Tradurre «poisonous» e «venomous»

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Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
G. M.
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Intervento di G. M. »

Mille grazie a Infarinato per questo intervento così lungo e dettagliato!
Infarinato ha scritto:E dopo la critica all’approccio, che mi ricorda molto l’atteggiamento nei confronti della presunta intraducibilità dei forestierismi per la lora intrinseca monosemia [nella sola lingua d’arrivo, però] [...]
Vorrei difendere il mio approccio. :) Qui, in realtà, la necessità di tradurre è stata solo lo spunto della questione (la cugina che mi ha posto il quesito, pur vivendo da molti anni in Italia, è di madrelingua inglese), ma non è il nucleo del problema: il problema di come chiamare questi due tipi di organismi si sarebbe potuto presentare anche partendo da considerazioni ristrette alla sola lingua italiana.
Infarinato ha scritto:E non ci sarebbe nulla di male in tutto ciò: anzi, quando si ha la fortuna di possedere dei doppioni, la scienza spesso ne specializza l’uso, evitando cosí l’inutile ricorso a criptici tecnicismi, che peraltro molte volte finiscono con l’essere abbreviati, rischiando in tal modo di render vano l’originario proposito di monosemia.
Chiaramente è questione di opinioni e non posso prevedere il futuro; ma considerando la misura soverchiante in cui l'inglese oggigiorno influisce sull'italiano, sia quello del linguaggio comune sia quello del linguaggio scientifico, io invece temo che, senza un traducente monosemico, presto o tardi si finirà proprio per distinguere queste due categorie chiamandole poisonous e venomous. Non sarebbe stato così cent'anni fa: ma oggi… :(
(Comunque i tecnicismi fin qui proposti non mi sono sembrati troppo criptici! ;) )
Infarinato ha scritto:Non è necessario essere un filologo classico per rendersi conto che la parola è malformata, essendo il prefisso ovviamente traumato-, non *trauma-, da cui un impegnativo traumatotossico:P
Anche essendo quello il corretto prefisso, non sarebbe possibile — lo chiedo da ignorante :) — avere comunque traumatossico facendo un composto aplologico, similmente a mineralogia e cunicoltura?
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Sixie
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Intervento di Sixie »

Chiedo scusa per il fuori tema; mi prendo le mie bacchettate linguistiche e ringrazio Infarinato per le spiegazioni e aggiunte sulla questione etimologica (che nessuno aveva posto, ma che a me interessa moltissimo).
Grazie a tutti. :)
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

G. M. ha scritto:[C]onsiderando la misura soverchiante in cui l'inglese oggigiorno influisce sull'italiano, sia quello del linguaggio comune sia quello del linguaggio scientifico, io invece temo che, senza un traducente monosemico, presto o tardi si finirà proprio per distinguere queste due categorie chiamandole poisonous e venomous. Non sarebbe stato così cent'anni fa: ma oggi… :(
Certo, conoscendoci, il rischio c’è, e apprezzo senz’altro le sue intenzioni.

Non disponessimo di doppioni [anche] in italiano, trattandosi di linguaggio specialistico, sarei di certo anch’io per l’introduzione di una coppia di neologismi dòtti.

In questo caso, però, mi sembra che possiamo farne a meno, col duplice vantaggio della trasparenza e della [quasi] biunivoca corrispondenza con la lingua originale.
G. M. ha scritto:
Infarinato ha scritto:[I]l prefisso [è] ovviamente traumato-, non *trauma-, da cui un impegnativo traumatotossico. :P
Anche essendo quello il corretto prefisso, non sarebbe possibile — lo chiedo da ignorante :) — avere comunque traumatossico facendo un composto aplologico, similmente a mineralogia e cunicoltura?
Sí e no: le parole che Lei cita sono composti di elementi non greci, o solo parzialmente greci.

Inoltre, mi sembrerebbe un po’ una contraddizione in termini: ma come? facciamo lo sforzo di trovare un dottissimo tecnicismo e non ci prendiamo nemmeno la briga di formarlo in modo acconcio? :?
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G. M.
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Intervento di G. M. »

Lei ha ragione; grazie per la risposta. :)
Avatara utente
Carnby
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Re: Tradurre «poisonous» e «venomous»

Intervento di Carnby »

Qualche volta mi domando perché non consulti più spesso il Battaglia. Mea maxima culpa.
Venenoso. […] 2. Che è in grado di elaborare e trasmettere sostanze tossiche a scopo difensivo od offensivo (un animale, in partic. un serpente); atto a inoculare veleno (il morso di tale animale).
Quindi non importava tirar fuori zootossine o (animali) traumatotossici: bastava il latineggiante, aulico venenoso. Semmai il problema, in questo come in altri casi, è la poca differenza (una consonante) tra un animale genericamente velenoso e un animale venenoso.
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