Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 23 mar 2023 10:00
Un amico napoletano mi dice che
guardia, quando si riferisce a un uomo, è declinato al maschile anche nel suo dialetto.
Vero: in napoletano
guardio convive con
guardia, con oscillazioni semicasuali anche dello stesso parlante.
Guardio sembra usato un po' più in conversazioni leggere.
Infarinato ha scritto: mer, 22 mar 2023 2:13
[…e nell’ultima edizione dello Zingarelli nemmeno si menziona la persona fisica, si parla
solo di «organo giudiziario»!]).
Infatti la persona fisica è il sostituto procuratore (o il procuratore se compare personalmente) che riveste la funzione di pubblico ministero. Un tempo la distinzione era netta nel linguaggio tecnico, oggi si tende a usare più frequentemente
pubblico ministero. Va anche detto che non è sempre facile distinguere. Nelle sentenze si trova spesso scritto: "il pubblico ministero afferma", e si sarebbe tentati di identificare la persona fisica, ma equivale all'analogo "la difesa afferma".
Freelancer ha scritto: mar, 21 mar 2023 23:08
pubblico ministero [...] è un magistrato titolare del potere di azione penale. E se, come è indiscutibile,
magistrato al femminile fa
magistrata,
ministero al femminile fa
ministera.
Anche a me come a Infarinato la concatenazione logica non sembra convincente, se l'ho capita: se il genere ha un maschile e un femminile allora anche una sua specie deve averlo. Cioè: ministero ha un femminile perché il pubblico ministero è un magistrato, parola che ha il femminile magistrata. Ma con lo stesso criterio potremmo dire che, poiché la mezz'ala di una squadra di calcio è un calciatore/calciatrice, allora deve esistere il maschile di mezz'ala. Forse mi sfugge un passaggio.
Cembalaro ha scritto: lun, 20 mar 2023 10:57
Aggiungo che il ruolo di pubblico ministero può essere assunto da professionisti diversi: il procuratore generale / procuratrice generale; il procuratore capo / la procuratrice capo; il sostituto procuratore / la sostituta procuratore. O sostituta procuratrice? La denominazione deriva chiaramente da "sostituto del procuratore" da cui deriverebbe facilmente "sostituta del procuratore", ma è una denominazione ormai cristallizzata e forse va declinata?
Sembra che la mia incertezza sia diffusa. Ad esempio la RAI intitola una sua serie televisiva «Imma Tataranni, sostituto procuratore»; la Procura di Napoli chiama i suoi «sostituti procurator
e» (
https://procura-napoli.giustizia.it/it/ ... ore_1.page); la Procura di Vibo Valentia invece li chiama «sostituti procurator
i» (
http://www.procuravibovalentia.it/sosti ... ri_19.html).
Entrambe però declinano al maschile: le donne sono ognuna «sostitut
o procurat
ore». Finiremo per usare la schwa?
PS leggo molti testi giuridici, libri e riviste; articoli di giornale su argomenti giuridici e giudiziari; in casa e fuori discuto frequentemente di simili temi con avvocati e magistrati; ma
pubblica ministera non l'ho mai sentito, non mi pare nemmeno un uso minoritario ma proprio inesistente. Una ricerca con Google restituisce quasi esclusivamente usi scherzosi o riferimenti al documento della Crusca di cui discutiamo.