«Gig economy»

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Daphnókomos
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«Gig economy»

Intervento di Daphnókomos »

Zingarelli:
gig ecònomy /ɡiɡ e'kɔnomi, ingl. ˌɡɪɡ ɪ'kɒnəmɪ/ [loc. ingl., comp. di gig, termine con cui nella musica jazz si designava l'ingaggio per una serata (prob. da engagement), ed economy ′economia′ 2015] loc.sost.f.inv. (pl. ingl. gig economies) (econ.) modello economico che si basa su contratti di lavoro di breve durata o su prestazioni occasionali (lavoro autonomo, lavoro a chiamata, ecc.); economia dei lavoretti
economia dei lavoretti, nel linguaggio giornalistico, gig economy (V.)
Zoppetti:
gig economy in italiano si può dire economia dei lavoretti ("Digitale, precarietà ed ′economia dei lavoretti′, Avvenire), in altre parole del precariato, del lavoro a chiamata, a progetto, saltuario, occasionale, interinale (anche intermittente): un'edulcorazione nascosta dietro un'espressione inglese per definire il modello economico basato sul lavoro temporaneo, contrapposto a quello dei lavoratori regolari assunti a tempo indeterminato.
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12xu
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Re: «Gig economy»

Intervento di 12xu »

Sinceramente, la reputo una traduzione un po' ridicola. Una traduzione migliore potrebbe essere economia del cottimo o economia cottimale.
Avatara utente
Millermann
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Re: «Gig economy»

Intervento di Millermann »

Non capisco perché in italiano economia dei lavoretti dovrebbe essere ridicolo, se non lo è né l'equivalente francese (économie des petits boulots) né quello spagnolo (economía de pequeños encargos) che significano esattamente la stessa cosa. Per non parlare dell'originale inglese: gig non è certo un termine tecnico: fra i tanti significati, troviamo anche serata/concerto (informale) e lavoretto (gergale), che danno origine all'espressione. ;)

Per quanto riguarda «economia del cottimo», non so fino a che punto convenga tradurre un'espressione gergale con un tecnicismo: noto che in francese esiste una locuzione similare (économie à la tâche), ma in inglese mi sembra di no (o almeno non l'ho trovata). Anche le alternative proposte da Zoppetti mi sembrano troppo «precise» rispetto all'anglicismo. :?
Fuori tema
A parte ogni considerazione linguistica, non posso fare a meno di osservare che (almeno per me), riuscire a leggere gig /ˈgiɡ/ e non /ˈʤiɡ/ è davvero arduo: sarà perché da giovani (o da ragazzi) siamo stati bombardati dalle pubblicità di giocattoli «Gig è bel» (ricordate?), o perché parliamo sempre di giga. E anche sul DiPI c'è un Gig (con iniziale maiuscola e con pronuncia dolce), ma non ho capito bene a cosa corrisponda.
Mi chiedo se per piú giovani sia diverso! :P
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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12xu
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Iscritto in data: mar, 20 dic 2022 21:54

Re: «Gig economy»

Intervento di 12xu »

Perché la reputo non solo più edulcorata di quella inglese (non dissimile dal definire furbetti persone sleali); ma pure più degradante per i lavoratori. Sebbene qui cadiamo nel gusto personale, quantomeno mi piacerebbe vi fosse un'alternativa più seria come in francese.

Gig significa ingaggio, più precisamente di gruppi musicali nei locali o durante eventi pubblici o privati; e per esentensione l'ingaggio per "lavoretti". Già economia a ingaggio, o economia per ingaggi, o economia degli ingaggi sarebbero già alternative migliori, a mio parere.

Consento infine sulla necessità generale di trovare espressioni gergali più perspicue come si usa in inglese, ma qui mi pare che l'espressione gergale non troverebbe successo proprio per la sua perspicuità e per il tono quasi ammiccante.

Come alternativa aggiungo *cottimismo, data l'esistenza di cottimista.
Daphnókomos
Interventi: 496
Iscritto in data: sab, 08 giu 2019 14:26
Località: Bassa veronese

Re: «Gig economy»

Intervento di Daphnókomos »

Fuori tema
Millermann ha scritto: gio, 06 feb 2025 22:36 A parte ogni considerazione linguistica, non posso fare a meno di osservare che (almeno per me), riuscire a leggere gig /ˈgiɡ/ e non /ˈʤiɡ/ è davvero arduo: sarà perché da giovani (o da ragazzi) siamo stati bombardati dalle pubblicità di giocattoli «Gig è bel» (ricordate?), o perché parliamo sempre di giga. [...]
Mi chiedo se per piú giovani sia diverso! :P
Non ho ancora compiuto i trent'anni e nella mia testa era /'ʤiɡ/.
Millermann ha scritto: gio, 06 feb 2025 22:36 E anche sul DiPI c'è un Gig (con iniziale maiuscola e con pronuncia dolce), ma non ho capito bene a cosa corrisponda.
Forse proprio l'azienda di giocattoli.
Avatara utente
Carnby
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Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
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Re: «Gig economy»

Intervento di Carnby »

Fuori tema
Daphnókomos ha scritto: dom, 09 feb 2025 15:36 Forse proprio l'azienda di giocattoli.
Penso proprio di sì; tra l'altro il nome non aveva nessun rapporto con quello di cui stiamo parlando, essendo l’acronimo di Gruppo Italiano Giocattoli, «[nel 1976] un giovane consorzio di grossisti di giochi e giocattoli», che faceva capo a Gianfranco Aldo Horvat—nato a Padova ma il cognome tradisce le origini ungheresi—figlio del proprietario della Horvat Giocattoli.
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