Stavo cercando informazioni sull'espressione bello che morto, la cui costruzione mi pare insolita (ce ne sono altre simili?), ma non ho trovato più o meno nulla. Sapete se è stata trattata in qualche grammatica o vocabolario, o da qualche linguista?
È forse d'origine regionale? Da Ngram sembrerebbe un'espressione recente (usata come traduzione dell'inglese as good as dead?).
«Bello che morto»
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Re: «Bello che morto»
Direi di no. Bisognerebbe fare ovviamente ricerche in merito, ma la polirematica in oggetto mi sembra vecchia, direi un dialettalismo (forse settentrionale) per il panitaliano bell’e morto (e piú in generale per bell’e + participio passato).
Re: «Bello che morto»
Per svelare il mistero potrebbe essere d'aiuto anche bello che andato, un'altra locuzione della stessa forma con bello che.
Qui a Milano non è insolito sentirla nel parlato, viene, però, evitata nello scritto, perché sentita come gergale. Forse è per questo che molte delle prime attestazioni letterarie provengo da opere teatrali.
Qui a Milano non è insolito sentirla nel parlato, viene, però, evitata nello scritto, perché sentita come gergale. Forse è per questo che molte delle prime attestazioni letterarie provengo da opere teatrali.
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