«Powerbank»
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«Powerbank»
Tecnicamente, batteria esterna ricaricabile, o giù di lì... però al solito, è lungo.
Ufffff... appena inizi a cercare per acquistare un articolo tecnico, naufraghi - tutt'altro che in maniera dolce - in questo mare di termini ostrogoti che sembrano fatti apposta per rendere complicato e incomprensibile qualsiasi testo anche elementare...
Ufffff... appena inizi a cercare per acquistare un articolo tecnico, naufraghi - tutt'altro che in maniera dolce - in questo mare di termini ostrogoti che sembrano fatti apposta per rendere complicato e incomprensibile qualsiasi testo anche elementare...
- Ferdinand Bardamu
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Re: «Powerbank»
In portoghese è bateria externa, dunque io direi batteria esterna.
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Re: «Powerbank»
Si chiama caricabatteria [o caricatore] portatile, basta dare un'occhiata in rete.
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Re: «Powerbank»
No, il caricabatteria è quello in cui inserisco la batteria estratta dall'apparecchio a cui appartiene, e la collego alla corrente per il tempo della sua ricarica, quindi la ricolloco al suo posto all'interno dell'apparecchio stesso.
Qui invece si tratta di una vera e propria batteria, a sua volta ricaricabile direttamente - cioè collegandola col cavo micro-usb alla corrente - e che poi si "appende" esternamente all'apparecchio, divenendo la sua fonte di alimentazione temporanea. In genere proprio nei momenti in cui la batteria interna è scarica e non ho modo di attaccarla alla corrente, ovvero di attaccare il caricabatterie alla corrente.
Un po' come portarsi in tasca una riserva di corrente, che però si differenzia dalla batteria perché non richiede caricabatterie per essere predisposta, quindi è più "autonoma".
Qui invece si tratta di una vera e propria batteria, a sua volta ricaricabile direttamente - cioè collegandola col cavo micro-usb alla corrente - e che poi si "appende" esternamente all'apparecchio, divenendo la sua fonte di alimentazione temporanea. In genere proprio nei momenti in cui la batteria interna è scarica e non ho modo di attaccarla alla corrente, ovvero di attaccare il caricabatterie alla corrente.
Un po' come portarsi in tasca una riserva di corrente, che però si differenzia dalla batteria perché non richiede caricabatterie per essere predisposta, quindi è più "autonoma".
- Infarinato
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Re: «Powerbank»
In Inghilterra codesto aggeggio si chiama comunemente [portable] charger (piú che powerbank, termine che normalmente è riservato a oggetti piú voluminosi non portatili): i miei figli, passando dall’inglese all’italiano, ricorrono naturalmente a caricatore [portatile]. Quindi concordo con Roberto (che vive negli Stati Uniti).
Ma, si sa, gl’italiani d’Italia (che per la stragrande maggioranza —non è ovviamente il suo caso, Carla— non sanno l’inglese e ormai sanno poco anche la loro lingua) usano i vocaboli inglesi in maniera, diremo, «creativa»…
Ma, si sa, gl’italiani d’Italia (che per la stragrande maggioranza —non è ovviamente il suo caso, Carla— non sanno l’inglese e ormai sanno poco anche la loro lingua) usano i vocaboli inglesi in maniera, diremo, «creativa»…

- Millermann
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Re: «Powerbank»
Non sempre è cosí: oggi gran parte delle batterie non possono essere rimosse dal dispositivo in cui sono inserite, e il loro «caricabatteria» si collega direttamente a una porta «universale» presente sull'apparecchio, o addirittura la ricarica avviene senza fili, per induzione, semplicemente appoggiando l'oggetto su un'apposita «base di ricarica».domna charola ha scritto: mar, 22 feb 2022 14:31 No, il caricabatteria è quello in cui inserisco la batteria estratta dall'apparecchio a cui appartiene, e la collego alla corrente per il tempo della sua ricarica, quindi la ricolloco al suo posto all'interno dell'apparecchio stesso.

Il caricabatterie del primo tipo, quello che si attacca al dispositivo, è spesso chiamato semplicemente caricatore. E il cosiddetto powerbank, che in pratica fa la stessa cosa (si collega all'apparecchio per ricaricarlo, stavolta senza bisogno di una presa di corrente) è anche chiamato, in italiano, caricatore esterno (oltre che con le denominazioni correttamente indicate negli interventi precedenti).

