Evidentemente si potrebbe accogliere in italiano già in questa forma, perfettamente adeguata alla nostra fonotassi; tuttavia, visto che l'ido dell'esperanto deriva dal greco, l'-ide dei patronimici, mi sembra bello mostrare questo elemento, e farne quindi, in italiano, un calco: esperantide. Non saremmo i primi a fare una qualche modifica: in francese il termine è espérantide, in tedesco Esperantid (se possiamo fidarci della Vichipedia).
Domanda: esperantide dovrebbe essere sdrucciolo o piano? C'è una regola in proposito? Una delle due accentazioni è preferibile per un conio moderno come questo?
[*Non me ne voglia il nostro Infarinato
