Adriatico. E, ad esempio in una poesia, si dirà «il mar azzurro».
2) Il caso dei verbi servili: come dico saper nuotare, voler vedere, dirò anche saper usare, voler essere. Un ipotetico *poter'entrare sarebbe inguardabile!
Ciò m'induce a pensare che qual è e tal è (nonché qual altro, tal altro e simili) non siano sostituibili con le forme con l'apostrofo, anche nei casi in cui ci "vedremmo meglio" un'elisione.
Può esser valido come ragionamento?

Si potrebbe, forse, far osservare che in italiano, da quanto mi è parso di capire, è [piú] corretto evitare l'apostrofo, se esso non è necessario. In altre parole, l'apocope (se applicabile) ha sempre la precedenza sull'elisione.
Un paio d'esempi evidenti sembra[no] dimostrarlo:
1) I nomi dei mari: cosí come diciamo Mar Ligure, Mar Tirreno, diremo anche Mar Adriatico e non già *Mar'Adriatico. E, ad esempio in una poesia, si dirà «il mar azzurro».
2) Il caso dei verbi servili: come dico saper nuotare, voler vedere, dirò anche saper usare, voler essere. Un ipotetico *poter'entrare sarebbe inguardabile!

Ciò m'induce a pensare che qual è e tal è (nonché qual altro, tal altro e simili) non siano sostituibili con le forme con l'apostrofo, anche nei casi in cui ci "vedremmo meglio" un'elisione.
Può esser valido come ragionamento?

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Stesso discorso per pur'io quindi?
A me però dispiace vedere tante regolette sulle quali impazzivo da ragazzo andare in pensione.
A me però dispiace vedere tante regolette sulle quali impazzivo da ragazzo andare in pensione.
La poesia è sfuggente al comando/ma so che esiste in ciò che mi circonda/timida basta la cresta di un'onda/per dir che l'attimo si sta annunciando/ A volte il lago mi si apre allorquando/nei suoni colgo il suo canto alla sponda/
- Millermann
- Interventi: 1720
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Grazie della segnalazione.
Nonostante tutto preferisco rimanere a presidiare la vecchia trincea del «senz'apostrofo».
Nonostante tutto preferisco rimanere a presidiare la vecchia trincea del «senz'apostrofo».

La poesia è sfuggente al comando/ma so che esiste in ciò che mi circonda/timida basta la cresta di un'onda/per dir che l'attimo si sta annunciando/ A volte il lago mi si apre allorquando/nei suoni colgo il suo canto alla sponda/
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