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Powerbank»
A prescindere da come sia effettivamente chiamato quest'oggetto in inglese, mi trovo d'accordo con le osservazioni di Domna Charola: batteria esterna mi sembra molto più perspicuo di caricabatterie o caricatore (esterno) per capire di che cosa si tratta. Caricabatterie o caricatore mi fa pensare più che altro a qualcosa che si collega dalla batteria normale dell'apparecchio alla corrente, indipendentemente dal fatto che tale batteria sia estratta o no dall'apparecchio; mentre di certo non definirei quest'ultimo strumento (che può essere anche un semplice cavetto con presa) batteria esterna (non essendo appunto una batteria, solo un mezzo attraverso cui scorre l'elettricità).
- Infarinato
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Re: «Powerbank»
Sta di fatto che caricatore esterno, e ancor piú caricatore portatile e caricabatterie portatile sono le locuzioni effettivamente usate per tradurre [il nome di quel tipo di] powerbank [portatile] in italiano, e corrispondono piú fedelmente al nome che viene comunemente dato quell’oggetto nei paesi anglofoni, i.e. portable charger.G. M. ha scritto: mar, 22 feb 2022 16:40 A prescindere da come sia effettivamente chiamato quest'oggetto in inglese, mi trovo d'accordo con le osservazioni di Domna Charola: batteria esterna mi sembra molto più perspicuo di caricabatterie o caricatore (esterno) per capire di che cosa si tratta.
Ciò detto, se si diffondesse, batteria esterna andrebbe benissimo… anche se, pignoleria per pignoleria, il termine —in modo del tutto simmetrico rispetto agli altri traducenti— non racchiude in sé il significato di «caricatore della batteria interna».

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Re: «Powerbank»
Poiché in questo foro amiamo parlare con proprietà di termini, mi piace fare un'amichevole osservazione su quanto sopra mettendomi il mio cappello di ingegnere elettronicoG. M. ha scritto: mar, 22 feb 2022 16:40 (non essendo appunto una batteria, solo un mezzo attraverso cui scorre l'elettricità).

Veniamo al dunque: l'elettricità non scorre, perché è una proprietà della materia che sta alla base dei fenomeni che coinvolgono cariche elettriche. Né scorre l'energia elettrica (nel caso qualcuno pensasse a questa alternativa). Naturalmente quello che G.M. aveva in mente è la corrente elettrica; ma neanche quest'ultima scorre, perché è per definizione un flusso di cariche; e il flusso è in generale lo scorrimento di un fluido, o nel nostro caso, delle cariche elettriche. Quindi il flusso non scorre. Ma allora cosa bisogna dire se si vuole parlare tecnicamente in modo corretto? Semplicemente, in genere, c'è/esiste/è presente corrente; o meglio ancora, nel caso di cui sopra: solo un mezzo di passaggio della corrente.
Naturalmente, nessuno ci farà mai caso a meno di non avere fatto, per l'appunto, studi nel campo dell'elettricità. Ma forse questa osservazioncella potrà interessare qualcuno.
Re: «Powerbank»
Relativamente non so se più o meno di altri termini, ma assolutamente batteria esterna con questo significato è già diffuso, e direi persino comune. In Rete si trovano migliaia d'attestazioni. Un esempio recente a caso.Infarinato ha scritto: mar, 22 feb 2022 17:20 Sta di fatto che caricatore esterno, e ancor piú caricatore portatile e caricabatterie portatile sono le locuzioni effettivamente usate per tradurre [il nome di quel tipo di] powerbank [portatile] […]
Ciò detto, se si diffondesse, batteria esterna andrebbe benissimo…

Fuori tema
Capisco la sua esigenza di precisione… Anch’io, da bravo pedante, ho similmente passato anni a correggere chi parlava di «ragni e altri insetti» dicendo che un ragno non è un insetto ma un aracnide, o al contrario chi contrapponeva «l’uomo e gli animali» dicendo che anche l’uomo è un animale; poi mi sono ammorbidito e mi sono convinto che al riguardo con la lingua bisogna essere flessibili, e che nel parlato comune non è nemmeno veramente utile introdurre la precisione espressiva delle scienze; quindi passi pure «ragni e altri insetti», perché lì insetto è usato col significato generico di ‘creatura artropode con parecchie zampe che non è un crostaceo’ (più o meno). Insomma, se sono terminologicamente poco preciso (fuori da un articolo di elettrotecnica) ma il concetto si capisce, sia tollerante.Freelancer ha scritto: mar, 22 feb 2022 17:45Poiché in questo foro amiamo parlare con proprietà di termini, mi piace fare un'amichevole osservazione su quanto sopra […]G. M. ha scritto: mar, 22 feb 2022 16:40 (non essendo appunto una batteria, solo un mezzo attraverso cui scorre l'elettricità).

