O, le assicuro, Brazilian dude, che lo spagnolo rientra nelle mie lingue favorite e non era mia, neppur lontana, intenzione trattarla come lingua dozzinale. Il succinto paragone tra le forme italiane e quelle dello spagnolo era semplicemente un modo d’argomentare una possibile origine comune.
In riferimento alla sua notazione sull’uso di
lo, io avevo sempre avvertito la data forma da lei riportata come una di natura pronominale. Riporto un esempio d’una comunissima forma d’introduzione che forse chiarirà il mio punto: “
lo que pasa es que ...”. In primo luogo, se non erro, si tratta con entrambi i
que di pronomi riflessivi, vista l’assenza dell’accento (cfr.
qué); in secondo luogo in questo caso lo non precede più un aggettivo ma un’intera proposizione oggettiva. Considerato questo, mi sembrava forse una cattiva influenza della mia lingua considerarlo come articolo.
E c'è anche un parallelo con il l'italiano quando si usa el dinanzi a parole che cominciano per a tonica:
la ambulancia, però el agua, el alma, el águila, ecc.
Vero. Non avevo proprio pensato di introdurlo, grazie. In ogni caso però, la mia era una considerazione semplicemente morfologica e forse il dato uso dinnanzi ad
a tone è un’evoluzione tutta autoctona che segue semmai l’eventuale influenza comune.
Detto questo, spero di venir presto sbugiardato per imparare un po’ ancora su questa bellissima lingua.
P.s.: colgo l’occasione per farle i miei complimenti per la sua padronanza della lingua italiana, come l’ha studiata?