«In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Spazio di discussione dedicato alla storia della lingua italiana, alla sua evoluzione e a questioni etimologiche

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
ivano
Interventi: 4
Iscritto in data: sab, 30 dic 2023 17:23

«In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di ivano »

Le grammatiche ti mettono di fronte al fatto compiuto, senza spiegarti alcunché. Eppure la domanda non mi sembra banale: come mai da "in" + articolo si arriva a "nella/nello…"? Posso immaginare che "n" sia aferesi di "in" e che il resto sia dovuto a "ille" reintegrato ... ma perché devo immaginare, e non sapere?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: «In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di Infarinato »

Forse perché tali spiegazioni pertengono a una grammatica storica piuttosto che a una normale grammatica sincronica? (Anche i vocabolari sono parchi sull’argomento.)

Le riporto le parole del Rohlfs (Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1968, vol. II, Morfologia, §414, p. 99 et seq.):
L’indebolimento dell’antico pronome dimostrativo ille (illu [< illum]) ad articolo è osservabile già, in fenomeni di transizione, nella traduzione (volgata) della Bibbia; in modo piu definito, a datare dal VI secolo…

[…]

Rispetto a il, lo aveva un uso piu ampio che non oggi. In origine, le due forme erano determinate dalla fonetica di frase. La prima (anche nella forma aferetica ’l) veniva originariamente usata soltanto dopo finale vocalica, davanti a consonante semplice, mentre lo si usava dopo qualsiasi finale e dinanzi a qualsiasi iniziale.

[…]

La distinzione fonetica in lo e il deriva dal diverso trattamento di illu proclitico a seconda del suono che precedeva. Mentre per illu campu è divenuto per lo campo, ubi ille (illu) sole tacet veniva a dare ove ’l sol(e) tace. […] L’i di il potrebbe esser dovuto, in un secondo momento, al bisogno di un appoggio vocalico per ’l. A ciò potevano ugualmente servire el come il. In effetti el è assai diffuso nell’antico fiorentino…

L’italiano antico aveva un’altra forma del maschile plurale: e, meglio scritto e’… […] Questo e’ è derivato da un piú antico ei

[…]

In unione con preposizioni si ebbe in antico nel (in el), del (d’el), al, dal, col, ne lo, de lo, ne la, de la, de le, dei (de’), ai, de gli, allo, alle, con la, per la, per lo
P.S. Benvenuto! :)
ivano
Interventi: 4
Iscritto in data: sab, 30 dic 2023 17:23

Re: «In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di ivano »

Grazie per la risposta. Tuttavia ...
(ipotesi) “a + lo” diventa “allo” per assimilazione, e tutte le altre preposizioni vi si modellano: ecco spiegata in una riga la ragione. È sbagliata? Bene, si dica quella giusta, perché una tabella al posto della risposta è inaccettabile. E poiché chi ha fatto la tabella la risposta la conosce, forza, la tiri fuori, e si finisca una volta per tutte con il mandarinismo dei grammatici.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: «In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di Infarinato »

ivano ha scritto: sab, 30 dic 2023 23:29 ([I]potesi) “a + lo” diventa “allo” per assimilazione…
Assimilazione di che?
ivano ha scritto: sab, 30 dic 2023 23:29 …e tutte le altre preposizioni vi si modellano: ecco spiegata in una riga la ragione. È sbagliata?
Sí, è sbagliata.
ivano ha scritto: sab, 30 dic 2023 23:29 Bene, si dica quella giusta, perché una tabella al posto della risposta è inaccettabile. E poiché chi ha fatto la tabella la risposta la conosce, forza, la tiri fuori, e si finisca una volta per tutte con il mandarinismo dei grammatici.
Calmino, eh? :evil: Nulla è dovuto a questo mondo. E si legga bene il nostro decalogo, in particolare la regola n. 7.

Comunque, se trovo il tempo, magari espando lo specchietto del Rohlfs… (Lui non le può rispondere, ché è morto nell’86. ;))
ivano
Interventi: 4
Iscritto in data: sab, 30 dic 2023 17:23

Re: «In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di ivano »

Guarda che le mie recriminazioni erano rivolte a quei compilatori di grammatiche, che ripetono stancamente le cose già note, ed omettono accuratamente quelle non note: proprio quelle per le quali un libro viene aperto. Il ragazzo ha imparato la tabella, ma se qualcuno gli chiede come si sia formato nel, non solo egli non sa rispondere, ma capisce anche (con sgomento) che quello che gli hanno insegnato – almeno schematizzato così - non sta in piedi. È sconfortante o no, che alla fine dei suoi studi, sappia la tabellina, ma ne ignori la formazione dei componenti? Come la genesi dell’articolo richiede poche righe, non diversamente molte altre questioni potrebbero essere spiegate attraverso brevi note di grammatica storica.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: «In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di Infarinato »

Fuori tema
ivano ha scritto: dom, 31 dic 2023 1:37 Guarda che le mie recriminazioni erano rivolte a quei compilatori di grammatiche…
Ma Lei, il nostro decalogo, proprio si rifiuta di leggerlo nonostante abbia dichiarato di averne preso visione al momento dell’iscrizione a questo fòro: in questa piazza ci si dà del «Lei» (regola n. 10), e la cosa non è facoltativa.
ivano ha scritto: dom, 31 dic 2023 1:37 Come la genesi dell’articolo richiede poche righe, non diversamente molte altre questioni potrebbero essere spiegate attraverso brevi note di grammatica storica.
Sí, ma, nota dopo nota, ciò aumenterebbe di molto la mole delle grammatiche.

