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Moderatore: Cruscanti
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Per divertirvi e cambiare un po', uscendo dalla trita e sterile polemica topo-logica, vi narro un aneddoto occorsomi ieri, quando l'addetta a una mensa mi ha spiegato che il contorno su cui avevo chiesto spiegazioni era composto da "Méis (con 's' dolce), carote e pomodori". Ho dovuto trattenermi per non scoppiarle a ridere in faccia...
- Sandro1991
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Sbaglio o qui la «s» è segnata non−sonora ma pronunciata sonora?...
- u merlu rucà
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Non sbaglia, e non è il solo errore presente nelle registrazioni...Sandro1991 ha scritto:Sbaglio o qui la «s» è segnata non−sonora ma pronunciata sonora?...

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: Mais
Al giorno d'oggi mais potrebbe essere adattato semplicemente con maide (o maido; proposto da G. M. nel suo dizionarietto di traducenti), maidde (o maiddo), maise (o maiso), o anche maisse (o maisso), dato che è più facile da pronunciare e ha prodotto da tempo derivati ibridi come maidico, maidicolo, maidina, maidismo, maidicoltura (o maidicultura), maidicoltore (o maidicultore), maisina, maiscoltura (o maiscultura), maiscoltore (o maiscultore), ed infatti il termine granoturco è ormai diventato desueto e non lo usa più nessuno. 

- andrea scoppa
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Re: Mais
ilparoliere ha scritto: sab, 15 lug 2023 13:57 …ed infatti il termine granoturco è ormai diventato desueto e non lo usa più nessuno.

È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
- Infarinato
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Re: Mais
Io dico solo e soltanto granturco. 

Re: Mais
Anche secondo me granturco è normale e usabile (ed è infatti riportato, anche colla variante con -o-, come prima scelta nel mio dizionarietto
).


Venendo su questo punto: al tempo, senza ragionarci, avevo dato per iscontata l'accentazione -ài-. Ritornandoci oggi, trovo sul Treccani «lat. scient. mays [...], declinato sul modello del lat. chlamys -y̆dis», dal che intendo che avremmo mays may̆dis: accento sulla a anche in maydis e dunque, italianizzando, in *maide. La sensazione spontanea a volte indovina...ilparoliere ha scritto: sab, 15 lug 2023 13:57 [...] maide ([...] proposto da G. M. nel suo dizionarietto di traducenti) [...]

- Millermann
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Re: Mais
Suggerimenti sicuramente interessanti quelli sinora visti (*maide, *maise), ma ce n'è ancora uno che merita d'essere proposto, e che potrebbe avere forse maggiori probabilità di successo, proprio perché sarebbe un... anglicismo! 
Sto parlando di maize, pronunciato ovviamente all'italiana (/ˈmaiʣʣe/) e non all'inglese (/ˈmeɪz/). Non vi sembra un termine già familiare? Se la risposta è no, vuol dire che non avete mai preparato dei dolci o delle salse, perché altrimenti avreste dovuto sentir parlare della maizena (o amido di mais), che spesso si sostituisce alla fecola di patate.
Anche questa, in origine, parola inglese (per l'esattezza nome commerciale internazionale), ma pienamente accolta nella forma italiana; dunque, quel che s'è fatto con maizena si potrebbe fare in modo altrettanto inappariscente con maize, senza bisogno di creare un neologismo.
Fermo restando che abbiamo già gran[o]turco, che va benissimo. Aggiungo, come curiosità, che nel sud Italia il mais in dialetto è chiamato colloquialmente miglio, quindi sovrapponendolo al nome di un'altra pianta. E col "miglio" anche qui si faceva un tipo di polenta, chiamata frascàtula o friscàtula.

Sto parlando di maize, pronunciato ovviamente all'italiana (/ˈmaiʣʣe/) e non all'inglese (/ˈmeɪz/). Non vi sembra un termine già familiare? Se la risposta è no, vuol dire che non avete mai preparato dei dolci o delle salse, perché altrimenti avreste dovuto sentir parlare della maizena (o amido di mais), che spesso si sostituisce alla fecola di patate.
Anche questa, in origine, parola inglese (per l'esattezza nome commerciale internazionale), ma pienamente accolta nella forma italiana; dunque, quel che s'è fatto con maizena si potrebbe fare in modo altrettanto inappariscente con maize, senza bisogno di creare un neologismo.

Fermo restando che abbiamo già gran[o]turco, che va benissimo. Aggiungo, come curiosità, che nel sud Italia il mais in dialetto è chiamato colloquialmente miglio, quindi sovrapponendolo al nome di un'altra pianta. E col "miglio" anche qui si faceva un tipo di polenta, chiamata frascàtula o friscàtula.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: Mais
Ma granturco pare troppo toscano agli utenti di altre regioni? Non mi sono mai fatto problemi con questa parola. Semmai quello che mi dà fastidio è pannocchia al posto di spiga o spadice (qui la spannocchia è, giustamente, un’altra cosa).
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- Interventi: 1413
- Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
- Località: Marradi (FI)
Re: Mais
Da me si dice pannocchia, spannocchia lo incontro oggi per la prima volta.
Spiga per me è quella del grano o dell'orzo.
Spiga per me è quella del grano o dell'orzo.
Re: Mais
Io generalmente uso granturco, ma talvolta, rifacendomi a come si chiama nel mio dialetto, dico anche frumentone.
Vocabolario Treccani ha scritto: frumentóne (ant. e region. fromentóne, formentóne) s. m. [propr. accr. di frumento]. – Sinon. di granturco.
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