Come si scrive l'interiezione di diniego?
Moderatore: Cruscanti
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Da bambino, quando leggevo tsk-tsk, lo pronunciavo lettera per lettera. E infatti non capivo a che segno paraverbale corrispondesse, e cosa volesse dire Zio Paperone con questo suono.
Se non rischiasse di essere forse ancor meno comprensibile, io proporrei c’: credo che il modo piú semplice per «palatalizzare» nella scrittura il segno c isolato o in finale di parola, senza ricorrere a sequenze di grafemi non italiane, sia c’. Sennonché questo rischierebbe di legittimare grafie come c’ho, quindi, a questo punto, è meglio pensare a un’altra soluzione, anche francese (tch) o inglese (tsk).
Se non rischiasse di essere forse ancor meno comprensibile, io proporrei c’: credo che il modo piú semplice per «palatalizzare» nella scrittura il segno c isolato o in finale di parola, senza ricorrere a sequenze di grafemi non italiane, sia c’. Sennonché questo rischierebbe di legittimare grafie come c’ho, quindi, a questo punto, è meglio pensare a un’altra soluzione, anche francese (tch) o inglese (tsk).

- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Ma non credo che sia codesto il suono, caro Ferdinand, anzi certamente non è se s’intende il [|(|)] dell’intervento d’apertura di Carnby…Ferdinand Bardamu ha scritto:Se non rischiasse di essere forse ancor meno comprensibile, io proporrei c’: credo che il modo piú semplice per «palatalizzare» nella scrittura il segno c isolato o in finale di parola, senza ricorrere a sequenze di grafemi non italiane, sia c’.

Personalmente io lo trascriverei [pseudomorfofonologicamente] in caratteri latini nt’ (nt’) o anche semplicemente t’ (t’), ma certo definire questa una «grafia italiana» sarebbe quantomeno azzardato…
Quindi, se a una persona giovane al Sud faccio un «no greco» rischio di non essere capito? Meglio scuotere la testa come dalle mie parti?Millermann ha scritto:In più, al sud e in Sicilia, è anche riscontrabile l'uso logico, come negazione (il c.d. «no greco»), e in questo articolo appare anche una cartina dettagliata della sua diffusione. Tuttavia quest'uso, glielo dico da "praticante", è solo dialettale (o nel linguaggio dei bambini), e, come tale, sempre meno diffuso presso i giovani.
- Millermann
- Interventi: 1720
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Mi faccia capire: vorrebbe provare a usare un "no greco" con un giovane del sud, in una conversazione in italiano (non regionale)?
Sarei davvero curioso di vedere l'effetto che farebbe! 
Qui il no greco è percepito come dialettale o molto colloquiale: secondo me chiunque parli il dialetto (e di solito i giovani, specie nei piccoli paesi, ancora lo fanno, benché in modo sempre piú "contaminato") la capirebbe, ma qualcuno rimarrebbe forse spiazzato da un tale uso! Probabilmente tanti non lo noterebbero nemmeno; altri ci vedrebbero un tono scherzoso, e lo apprezzerebbero; qualcuno - chissà - potrebbe anche sentirsi preso un po' in giro!
Io credo che all'inizio cercherei d'interpretare quel "clic" nell'altro modo (quello emotivo/esitativo) a meno che le condizioni al contorno (suono netto e secco, leggero cenno con la testa verso l'alto, e appunto un'aria "scherzosa" da parte sua) non mi convincessero che stesse proprio cercando d'imitare quel tipo di gestualità.
Insomma: la maggior parte delle persone, anche giovani, la capirebbe. In una normale conversazione, però, non vedrei alcun motivo per non scuotere la testa "all'occidentale", proferendo un bel «no»!


Qui il no greco è percepito come dialettale o molto colloquiale: secondo me chiunque parli il dialetto (e di solito i giovani, specie nei piccoli paesi, ancora lo fanno, benché in modo sempre piú "contaminato") la capirebbe, ma qualcuno rimarrebbe forse spiazzato da un tale uso! Probabilmente tanti non lo noterebbero nemmeno; altri ci vedrebbero un tono scherzoso, e lo apprezzerebbero; qualcuno - chissà - potrebbe anche sentirsi preso un po' in giro!

Io credo che all'inizio cercherei d'interpretare quel "clic" nell'altro modo (quello emotivo/esitativo) a meno che le condizioni al contorno (suono netto e secco, leggero cenno con la testa verso l'alto, e appunto un'aria "scherzosa" da parte sua) non mi convincessero che stesse proprio cercando d'imitare quel tipo di gestualità.

Insomma: la maggior parte delle persone, anche giovani, la capirebbe. In una normale conversazione, però, non vedrei alcun motivo per non scuotere la testa "all'occidentale", proferendo un bel «no»!

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot], Google [Bot] e 2 ospiti