G.B. ha scritto: sab, 03 set 2022 20:10Ad esempio, per tornare in tema, mi pare piú funzionale, in un ipotetico contesto normativo,
iutubbista di
iutubista, perché sul primo, come sottolineato, agirebbe il fattore dell'analogia.
Su
iutubbista però non agisce l’analogia con altre parole: anzi, è formato dall’applicazione pura e semplice della regola per cui nei derivati di parole ultimali terminanti in consonante (occlusiva) la coda consonantica si gemina. La mia perplessità derivava proprio da ciò che ha sottolineato lei: la competenza metalinguistica necessaria per formare un derivato conforme all’etimologia è appannaggio di un esiguo strato della popolazione.
Ora però tutto mi è ben chiaro. La questione non verte sull’italianizzazione piú immediata, ma sulla buona italianizzazione. Allora al riguardo vorrei fare una considerazione e una domanda. La variante
iutubista analizza parzialmente l’anglicismo, e ne rende opaca la derivazione (
iutubo?). È anche vero, d’altra parte, che il collegamento tra
tube e
tubo è ben avvertito dagli utenti: ci fu un iscritto che scelse per il suo canale il nome
YouTubo anch’io, non
YouTubbo, inoltre colloquialmente molti chiamano la piattaforma
Tubo.
Di là da altre, piú raffinate osservazioni, direi che i parlanti, associano spontaneamente l’inglese
tube all’italiano
tubo, inteso ovviamente come tubo
catodico. E non l’associano tanto perché ne conoscano l’etimologia quanto per un facile accostamento di significante, cui s’accompagna l’evidente corrispondenza semantica. Dunque,
iutubista appare preferibile a
iutubbista (anche se non è ottimale: continuo a percepire l’opacità della base come stridente, ma accontentiamoci).
La domanda: la pronuncia /jutju̍b/ produrrebbe lo stesso la geminazione nei derivati?