Freelancer ha scritto: mar, 26 nov 2024 6:43
Il fatto è semplicemente che chi non ha una frequentazione quotidiana pluriennale dell'inglese non si rende conto che quando i madrelingua dicono
win-win non stanno parlando in modo gergale o giocoso o memorabile o che so io; semplicemente parlano così, senza voler ricorrere ad alcun effetto speciale. Per loro è naturalissimo dire
a win-win situation così come per un madrelingua il cui italiano o la cui modalità traduttiva non siano contaminati dall'inglese (oggi cosa pressoché impossibile) è naturalissimo dire
una situazione vantaggiosa per entrambi.
Ci si intenda su questo: per loro è naturale dire
win-win siccome lo è per noi qualunque altra espressione d'autore. Non è che
win-win sia l'evoluzione di una locuzione la cui origine si perde nei tempi di Canuto e Guglielmo, ma di una che risale agli anni '60, usata da J. D. Salinger, almeno stando all'OED.
Per lei è naturalissimo dire
situazione vantaggiosa per entrambi perché compie uno sforzo consapevole a trovare un'espressione equivalente, e facendolo più volte si è convinto a posteriori della sua naturalezza. Ma il parlato non funge in tal modo: è nell'ordine naturale evitare di fare sforzi; e nel momento in cui l'inglese è accessibile a tutti, si ricorre all'espressione più memorabile e diretta: gli anglofoni potrebbero usare
beneficial for both, come si farebbe in qualunque altra lingua indo-europea se non avessero
win-win; ma accade che la abbiano, e quindi usano
win-win; e così facciamo noi poiché l'inglese ci è sempre più famigliare.
Se io propongo
vinco-vinci è certo perché provo gusto nel giocare con la lingua, ma anche perché sono convinto che la traduzione più ovvia non avrà mai lo stesso successo di un'espressione d'autore, poiché nella sua banalità passerà sotto il naso di tutti senza destare attenzione. E se a un qualunque giornalista o scrittore passante per questi lidi piace questo conio, può provare a diffonderlo. Nulla gli vieta di usare la traduzione più ovvia se preferisce.
G. M. ha scritto: mar, 26 nov 2024 11:05
No, non mi è parso irrispettoso, nessun bisogno addirittura di scusarsi… forse sono apparso troppo duro nel mio commento, nonostante l’abbondanza di faccine sorridenti. La mia non voleva certo essere una «reprimenda», solo una critica argomentata.
Non è stato troppo duro; anzi, la ringrazio per essere sempre cordiale. Ho voluto scusarmi perché temo che la mia ostinazione possa infastidire, e per sottolineare che certo non mi ostino in quanto reputo gli utenti di questo foro stolti; ma solo per dare una mano alla causa offrendo una prospettiva diversa, se questa può servire.