Chiaramente, l'acronimo è stato prontamente adottato dai giornalisti italofoni.


Nel chiedere il vostro parere sul traducente da adottare (preferibilmente unico, trattandosi di concetto tecnico), vi illustro i due traducenti italiani già esistenti. Personalmente, credo abbia senso favorire uno dei due (tre) già nati spontaneamente, evitando di aumentare la concorrenza tra traducenti, che nel caso di termini tecnici può andare a detrimento della soluzione in italiano.
Traducenti di NEET esistenti:
- Né-né: che intende appunto una persona non impegnata nello studio, né nel lavoro né nella formazione. Il traducente è riportato nella voce italiana di wikipedia (chiaramente intitolata NEET), e corrisponde alle soluzioni adottate dallo spagnolo (nini) e dal portoghese (nem-nem). Per l'italiano né-né, le fonti segnalate su Wikipedia sono la Banca dati IATE (vedere a fondo pagina, scheda Short form), e l'articolo «Neet o né-né», pubblicato sul Corriere di Bologna nel 2014 (attualmente fuori linea, Wikipedia segnala la consultazione il 4 aprile 2018). In una breve ricerca, ho trovato un articolo del 3 giugno 2022 sul sito proiezionidiborsa.it, intitolato «Tempi duri per il reddito di cittadinanza, controlli più aspri e polemiche sui giovani né-né», che usa né-né tentando una (malriuscita) leggera differenziazione tra questo e NEET, e comunque lo usa per riferirsi a questo fenomeno.
- NIIF/NIIT: che stanno rispettivamente per Non nell'Istruzione-Impiego-Formazione e Non nell'Istruzione-Impiego-Tirocinio. Questi sono stati proposti sul gruppo Campagna per salvare l'italiano, su Facebook. Hanno il vantaggio di essere più specifici di né-né, che dalle ricerche in rete appare usato anche diversamente (es. per l'attuale guerra russo-ucraina), e tre svantaggi: i) la concorrenza tra essi, che però può essere risolta preferendo NIIF, essendo formazione l'effettivo equivalente di training; ii) l'attuale mancanza di legittimazione d'uso (da parte sia di economisti che di giornalisti), con la conseguente invisibilità in Rete e cartacea; iii) la mancata corrispondenza con le soluzioni adottate dalle lingue spagnola e portoghese.
