Si tratta di due nomi un po' bizzarri, in quanto «coppia minima» proprio per il fenomeno interessato: chi parla in uno dei due modi pronuncia identicamente le due parole.
Non so se esista già un termine preciso «scientifico» nella linguistica per indicare questi due fenomeni. Se non c'è, si può risolvere con un adattamento.
Il primo si potrebbe rendere banalmente con sesèo (cfr. rodèo) e il verbo con seseare. Per il secondo, invece, una resa fedele alla grafia, con c /ʧ/ in italiano, sarebbe problematica, perché il suono /ʧ/ esiste anche in ispagnolo (rappresentato da ch) ma non è coinvolto in questo fenomeno. Valuterei allora zezèo con /(ʦ)ʦ/. Con z /ʦ/, abbiamo sia un suono relativamente simile a [θ] (in direzione dallo spagnolo all’italiano) e che non esiste in ispagnolo (quindi senza le ambiguità che avrebbe c /ʧ/), sia una grafia che, riadattata in ispagnolo, rappresenterebbe il fenomeno allo stesso modo della grafia con c (in ispagnolo, ceceo e *zezeo sono identicamente /θeθe̍o/). Il verbo cecear sarebbe quindi zezeare.
Può aver senso?
