Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
Moderatore: Cruscanti
Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
Buongiorno, il participio passato di forma passiva del verbo "amare" è "amato" o "stato amato"? Grazie.
-
- Interventi: 429
- Iscritto in data: ven, 30 lug 2021 11:21
Re: Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
Buonasera,
in realtà c'è solo una forma di participio passato (nel caso di amare, amato), non ci sono forme specificamente attive o passive.
in realtà c'è solo una forma di participio passato (nel caso di amare, amato), non ci sono forme specificamente attive o passive.
Re: Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
Grazie per la risposta. In realtà ho notato che le grammatiche riportano il participio passato sia nella forma attiva che in quella passiva, ma per quest'ultima alcune scrivono solo "amato", altre solo "stato amato".
-
- Interventi: 429
- Iscritto in data: ven, 30 lug 2021 11:21
Re: Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
Potrebbe indicarmi queste grammatiche? sono curioso.
-
- Interventi: 1413
- Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
- Località: Marradi (FI)
Re: Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
Il participio passato è amato, non è passivo né attivo.puer ha scritto: ven, 15 set 2023 23:54 Grazie per la risposta. In realtà ho notato che le grammatiche riportano il participio passato sia nella forma attiva che in quella passiva, ma per quest'ultima alcune scrivono solo "amato", altre solo "stato amato".
Dopo abbiamo vari tempi composti: ho amato, sono stato amato etc.
Re: Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
https://www.icgranarolo.edu.it/wp-conte ... assiva.pdf Questo è quanto riporta una grammatica a uso scolastico del Serianni. Coniugazione passiva di "amare" con participio passato "stato amato".
-
- Interventi: 429
- Iscritto in data: ven, 30 lug 2021 11:21
Re: Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
Stato amato continua a lasciarmi molto perplesso.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: Participio passato passivo di «amare»: «amato» o «stato amato»?
In realtà, il Serianni si limita a scrivere (stato) amato (con stato tra parentesi, cioè) nel paradigma del passivo di amare senza fare alcun commento.
L’esatto inquadramento (nella diatesi attiva o passiva) del participio passato lascia un po’ il tempo che trova (perlomeno all’atto pratico).
In latino, il participio perfetto dei verbi transitivi attivi aveva valore passivo (laudatus = «essendo stato lodato» etc.), mentre quello dei deponenti aveva valore attivo (hortatus = «avendo esortato» etc.) e quello dei verbi intransitivi attivi era usato solo in espressioni impersonali (e.g., ventum erat = «si era giunti»).
In italiano, possiamo dire che il participio passato dei verbi transitivi (e dei verbi inergativi in presenza dell’oggetto interno, o ad esso riferentisi) è «intrinsecamente passivo» in quanto si flette (e.g., mangiata la mela [= «essendo stata mangiata», non «avendo mangiato»], vissuta la vita [= «essendo stata vissuta», non «avendo vissuto»]), cosí come quando, ovviamente, ha valore aggettivale (e.g., la tavola rotta [= «che è stata rotta»).
L’esatto inquadramento (nella diatesi attiva o passiva) del participio passato lascia un po’ il tempo che trova (perlomeno all’atto pratico).
In latino, il participio perfetto dei verbi transitivi attivi aveva valore passivo (laudatus = «essendo stato lodato» etc.), mentre quello dei deponenti aveva valore attivo (hortatus = «avendo esortato» etc.) e quello dei verbi intransitivi attivi era usato solo in espressioni impersonali (e.g., ventum erat = «si era giunti»).
In italiano, possiamo dire che il participio passato dei verbi transitivi (e dei verbi inergativi in presenza dell’oggetto interno, o ad esso riferentisi) è «intrinsecamente passivo» in quanto si flette (e.g., mangiata la mela [= «essendo stata mangiata», non «avendo mangiato»], vissuta la vita [= «essendo stata vissuta», non «avendo vissuto»]), cosí come quando, ovviamente, ha valore aggettivale (e.g., la tavola rotta [= «che è stata rotta»).
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 3 ospiti