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Re: «Powerbank»
Ma sì. E grazie per avermi insegnato che un ragno non è un insetto.
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- Interventi: 1782
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Re: «Powerbank»
Al di là delle questioni su come lo chiamano gli inglesi, e sulla strage che dell'inglese fanno gli italiani... resta il (tragico) fatto che, nel cercare di acquistare aggeggi elettronici ci si imbatte nel fatidico termine, usato per indicare l'aggeggio portatile con cui rianimare un apparecchio con batteria scarica. E in effetti, anche il termine batteria esterna appare usato spesso, anche nella definizione stessa dell'oggetto denominato in inglese.
L'ambiguità nella denominazione - caricatore o batteria? - nasce alla fin fine dal fatto che l'aggeggio svolge, in due momenti diversi - diciamo in entrata e in uscita, a spanne - ciascuna delle due funzioni.
Ovvero, se lo attacco al telefono, gli ricarica la batteria. Anzi, può dargli anche più ricariche successive.
Questo perché, a monte, è stato ricaricato a sua volta, ha immagazzinato energia elettrica succhiandola dalla rete fissa, e agisce come uno strumento per trasportarla con sé, anche in assenza di collegamenti alla rete elettrica. Quindi si comporta come una batteria, cioè accumula l'energia e la rende disponibile in luoghi dove manca la presa di corrente a cui attaccarsi.
La sua peculiarità è proprio quella di ricaricare in autonomia, anche in mezzo a un bosco o nel deserto, cioè quella di aver accumulato la carica che poi fornisce. Per questo continuo a preferire la definizione di batteria, rispetto a caricatore, che indica già una serie di oggetti che si attaccano alla presa di corrente.
L'ambiguità nella denominazione - caricatore o batteria? - nasce alla fin fine dal fatto che l'aggeggio svolge, in due momenti diversi - diciamo in entrata e in uscita, a spanne - ciascuna delle due funzioni.
Ovvero, se lo attacco al telefono, gli ricarica la batteria. Anzi, può dargli anche più ricariche successive.
Questo perché, a monte, è stato ricaricato a sua volta, ha immagazzinato energia elettrica succhiandola dalla rete fissa, e agisce come uno strumento per trasportarla con sé, anche in assenza di collegamenti alla rete elettrica. Quindi si comporta come una batteria, cioè accumula l'energia e la rende disponibile in luoghi dove manca la presa di corrente a cui attaccarsi.
La sua peculiarità è proprio quella di ricaricare in autonomia, anche in mezzo a un bosco o nel deserto, cioè quella di aver accumulato la carica che poi fornisce. Per questo continuo a preferire la definizione di batteria, rispetto a caricatore, che indica già una serie di oggetti che si attaccano alla presa di corrente.
Fuori tema
Quanto alla precisione dei termini concordo assolutamente… il ragno non è un insetto, e - aggiungiamo anche questo - la neve non si scioglie, ma fonde (così come il cioccolato, che è "fondente" e non "sciogliente"!). Detto ciò, ho fatto i numeri per evitare di scivolare sui poco familiari termini relativi all'elettricità, ma temo che sia stato sforzo vano… 

Re: «Powerbank»
Vi segnalo questa nota della Crusca, risalente al novembre 2021 ma ricondivisa oggi nelle reti sociali, sul genere di powerbank in italiano.
- marcocurreli
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Re: «Powerbank»
Anch'io l'ho sempre chiamato batteria esterna. Il caricabatterie portatile è il comune caricabatterie in dotazione ai telefonini, per distinguerlo dal caricabatterie da tavolo
Linux registered user # 443055
Re: «Powerbank»
Buon Natale ai cari Cruscanti; intervengo per evitare di eclissare un termine già in uso e neanche scorretto: batteria portatile.
Chi c’è in linea
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