Discussione sui traducenti di forestierismi
Moderatore: Cruscanti
Ma cosa c'è di poco chiaro? La lingua originale è quella da cui si prende il prestito.
Caso mai richiederà prudenza l'esatta contestualizzazione del prestito, ma questo è un elemento d'ogni traduzione, cui s'è sempre fatta attenzione.
Lei opera una distinzione che non capisco tra traduzione e sostituzione. La sostituzione è una forma di traduzione. Il made in Italy non si può tradurre/sostituire con marchio Italia , nemmeno in Italia: e questo perché marchio e made in sono due concetti distinti.
Spero di aver comunicato con successo il mio pensiero.
Caso mai richiederà prudenza l'esatta contestualizzazione del prestito, ma questo è un elemento d'ogni traduzione, cui s'è sempre fatta attenzione.
Lei opera una distinzione che non capisco tra traduzione e sostituzione. La sostituzione è una forma di traduzione. Il made in Italy non si può tradurre/sostituire con marchio Italia , nemmeno in Italia: e questo perché marchio e made in sono due concetti distinti.
Spero di aver comunicato con successo il mio pensiero.
Vedo che nella lista mancano mixare e remix.
Per il primo mi sembra ovvio miscelare, mescolare e missare quando si parla di musica; per il secondo invece leggo sempre nel De Mauro missaggio.
Qualcuno sa se siano già in uso missare e missaggio?
Per il primo mi sembra ovvio miscelare, mescolare e missare quando si parla di musica; per il secondo invece leggo sempre nel De Mauro missaggio.
Qualcuno sa se siano già in uso missare e missaggio?
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________
Arianna
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
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Arianna
A dire il vero, credo che non sia divertente per nessuno che non abbia la preparazione di quattro o cinque di voi...Federico ha scritto:No, evidentemente è inutile; e in questo caso non è nemmeno divertente.
A me piace molto questo forum ma a volte sono costretto a lasciare a metà certi interventi perchè al di fuori della mia portata.
Siccome credo che l'intento della maggior parte di voi sia quello di fare il bene della lingua italiana e di avvicinare alla stessa quante più persone possibile, non pensate che sarebbe preferibile scrivere un italiano perfetto sì, ma in maniera un po’ più intellegibile?
Mi scuso per questo mio intervento che qualcuno riterrà poco opportuno, ma mi sono sentito in dovere di farvi sapere cosa ne pensa un profano come me; poi, se questo forum è stato fatto solo ad uso e consumo di chi è del mestiere e chi non lo è deve starne fuori, vogliate perdonare la mia intrusione.
Un caro saluto
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
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Fabio,Fabio48 ha scritto:A dire il vero, credo che non sia divertente per nessuno che non abbia la preparazione di quattro o cinque di voi...Federico ha scritto:No, evidentemente è inutile; e in questo caso non è nemmeno divertente.
A me piace molto questo forum ma a volte sono costretto a lasciare a metà certi interventi perchè al di fuori della mia portata.
Siccome credo che l'intento della maggior parte di voi sia quello di fare il bene della lingua italiana e di avvicinare alla stessa quante più persone possibile, non pensate che sarebbe preferibile scrivere un italiano perfetto sì, ma in maniera un po’ più intellegibile?
Mi scuso per questo mio intervento che qualcuno riterrà poco opportuno, ma mi sono sentito in dovere di farvi sapere cosa ne pensa un profano come me; poi, se questo forum è stato fatto solo ad uso e consumo di chi è del mestiere e chi non lo è deve starne fuori, vogliate perdonare la mia intrusione.
Un caro saluto
basta cercare un attimo in rete per venire a capo di tante cose. Ad esempio, neanche io avevo mai sentito la parola "tretrapiloctomia", ma si scopre subito che è voce scherzosa inventata da Umberto Eco e significa "arte di spaccare il capello in quattro". Nel caso poi di questa sottile distinzione tra sostituzione e traduzione di cui in oggetto, io direi che si cerca di spaccare il capello in sedici parti o anche di più.
È presupposto accettato quasi universalmente che se non si è in grado di spiegare un concetto, vuol dire che non lo si ha chiaro - o che mancano le capacità di spiegarlo, il che più o meno è lo stesso.
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[FT] «Tetratricotomia»
In realtà, la creazione echiana non è un granché (il termine si trova nel Pendolo di Foucault): la «mia» tetratricotomia è una voluta correzione.Freelancer ha scritto:…basta cercare un attimo in rete per venire a capo di tante cose. Ad esempio, neanche io avevo mai sentito la parola "tretrapiloctomia", ma si scopre subito che è voce scherzosa inventata da Umberto Eco e significa "arte di spaccare il capello in quattro".

Sullo spaccare il capello in sedici parti, non è detto che la distinzione sostituire/tradurre sia solo un sofisma; o meglio, lo è se non si considera che la differenza consiste piú che altro nel punto di vista. Perché solo da un errore di impostazione mi sembra derivare la critica di Incarcato dalla quale è originata la discussione.
Insomma, non c'è nulla da spiegare, per la verità.
Per la questione dei termini tecnici, in quanto profano sono sicuramente incolpevole.
Insomma, non c'è nulla da spiegare, per la verità.
Per la questione dei termini tecnici, in quanto profano sono sicuramente incolpevole.
In cosa differiscono da montare e (ri)montaggio?arianna ha scritto:Vedo che nella lista mancano mixare e remix.
Per il primo mi sembra ovvio miscelare, mescolare e missare quando si parla di musica; per il secondo invece leggo sempre nel De Mauro missaggio.
(Versione italiana sotto [just to annoy youFederico ha scritto:Bene, ma non ho capito in cosa è diverso da montaggio: forse questo è percepito solo come termine relativo alle pellicole e alla successione delle immagini?

Un disc-jockey che mixa fa tutto live, non monta nulla su tape.

Un fantino che missa fa tutto dal vivo, non monta nulla su nastro.
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