Per i termini in -tore, come sappiamo tutti, normalmente si fa il femminile in -trice: attore ~ attrice, imprenditore ~ imprenditrice, tatuatore ~ tatuatrice. Le forme in -tora, per questi termini, hanno un carattere scherzoso o popolaresco.
Tuttavia, i dizionari e le grammatiche che ho consultato sembrano concordi sul fatto che per alcuni si usa unicamente -tora. Serianni, nella sua Grammatica (ed. 2016; § III.66.a), scrive chiaramente (sottolineatura mia):
Più vaga questa pagina del Portale Treccani:L'uscita -tora è l'unica possibile in pastore → pastora, tintore → tintora, impostore → impostora («L'impostora! Ha previsto che la menzogna si sarebbe scoperta!» Pirandello).
Senza spiegazioni quest'altra:Quando il suffisso maschile -tore è preceduto da una consonante diversa da t, è possibile, anche se non frequentissimo, il femminile in -tora
pastore ▶ pastora
gestore ▶ gestora
impostore ▶ impostora
tintore ▶ tintora
In molti casi le forme in -tora suonano popolari o antiquate
Ciò che non capisco è: in questi casi, la forma in -tora è giustificata per il lungo uso della tradizione, oppure (come mi fa presumere la nettezza di Serianni) esistono proprio delle motivazioni strutturali nascoste che rendono "illecito" l'uso di -trice in questi casi?I nomi maschili in -tore hanno il femminile in -trice [...] Ma dottore fa dottoressa e si ricorre alla desinenza -tora in casi come
pastore ▶ pastora
impostore ▶ impostora
tintore ▶ tintora
Non mi è chiaro se e come la consonante precedente sia un elemento determinante. Impostrice non mi sembra diverso da gestrice o da un eventuale questrice. Per le altre consonanti, sono regolarmente registrati dai dizionari (L) cultrice, scultrice, ultrice, (R) assertrice, disertrice, (N) detentrice, avventrice, untrice, corredentrice, eccetera.
In quello stesso articolo della Crusca sta scritto che (sottolineatura mia)
il che, al contrario di quanto detto poco sopra, mi fa presumere una sostanziale liceità delle forme in -trice anche per questi casi.La serie di agentivi in -tora di più antica attestazione si riferisce per lo più a professioni "basse" per cause primariamente extralinguistiche [...]
Un caso non citato in quelle pagine, ma simile, è quello di cantore, per cui c'è il femminile cantora (ma è usato anche il neologismo cantrice).
Sono stupito perché, prima di leggere queste cose sul tema, avrei detto banalmente un tintore, una tintrice, senza percepirci nulla di strano; e, anzi, avrei giudicato sbagliato tintora. (Non si finisce mai d'imparare

Quindi, insomma: che voi sappiate, è lecito, strutturalmente, dire impostrice, tintrice?