Complessificare
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Complessificare
Ho letto in questo sito (http://www.bimboflap.it/risorse/rubrich ... bimbi.html) sul bambinese il termine complessificare. Non mi sembra che gli autori del testo l'abbiano usato con facezia. Non basterebbe complicare?
Brazilian dude
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Probabilmente questa (infelice) scelta dipende dalle differenti sfumature di complicato e complesso: il primo è piú negativo, dal momento che significa «non semplice né facile; confuso, intricato», contro il piú neutrale «che risulta dall'unione di piú parti o elementi» (definizioni dal Treccani in linea).
Il termine è registrato (ma non per questo, ai miei occhi, un termine è di per sé legittimo) nel GRADIT con la definizione «rendere complesso», con prima attestazione datata al 1993. Non mi sembra irrinunciabile, ma se usato con moderazione, e in quel senso preciso, non si può condannare perché di formazione difficilmente appuntabile.
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Marco, sei sicuro che non si tratti solo di un tecnicismo matematico (…che esiste tale e quale in tutte le lingue [beh, magari non proprio tutte tutte])?Marco1971 ha scritto:Il termine è registrato (ma non per questo, ai miei occhi, un termine è di per sé legittimo) nel GRADIT con la definizione «rendere complesso», con prima attestazione datata al 1993.

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Certo, non posso escluderlo e, come giustamente sottolineavi, è senz’altro una parola «ben formata». Rimane il dubbio (a me come a Brazilian, come —credo— anche a te) che, nel contesto in oggetto, denoti realmente alcunché di piú preciso di complicare(*).Marco1971 ha scritto:Il GRADIT, come puoi vedere, dice TS scient. Quindi forse non è ristretto alla matematica…
P.S. In matematica, è necessario per indicare l’azione del «rendere complesso», dove complesso è usato in un’accezione tecnica ben precisa.
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(*) A dire il vero, nella frase in questione, la soluzione migliore sembrerebbe essere «si fa [naturalmente] piú complesso/elaborato».
Vedo ora nel Battaglia (Supplemento 2004) che il verbo viene usato anche in modo generico (e bisogna retrodatare l’indicazione del GRADIT, visto che c’è un’attestazione del 1986). Riporto la voce con gli esempi.
Non mi pare un grande arricchimento, ma non disturba avere un sinonimo in piú.Complessificare, intr. con la particella pronom. (mi complessifico). Assumere forme e aspetti piú complessi, multiformi, diversificarsi. – Anche sostant.
F. Alberoni: Con il complessificarsi della vita sociale ed il continuo mutamento che l’individuo deve subire per vivere in un sistema sempre piú complesso e sempre piú mutevole, anche l’esperienza dello stato nascente aumenterà d’importanza. Micromega [3-IV-1986], 35: La ‘gabbia d’acciaio’ di Max Weber si è smisuratamente complessificata.
2. Tr. Rendere complesso o piú complesso, diversificato.
P. Boscolo e L. Bertrando, 63: Nel dopoguerra, con il progressivo emergere della società postindustriale e l’incredibile sviluppo del terziario, si sono complessificati i tempi individuali e collettivi, creando spesso possibilità di scelta e di autogestione dei tempi da parte del singolo.
= Voce dotta, denom. da complesso, col suff. dei comp. del lat. facěre ‘fare’.

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