Il nome, in antico Oxnaforda e Oxeneford, significa all'origine 'guado [ford] dei buoi [oxna, genitivo plurale]' (A. D. Mills, A Dictionary of British Place Names... Oxford University PressCittà dell’Inghilterra (164.000 ab. nel 2008), capoluogo dell’Oxfordshire. È situata all’estremità meridionale di una terrazza incuneata fra il Tamigi e il Cherwell, suo affluente di sinistra. I fiumi Windrush e Evenlode, che sboccano nel Tamigi a pochi kilometri da O., facilitano le comunicazioni con la città, sulla quale convergono parecchie importanti strade e ferrovie. A valle di O., il Tamigi è navigabile e la sua valle costituisce un’adatta via di sbocco verso il SE e in particolare verso Londra. La città, che ospita circa 1/4 della popolazione totale della contea, è importante centro di mercato e di servizi. Poco o nulla interessata dalla rivoluzione industriale, O. conservò a lungo, fino ai primi anni del 20° sec., fisionomia di città esclusivamente terziaria, e soprattutto universitaria. [...]
Ricordata la prima volta nell’8° sec., l’antica Oksnaford si sviluppò nell’Alto Medioevo grazie alla favorevole posizione, all’incrocio di vie commerciali e in prossimità di un guado sul Tamigi, cui dovette anche l’importanza militare al confine della Mercia anglosassone, che l’espose in tutto il 10° sec. agli attacchi dei Danesi. [...]
L’università di O. è uno dei più famosi e antichi centri universitari del mondo: lo studium generale fu riconosciuto nel 1214 [...]
In geologia, oxfordiano è un termine di cronologia indicante il piano inferiore del Malm; è compreso fra il Calloviano, in basso, e il Kimmeridgiano, in alto. [...]
L’O. university press è la casa editrice dell’università di O., fondata nel 1478 dallo stampatore tedesco Theodoricus Rood; è una delle maggiori case editrici del mondo [...]

Il Lexicon di Egger ha Oxonia, con Oxonienses gli abitanti e Oxoniensis l'aggettivo.
Orbis Latinus ha Oxonia, Athenae Anglorum, Calleva, Exonia, Isidis Vadum, Orsnaforda, Oxenaforda, Oxeneforda, Oxenefordia, Oxenfordia, Oxfordia, Oxineforda, Oxnaforda, Oxonaforda, Oxoniensis, Oxonium, Rhedecina.
Il DI ha:
- inglese: Oxford, antico Oxnaford;
- latino medievale: Oxonia;
- italiano:
- Oxonia, Ossonia, Osonia;
- Ossonio, Oxonio;
- Vooffort, Oxford, Ossiforde, Osford, Oxfort;
- Osfordia.
- francese antico: Ocxenefort, Oscenefort, Sanefort, Senefort, Osinefort.
La forma che mi viene più naturale a pelle è Ossonia, perché la collego a ossoniense, e sembra anche la scelta "sicura", seguendo precisamente il latino; ma forse potrebbe aver senso un adattamento più moderno, più vicino all'inglese?