
Apro questo filone perché mi piacerebbe portare all'attenzione del fòro il lavoro, a mio parere davvero pregevole, di uno studioso e ricercatore di toponomastica e dialettologia, il prof. Antonio Sciarretta.
Ho scoperto per caso il suo sito circa un anno fa, a lavori ancora ampiamente in corso, e adesso ho deciso di parlarne anche qui, senza che l'interessato ne sia al corrente, certo che un po' di pubblicità non gli potrà che far piacere.
Questo signore, dopo essersi lungamente occupato di toponomastica, ha iniziato a classificare i dialetti italiani centromeridionali, a partire dalla sua regione (l'Abruzzo); servendosi di dettagliatissime mappe relative a un gran numero di fenomeni fonetici (da lui stesso rilevati «sul campo» comune per comune), ha poi provato a raggruppare i vari dialetti in aree omogenee, servendosi di un apposito algoritmo ideato a tale scopo.
Descritto cosí, sembrerebbe il lavoro d'un dilettante: poco piú che una curiosità, e totalmente privo di rilevanza scientifica; ma da quello che s'evince osservando i risultati ottenuti, non è affatto cosí. La sua classificazione dei dialetti (basata, come detto, sui fenomeni fonetici piú che sul lessico e sulla sintassi) «supera» la tradizionale classificazione di G.B. Pellegrini, che, dopo quasi cinquant'anni, presenta non pochi limiti.
Quando ho trovato il sito di Sciarretta, la sua classificazione si limitava, come da titolo, ai dialetti centrali e meridionali (dalle Marche alla Calabria). Da allora, però, lo studio è proseguito fino a includere dapprima la Sicilia, quindi Toscana, Emilia-Romagna e Liguria, ed è oggi in estensione verso le restanti regioni settentrionali. Già abbastanza completo, dunque, da meritare l'attenzione degli appassionati del nostro fòro, molti dei quali potranno trovare le mappe dettagliate della propria zona.
Ecco il collegamento alla pagina di presentazione di questo studio sui dialetti, il cui titolo ne tradisce ancora l'ambito inizialmente previsto, ma che –ribadisco– è di fatto in estensione all'intero territorio italiano. Mi piacerebbe che deste un'occhiata alle due mappe riassuntive ivi rappresentate: la prima in alto (quella tradizionale di Pellegrini) e quella in basso, risultante dallo studio, e ne osservaste le differenze.
Ancora piú in basso potrete trovare l'indice, che conduce al quadro d'insieme e a quelli delle singole regioni (15, al momento), a loro volta suddivisi in sottopagine contenenti una moltitudine di carte tematiche dettagliatissime, sempre prodotte dall'autore stesso. Nel quadro d'insieme, provate a soffermarvi in particolare sulle pagine dei tratti fonetici (vocalismo e consonantismo) e relative cartine; potrete quindi approfondire questi aspetti consultando le mappe dettagliate della vostra regione, o di quelle che piú v'interessano.
Sono certo che vi occorrerà non poco tempo per osservare –con almeno un minimo d'attenzione– la mole dei dati presenti nella sua interezza; e, dopo che l'avrete fatto, mi piacerebbe sentire anche il vostro parere spassionato. Io, da parte mia, lo trovo un lavoro eccellente, superiore a ogni altro finora visto. Ma non sono un esperto, né uno studioso, perciò il vostro giudizio sarà importante.
Buona consultazione, dunque!

Fuori tema
Gentili amici, quella di oggi è per me una data speciale: sono esattamente 10 anni che scrivo su queste pagine! Per l'occasione, ho deciso di fare una… follia: ci ho messo la faccia! 
Sí, nel mio avatara (spero che la vostra curiosità apprezzi
); però, essendo un tipo riservato, so già che, non appena cambierò idea, rimetterò quello originale! 

Sí, nel mio avatara (spero che la vostra curiosità apprezzi

