
Continua a suonarmi male la base aggettivale in infettivologia, e adotto senz’altro infeziologia, foggiato sul nominativo infectio (come volume rispetto a volumine, ecc.) e discretamente attestato.

Moderatore: Cruscanti
Semanticamente, non v’è dubbio; morfologicamente, perlomeno in senso stretto, solo a immune.
Non mi è ben chiaro perché il primo sia mal formato: il difetto riguarda solo la forma del primo elemento derivata dal nominativo o entrambe? Oppure il problema risiede nel fatto che si tratta di un composto ibrido?Infarinato ha scritto: ven, 05 mar 2021 10:46 *Infezio(no)logia non è meglio formato d’infettivologia: stricto sensu, sono entrambi da cassare[.]
Ti ringrazio. Io ho sempre pensato che fosse l’origine del suffisso a determinare la vocale «di raccordo», ma in effetti, ora che ci penso, non è cosí: si dice, ad esempio, idrovoro, non *idrivoro. I composti ibridi sono davvero un guazzabuglio.Infarinato ha scritto: ven, 05 mar 2021 11:23 La seconda (figúrati che io non sopporto nemmeno televisione!), che pone anche una questione d’«indecidibilità morfologica»: visto che il primo elemento è latino e il secondo è greco, quale vocale compositiva dovremmo usare: la i o la o?
(La risposta pratica è la o; la risposta logica è indecidibile.)
Ti capisco e, sul piano semantico, concordo senz’altro. Ma su quello squisitamente (morfo)logico, o accetto infettivologia come accetto immunologia, sociologia etc. o non ne accetto nessuna.Marco1971 ha scritto: ven, 05 mar 2021 14:45 [N]on riesco a digerire questa infettivologia, che mi urta profondamente. Il fatto che praticamente qualsiasi aggettivo sia sostantivabile in potenza non fa sí che non rimanga avvertito come aggettivo. Un minerale, si dice; ma non si dice Soffre di un’infettiva.
[…] I composti con -logia/-logo hanno come base un sostantivo o un elemento compositivo produttivo (come socio-, ecc.), che, morfologicamente, è privo dei tratti distintivi dell’aggettivo e costituisce «un’entità semantica» facilmente interpretabile.
Anch’io.Marco1971 ha scritto: ven, 05 mar 2021 14:45 Un’ipotetica scienza che studiasse i puffi, io la chiamerei puffologia, non puffescologia.![]()
Qualcosa del genere, sí.Ferdinand Bardamu ha scritto: ven, 05 mar 2021 15:19 Televisione come sarebbe, se tutti gli elementi fossero di origine latina? Lungivisione?
Sí, lo sapevo.Ferdinand Bardamu ha scritto: ven, 05 mar 2021 15:19 I greci hanno ellenizzato l’intero composto, facendo τηλεόραση.
Però immun[o]- non ha in sé, come infettiv[o]-, alcun tratto morfologico che lo associ inequivocabilmente a un aggettivo, e può essere percepito come «abbreviazione» di immunità (immunomodulatore significa «che modula l’immunità»). Per questo non mi disturba, come non mi disturbano sociologia o politologia, perché socio- non richiama necessariamente l’aggettivo sociale, può evocare anche società, e polit[o]- è abbreviazione della politica.Infarinato ha scritto: ven, 05 mar 2021 16:43 ...o accetto infettivologia come accetto immunologia, sociologia etc. o non ne accetto nessuna.
Che effetto le fanno, allora, venereologia, endocrinologia e sinaptologia?Marco1971 ha scritto: ven, 05 mar 2021 16:57Però immun[o]- non ha in sé, come infettiv[o]-, alcun tratto morfologico che lo associ inequivocabilmente a un aggettivo, e può essere percepito come «abbreviazione» di immunità (immunomodulatore significa «che modula l’immunità»). Per questo non mi disturba, come non mi disturbano sociologia o politologia, perché socio- non richiama necessariamente l’aggettivo sociale, può evocare anche società, e polit[o]- è abbreviazione della politica.Infarinato ha scritto: ven, 05 mar 2021 16:43 ...o accetto infettivologia come accetto immunologia, sociologia etc. o non ne accetto nessuna.![]()
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