«Prendere atto che» + congiuntivo?
Moderatore: Cruscanti
«Prendere atto che» + congiuntivo?
Ben trovati,
una rapida domanda su cui verte un mio dubbio.
L'espressione prendere atto che può talvolta reggere il congiuntivo?
Prendo atto che il mio comportamento, sempre in linea con la politica aziendale, abbia generato un malcontento, a mio avviso ingiustificato.
Grazie di cuore.
una rapida domanda su cui verte un mio dubbio.
L'espressione prendere atto che può talvolta reggere il congiuntivo?
Prendo atto che il mio comportamento, sempre in linea con la politica aziendale, abbia generato un malcontento, a mio avviso ingiustificato.
Grazie di cuore.
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
A mio avviso, il congiuntivo manifesta un distacco dalle conseguenze, ingiustificate, del proprio comportamento. Ma, anche e soprattutto, è l'inciso che, allontanandolo dal prendere atto, me lo rende più che accettabile.
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Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Io invece sceglierei l'indicativo, perché del malcontento si contesta la fondatezza, non l'esistenza.
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Concordo con Graffiacane. Prendere atto può valere constatare, prendere nota, oppure rendersi conto: in ogni caso vuole rigorosamente l'indicativo.
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Scusate, ma qual è la giustificazione semantica di "Prendo atto di come il mio comportamento abbia generato..."?
Grazie.
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Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Buongiorno e grazie a tutti coloro che hanno contribuito ad alimentare il filone.
Al di là delle ragioni semantiche, seppur dirimenti nella selezione del modo verbale, il congiuntivo sarebbe da considerarsi errato, senza appello, dal punto di vista sintattico?
Ho sempre saputo che, nelle completive, questo modo è sempre possibile, benché talvolta sia sconsigliato in quanto molto inusuale o particolarmente formale.
Al di là delle ragioni semantiche, seppur dirimenti nella selezione del modo verbale, il congiuntivo sarebbe da considerarsi errato, senza appello, dal punto di vista sintattico?
Ho sempre saputo che, nelle completive, questo modo è sempre possibile, benché talvolta sia sconsigliato in quanto molto inusuale o particolarmente formale.
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Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
La congiunzione come, che richiede il congiuntivo (si veda qui).lorenzos ha scritto: sab, 01 apr 2023 8:57 Scusate, ma qual è la giustificazione semantica di "Prendo atto di come il mio comportamento abbia generato..."?
Grazie.
Nelle completive il modo verbale dipende, generalmente, dal verbo della reggente (collegamento sopraccitato).Curzio ha scritto: sab, 01 apr 2023 11:01 Al di là delle ragioni semantiche, seppur dirimenti nella selezione del modo verbale, il congiuntivo sarebbe da considerarsi errato, senza appello, dal punto di vista sintattico?
Ho sempre saputo che, nelle completive, questo modo è sempre possibile, benché talvolta sia sconsigliato in quanto molto inusuale o particolarmente formale.
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Generalmente, concordo, e aggiungerei anche "solitamente"; questo però non implica che l'impiego del modo congiuntivo possa essere giudicato errato.
Sul portale DICO, curato dai professori Fabio Ruggiano e Fabio Rossi dell'Università di Messina, l'argomento della sintassi delle proposizioni completive è spiegato molto bene. Può darsi che abbia mal interpretato le nozioni enucleate nei vari articoli pubblicati, ma resto convinto che anche nell'esempio che è al centro di questo filone entrambi i modi siano ammessi.
Non scriverei, di preferenza, Prendo atto che xxx abbia; ma non è questo il punto.
Qualcuno scriverebbe mai So che Curzio sia un autodidatta? Probabilmente no, e, altrettanto probabilmente, sarebbe percepito come scorretto, proprio a causa della sua "rarità" estrema; ma, per quanto inusuale - sempre secondo le mie capacità interpretative delle nozioni succitate - non costituirebbe un errore.
Sul portale DICO, curato dai professori Fabio Ruggiano e Fabio Rossi dell'Università di Messina, l'argomento della sintassi delle proposizioni completive è spiegato molto bene. Può darsi che abbia mal interpretato le nozioni enucleate nei vari articoli pubblicati, ma resto convinto che anche nell'esempio che è al centro di questo filone entrambi i modi siano ammessi.
Non scriverei, di preferenza, Prendo atto che xxx abbia; ma non è questo il punto.
Qualcuno scriverebbe mai So che Curzio sia un autodidatta? Probabilmente no, e, altrettanto probabilmente, sarebbe percepito come scorretto, proprio a causa della sua "rarità" estrema; ma, per quanto inusuale - sempre secondo le mie capacità interpretative delle nozioni succitate - non costituirebbe un errore.
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Mi scusi, ma se è così convinto, perché ha posto il quesito?Curzio ha scritto: sab, 01 apr 2023 18:15 [...] resto convinto che anche nell'esempio che è al centro di questo filone entrambi i modi siano ammessi. [...]
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Perché credo nel confronto con il prossimo. E ogni convinzione personale può anche essere messa in dubbio. Lo spirito di questo spazio di discussione non è forse anche quello di mettere in parallelo le singole opinioni?
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Il confronto ha un senso se le opinioni sono argomentate.
Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Pensavo di averlo fatto, implicitamente, citando una fonte consultabile da chiunque con una rapida e intuitiva ricerca online. Rispetto comunque la sua opinione sulla mia posizione e, per quanto mi riguarda, considero chiusa questa discussione che esula dall'oggetto del quesito e, penso, del sito stesso. Buona serata
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Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Sí, invece: un’oggettiva (affermativa) come codesta, retta da un verbo quale sapere coniugato alla prima persona singolare del presente indicativo, sarebbe (è) agrammaticale. Mentre, per esempio, non so se Curzio sia un autodidatta, alcuni dicono che Curzio sia un autodidatta o chi mi dice che Curzio non sia un autodidatta? sarebbero (sono) normalissime. Insomma, non è questione di «rarità», ma di contesto sintattico.Curzio ha scritto: sab, 01 apr 2023 18:15 Qualcuno scriverebbe mai So che Curzio sia un autodidatta? Probabilmente no, e, altrettanto probabilmente, sarebbe percepito come scorretto, proprio a causa della sua "rarità" estrema; ma, per quanto inusuale - sempre secondo le mie capacità interpretative delle nozioni succitate - non costituirebbe un errore.

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Re: «Prendere atto che» + congiuntivo?
Vorremo mica paragonare una risposta estemporanea di tal Ruggiano alla competenza e all’autorevolezza del Serianni e della sua grammatica? No, non vorremo.
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