«Intercity»

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Moderatore: Cruscanti

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Carnby
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Re: «Intercity»

Intervento di Carnby »

Negli Stati Uniti è perlopiù usato per i bus a lunga percorrenza (quelli che noi chiamiamo pullman e che negli Stati Uniti chiamano coaches), a quanto dice la Guichipedia. Il traduttore automatico di Google mi traduce intercity con interurbano.
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Infarinato
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Re: «Intercity»

Intervento di Infarinato »

G.B. ha scritto: mar, 08 ott 2024 6:35 La parola, però, è anche (originariamente?) americana (si vedano, anche qui, i risultati ottocenteschi del servizio Libri di Google).
Io mi riferivo all’àmbito ferroviario. Ma attenzione ai quei risultati «ottocenteschi» americani: non li ho controllati tutti, ma sembrano essere anch’essi non antecedenti agli anni ’50 del secolo scorso (si tratta di resoconti che partono dall’Ottocento, di qui l’equivoco). L’OED riporta come prima attestazione della parola (in senso sportivo) un articolo del 1909 di un giornale britannico.
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G.B.
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Re: «Intercity»

Intervento di G.B. »

Grazie. Allora direi di fidarci dell'OED, di cui purtroppo non dispongo.
G.B.
✺✺✺ (cancellato)

Re: «Intercity»

Intervento di ✺✺✺ (cancellato) »

G.B. ha scritto: lun, 07 ott 2024 18:40la parola correva, prima del 1987, su periodici di aeronautica, di urbanistica e su altri tipi di documenti (per esempio, le Lezioni di costruzioni rurali e topografia di Giuseppe Stefanelli, dove il termine compare come sostantivo).
Dunque in tutt'altro contesto, dal messaggio precedente sembrava che fosse usato nel contesto ferroviario. E Ferrovie dello Stato lo usava eccome, ma per riferirsi alle linee (binari) non ai treni.
✺✺✺ (cancellato)

Articolo di Castellani citato: collegamento in Rete al PDF dell'intera rivista da cui è tratto

Intervento di ✺✺✺ (cancellato) »

G.B. ha scritto: mar, 08 ott 2024 6:35l'articolo «L'Europa ha bisogno dell'esperanto» (L'Esperanto: revuo de itala esperanto-federacio, 4-5, 1989, p. 9) di Castellani
Articolo disponibile in Rete, quindi tanto vale mettere il collegamento.
Curioso che sia in un dominio di un'azienda di prodotti fitoterapici...

https://www.bitoteko.it/download/files/ ... 08a0e4.pdf
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G. M.
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Re: Articolo di Castellani citato: collegamento in Rete al PDF dell'intera rivista da cui è tratto

Intervento di G. M. »

Fuori tema
✺✺✺ ha scritto: mer, 09 ott 2024 11:13 Curioso che sia in un dominio di un'azienda di prodotti fitoterapici...
:?:
✺✺✺ (cancellato)

Re: «Intercity»

Intervento di ✺✺✺ (cancellato) »

Fuori tema
Devo avere inavvertitamente tolto una t, rimuovendo il percorso del file: avevo visto https://bioteko.it/ anziché https://bitoteko.it.
brg
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Re: «Intercity»

Intervento di brg »

G.B. ha scritto: lun, 07 ott 2024 20:18 È attestato anch'esso, ma, mi pare, soprattutto in àmbito storico e umanistico. Intercittà, invece, solo o perlopiú in àmbito tecnico e sportivo. La distribuzione potrebbe quindi suggerire che per Arrigo Castellani l'aggettivo invariabile fosse maggiormente appropriato alla terminologia ferroviaria, segnatamente per tradurre l'angloamericano intercity. Secondo Lei perché?
Sinceramente non so rispondere. Mi viene solo da supporre una diversa sensibilità linguistica: il calco diretto è preferito in ambienti meno sensibili verso un uso raffinato della lingua, mentre un maggiore adattamento è preferito da chi sente il bisogno di più espressività.
Avatara utente
G.B.
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Iscritto in data: gio, 15 ago 2019 11:13

Re: «Intercity»

Intervento di G.B. »

✺✺✺ ha scritto: mer, 09 ott 2024 10:56
G.B. ha scritto: lun, 07 ott 2024 18:40la parola correva, prima del 1987, su periodici di aeronautica, di urbanistica e su altri tipi di documenti (per esempio, le Lezioni di costruzioni rurali e topografia di Giuseppe Stefanelli, dove il termine compare come sostantivo).
Dunque in tutt'altro contesto, dal messaggio precedente sembrava che fosse usato nel contesto ferroviario.
In verità già usata è un inciso che di per sé non presuppone nessun contesto. Del resto, anche la Sua domanda avrebbe potuto essere specificata, per esempio cosí: Da chi, nel contesto ferroviario?
✺✺✺ ha scritto: mer, 09 ott 2024 11:13
G.B. ha scritto: mar, 08 ott 2024 6:35l'articolo «L'Europa ha bisogno dell'esperanto» (L'Esperanto: revuo de itala esperanto-federacio, 4-5, 1989, p. 9) di Castellani
Articolo disponibile in Rete, quindi tanto vale mettere il collegamento.
Per codesto genere di considerazioni, in verità, ci sarebbero i Moderatori, i quali svolgono il loro lavoro meglio (e con piú garbo) di Lei.
Ha fatto però bene a riportarlo, potrebbe essere utile.
brg ha scritto: mer, 09 ott 2024 21:04
G.B. ha scritto: lun, 07 ott 2024 20:18 È attestato anch'esso, ma, mi pare, soprattutto in àmbito storico e umanistico. Intercittà, invece, solo o perlopiú in àmbito tecnico e sportivo. La distribuzione potrebbe quindi suggerire che per Arrigo Castellani l'aggettivo invariabile fosse maggiormente appropriato alla terminologia ferroviaria, segnatamente per tradurre l'angloamericano intercity. Secondo Lei perché?
Sinceramente non so rispondere. Mi viene solo da supporre una diversa sensibilità linguistica: il calco diretto è preferito in ambienti meno sensibili verso un uso raffinato della lingua, mentre un maggiore adattamento è preferito da chi sente il bisogno di più espressività.
Grazie. :)
G.B.
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