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«Vodca» è definibile una parola italiana?

Inviato: dom, 28 ago 2022 23:03
di Lorenzo Federici
Secondo questo diagramma che spiega la fonotattica dell'italiano, «vodca» (adattamento di cui si trova qualche attestazione su Google Libri) non è una parola fonotatticamente italiana (secondo l'articolo di Giulio Mainardi su Campagna per salvare l'italiano). Sempre secondo il diagramma di prima, però, nemmeno «tecnica» e «acne» sono parole fonotatticamente italiane (/k/ non può essere seguito da altri suoni diversi da sé stesso). Voi che dite? È al limite o sarebbe meglio un adattamento migliore? («vod[d]oca», «vod[d]eca», «vod[d]aca», «vod[d]ica», tutti non attestati da quanto ho trovato)

Altra domanda: se accettiamo /d~t/+/k/, dovremmo preferire «vodca» /ˈvɔdka/ o «votca» /ˈvɔtka/ come in romeno?

Re: «Vodca» è definibile una parola italiana?

Inviato: lun, 29 ago 2022 0:39
di G. M.
Fuori tema
Lorenzo Federici ha scritto: dom, 28 ago 2022 23:03 Secondo questo diagramma che spiega la fonotattica dell'italiano [...]
Mi salta sùbito all'occhio un errore: c'è scritto (nella nota 3, in basso) che /z/ non può presentarsi in coda di sillaba, ma non è così (es. asmatico). O forse il diagramma confonde la sillabazione fonetica con quella ortografica? (A-sma-ti-co).
Lorenzo Federici ha scritto: dom, 28 ago 2022 23:03 «vodca» [...] non è una parola fonotatticamente italiana (secondo l'articolo di Giulio Mainardi su Campagna per salvare l'italiano).
Sono confuso. Non mi pare d'aver nominato il termine vodca (o vodka) da nessuna parte lì. :mrgreen:
Lorenzo Federici ha scritto: dom, 28 ago 2022 23:03 «vod[d]oca», «vod[d]eca», «vod[d]aca», «vod[d]ica», tutti non attestati da quanto ho trovato
Qui c'è un voddeca, ma l'italiano usato è volutamente regionale, romanesco:

Mezzo Paese sverna a Roma – e se portano pure 'a voddeca da casa, limortacci... – a spese dei contribuenti di quelle fredde terre un dì bolsceviche [...]

Re: «Vodca» è definibile una parola italiana?

Inviato: lun, 29 ago 2022 7:37
di Carnby
Ho trovato da qualche parte vorca per vodka, ma non riesco a trovare la fonte.

Re: «Vodca» è definibile una parola italiana?

Inviato: lun, 29 ago 2022 18:46
di Ferdinand Bardamu
Lorenzo Federici ha scritto: dom, 28 ago 2022 23:03Voi che dite? [Vodca] è al limite o sarebbe meglio un adattamento migliore? («vod[d]oca», «vod[d]eca», «vod[d]aca», «vod[d]ica», tutti non attestati da quanto ho trovato)
Tradizionalmente la sequenza /-dk-/ è assimilata regressivamente in /-kk-/; in generale, tutte le parole che contengano /-dC-/ mostrano l’assimilazione regressiva, per la quale il suono /d/ scompare e il suono che segue si allunga. Si vedano tutti i verbi, continuatori di un verbo latino, formati col prefisso ad-. L’adattamento piú spontaneo sarebbe dunque vòcca, ma poiché le parole oggi si apprendono cogli occhi piú che cogli orecchi, forme quali vòddeca (o il citato vòrca, con rotacismo) potrebbero essere piú diffuse, in particolari varietà diafasiche e diastratiche.

Re: «Vodka»

Inviato: mer, 31 ago 2022 17:21
di Lorenzo Federici
Fuori tema
G. M. ha scritto: lun, 29 ago 2022 0:39 Sono confuso. Non mi pare d'aver nominato il termine vodca (o vodka) da nessuna parte lì. :mrgreen:
Mi sono spiegato male io, volevo specificare che mi stavo attendendo alla terminologia da Lei stabilita, ma il messaggio l'ho scritto di fretta e non ho fatto troppo caso alla forma.
Per quanto riguarda vòcca, sarebbe sicuramente l'adattamento più naturale ma appunto, come ha detto Ferdinand, le parole oggi si apprendono cogli occhi piú che cogli orecchi. Forse vòddeca sarebbe l'alternativa più comprensibile in tutte le regioni del Sud e a Roma, non so in Toscana o al Nord però. Vòrca forse è la variante più simile a quella originale, poiché i suoni sono pressappoco gli stessi della pronuncia italiana del forestierismo (cambia soltanto /d/ in /r/), e alla stesso tempo quella che sembra cambiare di più. Non saprei sinceramente.

Re: [FT] Violazione delle regole del fòro

Inviato: mer, 31 ago 2022 17:33
di Infarinato
 ! Messaggio da: Infarinato
Lorenzo Federici ha scritto: mer, 31 ago 2022 17:21
Fuori tema
Mi sono spiegato male io, volevo specificare che mi stavo attendendo alle tue definizioni, ma il messaggio l'ho scritto di fretta e non ho fatto troppo caso alla forma.
Per quanto riguarda vòcca, sarebbe sicuramente l'adattamento più naturale ma appunto, come hai detto tu
Decalogo, regola n. 10! :evil:

Re: «Vodka»

Inviato: mer, 31 ago 2022 20:33
di Carnby
Considerazioni semiserie su un possibile traducente per vodka:
  1. il russo водка (vódka [ˈvw̞o̞tkɐ]*) significa letteralmente ‘acquetta’, essendo un diminutivo di вода (vodá [vɐˈda]);
  2. dato che вода < wandō < PIE *wódr̥ da cui il latino unda, un adattamento «etimologico» potrebbe essere ondina;
  3. ...ma dalla stessa radice indeuropea viene anche il greco ὕδωρ (hýdōr) per cui potrebbe tornar utile la forma diminutiva ὑδάτιον (hydátion) con una possibile italianizzazione in *idàzio. :mrgreen:
*canIPA: [ˈvωσtkɐ].

