Ne ho parlato brevemente con @Valente, che mi diceva che in Rete si trovano attestazioni dell'italianizzazione parziale saharawita, sahrawita. Non è raro che negli etnici l'italiano faccia corrispondere un -ita all'-i arabo*. Valente proponeva di addomesticare graficamente questi in sarauita. Io, come sapete, non amo molto le /-w-/ in posizioni poco tradizionali... E mi sono detto: perché fare un semicalco (-ita) e semiadattamento (sarau-)? Facciamo un calco totale: Saara + -ita > saarita, che come suono resta comunque molto vicino. Nei Libri di Google con l'h si trova qualche attestazione sparuta di sahariti, non so però se esattamente con questo significato (in qualche caso sicuramente no: in un libro le sahariti [> sing. saharite] sono un tipo di meteoriti).saharawi s. m. e f. e agg. inv. Sahariano, chi o che appartiene al popolo Saharawi, costituito da gruppi tribali residenti nelle zone del Sahara Occidentale.
• Per Mario Dondero le fotografie si dividevano in due sole categorie: quelle fredde e quelle calde. Le prime hanno tutto, proporzione, composizione, equilibrio, tutto tranne l’ingrediente che gli faceva preferire le seconde: «Una scintilla di indignazione e di solidarietà». Donne saharawi che issano precarie capanne, contadini portoghesi vestiti come nel medioevo, palestinesi in lacrime davanti a case distrutte, studenti su piramidi di pavé a Parigi nel ’68. (Michele Smargiassi, Repubblica, 14 dicembre 2015, p. 48, Cultura) • [Tonino] Tonial conosceva bene quei posti dove era stato a lungo con la Pentalux, una organizzazione non governativa che lavora da anni per sostenere i campi profughi saharawi, popolazione in fuga dal Sahara occidentale. (Marco Buonasorte, Giornale d’Italia, 5 novembre 2016, p. 8, Esteri) • La Repubblica sudafricana, da sempre a fianco dei saharawi, non ci sta. Il Congresso nazionale africano, partito di maggioranza a Pretoria, ha definito la decisione dell’Ua «deplorevole» poiché «tacitamente legittima l’occupazione di vecchia data del Sahara Occidentale». Ma soprattutto, c’è il rischio di «ampliare le divisioni e ridurre l’efficacia dell’Unione africana». (Federica Zoja, Avvenire, 7 marzo 2017, p. 3, Commenti).
Dall’ar. al-ṣaḥrāwī.
Già attestato nella Stampa del 10 giugno 1988, p. 4, Estero.
Questo, naturalmente, come ipotesi, se non bastasse un più immediato saariano e si volesse in qualche modo distinguere artificialmente.
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* Per chi non lo sapesse, ricordiamo che la parola araba da cui deriva il Sa(h)ara delle lingue occidentali significa semplicemente 'deserto', quindi questi letteralmente saranno gli 'abitanti del deserto'.