In ogni caso, ricordavo male: magari le grammatiche sincroniche piú moderne di stampo generativista (come, per esempio, l’ottima Nuova grammatica italiana di Salvi & Vanelli, che nell’impostazione si rifà alla Grande grammatica italiana di consultazione di Renzi, Salvi & Cardinaletti) non le riporteranno, ma la migliore delle grammatiche «tradizionali», la Grammatica italiana del Serianni, le riporta eccome, e in particolare riporta ciò che interessa a Lei. Quindi, se ancora non ce l’ha, corra súbito a comprarla: vedrà che in essa troverà risposta a molti dei suoi interrogativi.

Ecco dunque alcuni dei passi salienti (Serianni, op. cit., §§IV.14 e 84, pp. 167 e 188):
14. Storicamente, l’articolo determinativo italiano continua il pronome latino ĬLLE, ĬLLA, ĬLLUD ‘quello’ […], secondo un processo di trasformazione del dimostrativo che trova riscontri nelle lingue indeuropee e non indeuropee.

[…]

Con ogni probabilità, le due forme concorrenti lo e il presuppongono un’unica base anteriore, lo, derivata dall’accusativo maschile ĬLLUM, per aferesi della prima sillaba; questo lo, preceduto da parola terminante per vocale, tendeva a ridursi al semplice l: « l’i di il potrebbe esser dovuto, in un secondo momento, al bisogno di un appoggio vocalico per ’l» [Rohlfs, loc. cit.]…

84. […] nel e nei derivano dal latino (I)N ĬLLUM e (I)N ĬLLI
E ciò potrebbe anche bastare.

…Piú esplicito il D’Achille nella sua Breve grammatica storica dell’italiano, pp. 90–1:
Nel maschile singolare, oltre alla forma lo, si ha, come è noto, la forma il, che è stata variamente spiegata.

Dal punto di vista fonetico si è ipotizzata, muovendo da ĬLLŬM, una trafila che prevede non un’aferesi, ma un’apocope: ĬL(LŬM)el il (con chiusura della /e/, trattata come protonica). A molti studiosi, però, è parso piú probabile che il si sia sviluppato con l’aggiunta di una /i/ d’appoggio alla /l/ a cui si era ridotto lo per apocope in particolari contesti fonosintattici, cioè dopo una parola uscente in vocale (spesso, infatti, specie dopo i monosillabi, troviamo grafie come chel, sel, el, da intendere come che‑l, se‑l, e‑l). La forma piú antica attestata a Firenze è inoltre il; el si sarebbe diffuso piú tardi, per influsso di altri dialetti toscani.

[…]

Gli articoli (o piuttosto, se partiamo dal latino, le forme ĬLLŬM, ĬLLĂM, ĬLLĪ e ĬLLĂS), uniti alle preposizioni a, di, da, in, con, per (lat. AD, , AB, ĬN, CŬM, PĔR), formano le preposizioni articolate, secondo le seguenti trafile: A(D)(Ĭ)LLŬMallo (o, con apocope vocalica, al); (Ĭ)LLĂMdella; D(Ē)A(B)(Ĭ)LLĂSdalle; (I)NĬLLĪnelli (da cui poi negli o nei); CŬ(M)(Ĭ)LLŬMcollo → col; PĔ(R)(Ĭ)LLĪpei (forma oggi rara).
Ora metta insieme i pezzi e avrà la risposta al suo quesito. ;)
ivano
Interventi: 4
Iscritto in data: sab, 30 dic 2023 17:23

Re: «In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di ivano »

Chiedo scusa per il tu. Ho consultato Migliorini, Maiden e il compianto e rimpianto Serianni (Italiano, 2005) ma in nessuno ho trovato la spiegazione che Lei acclude ora nella Sua cortese risposta, riportando il D’Achille. Le ricordo che il quesito verteva sulla preposizione, non sull’articolo. Può darsi tuttavia che abbia cercato male.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: «In» +«il» = «nel», o della genesi delle preposizioni articolate

Intervento di Infarinato »

No, il Serianni non riporta il passo del D’Achille (non potrebbe, ché —se non ricordo male [ora sono in viaggio e non ho i testi sottomano]— il secondo è seriore), ma il §IV.84 citato sopra fa parte della Grammatica italiana del Serianni. ;)
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 23 ospiti