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 14:44
di G. M.
Fuori tema
Lorenzo Federici ha scritto: mer, 31 ago 2022 17:21 Mi sono spiegato male io, volevo specificare che mi stavo attendendo alla terminologia da Lei stabilita [...]
Preciso allora —non tanto per lei, ma più per i molti visitatori occasionali che ci leggono— che non sono un linguista di professione, ma solo un dilettante a cui piace fare un po' il "divulgatore" o l'"opinionista". In questo fòro stesso troverà riferimenti autorevoli a cui rifarsi, e veri linguisti professionisti (come Carnby, intervenuto qui sopra); per la questione della fonotassi, non si perda questo filone (citato anche da me nell'articolo). :)
Carnby ha scritto: mer, 31 ago 2022 20:33 Considerazioni semiserie su un possibile traducente per vodka [...]
Lei e Infarinato ultimamente vi state divertendo un sacco col protoindeuropeo! :mrgreen: Mi avete messo un po' di curiosità...
Tornando a vodka, non ci sarà qualche adattamento popolare registrato in uno dei dizionari del vernacolo fiorentino (o simili) che a volte sono stati citati nel fòro? Il termine è attestato in italiano da più di cent'anni, quindi presumo che qualche toscanizzazione sarà stata registrata... Chi possiede i libri si faccia avanti. :wink:

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 14:55
di Carnby
G. M. ha scritto: gio, 01 set 2022 14:44Tornando a vodka, non ci sarà qualche adattamento popolare registrato in uno dei dizionari del vernacolo fiorentino (o simili) che a volte sono stati citati nel fòro?
Sul Bencistà ho trovato vermùtte (da me però si direbbe vèrmutte) e vìschi ma non vòddeca, vòrca e simili...

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 15:35
di Millermann
Vorrei, se posso, fare una proposta anche su questo argomento (ricordando, però, che qui siamo in un filone di fonetica e non di forestierismi ;)). Un buon adattamento, secondo me dev'essere poco appariscente e suonare naturale; per vodka io troverei adatto *vòdica, simile nella grafia e nella pronuncia a parole semplici come modica o sodica.

Unico, spero insignificante, ostacolo potrebbe essere l'esistenza di un omografo nello stesso settore: un vino spumante croato, prodotto a Buccari (in croato Bakar) e [poco] noto come «Bakarska vodica». Chiaramente, in croato la pronuncia è qualcosa come ‹vodítsa›, quindi piuttosto diversa dalla nostra. La radice, invece, immagino che sia la stessa di vodka, cioè un diminutivo di voda (acqua). Vi convince? :)

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 18:11
di Ferdinand Bardamu
Vòdica non rispetta pienamente le regole fonotattiche italiane: dovrebbe essere piuttosto vòddica, dal momento che nelle parole sdrucciole la consonante iniziale della sillaba postonica si rafforza.

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 18:22
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 01 set 2022 18:11 Vòdica non rispetta pienamente le regole fonotattiche italiane: dovrebbe essere piuttosto vòddica, dal momento che nelle parole sdrucciole la consonante iniziale della sillaba postonica.
Andrebbe spiegato un pochino meglio, perché, detto così, parrebbe che anche Fièsole non sia una parola fonotatticamente italiana.

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 18:31
di Ferdinand Bardamu
Fuori tema
Carnby ha scritto: gio, 01 set 2022 18:22
Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 01 set 2022 18:11 Vòdica non rispetta pienamente le regole fonotattiche italiane: dovrebbe essere piuttosto vòddica, dal momento che nelle parole sdrucciole la consonante iniziale della sillaba postonica.
Andrebbe spiegato un pochino meglio, perché, detto così, parrebbe che anche Fièsole non sia una parola fonotatticamente italiana.
L’apparente eccezione che ha citato, come lei ben sa, si spiega facilmente: il suono /z/ tra vocali non si rafforza mai.

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 18:41
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 01 set 2022 18:31 L’apparente eccezione che ha citato, come lei ben sa, si spiega facilmente: il suono /z/ tra vocali non si rafforza mai.
Vabbè, allora prèdica? Perché prèdica sì e vòdica no?

Re: «Vodka»

Inviato: gio, 01 set 2022 18:51
di Ferdinand Bardamu
Carnby ha scritto: gio, 01 set 2022 18:41
Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 01 set 2022 18:31 L’apparente eccezione che ha citato, come lei ben sa, si spiega facilmente: il suono /z/ tra vocali non si rafforza mai.
Vabbè, allora prèdica? Perché prèdica sì e vòdica no?
Di eccezioni ne potremmo citare tante altre. Prèdica è un derivato di predicare, un cultismo d’ambito ecclesiastico (non si dice nemmeno «Il prete prèddica»); qui tuttavia discutiamo di adattamenti popolari, tant’è che potremmo citare, sempre come eccezione, accèlero, che però molti, sciattamente, pronunciano accèllero. Se è un adattamento davvero popolare ciò che cerchiamo, vòdica non è corretto.