Gli «-stan» del Medio Oriente

Spazio di discussione semiseria sui traducenti di toponimi e antroponimi

Moderatore: Cruscanti

brg
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Re: Gli «-stan» del Medio Oriente

Intervento di brg »

Trovo contorto il tentare di imporre a tavolino modelli che tipicamente si formano naturalmente con l'uso. I toscani non stanno in "Toscania", in Puglia non ci stanno i "pugli" e, se andiamo a vedere in Europa, la relazione tra etnonimo e toponimo è la più variegata possibile. Questa spinta normalizzante sugli stani risponde ad un ideale che quindi non è generalmente soddisfatto nel caso delle altre nazioni (chi sono gli abitanti della Nigeria?). Poi c'è da contare che questi stani sono in italiano da un bel po' (Afganistan, Belucistan, altri) e se il suffisso "stan" non è sufficientemente italico, allora che nome imporre al ben più importante stato iraniano? Ariania?
Fuori tema
Cosacco e kazako in russo si dicono in maniera diversa.
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Ferdinand Bardamu
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Re: Gli «-stan» del Medio Oriente

Intervento di Ferdinand Bardamu »

brg ha scritto: gio, 08 dic 2022 20:30Trovo contorto il tentare di imporre a tavolino modelli che tipicamente si formano naturalmente con l'uso. I toscani non stanno in "Toscania", in Puglia non ci stanno i "pugli" e, se andiamo a vedere in Europa, la relazione tra etnonimo e toponimo è la più variegata possibile. Questa spinta normalizzante sugli stani risponde ad un ideale che quindi non è generalmente soddisfatto nel caso delle altre nazioni (chi sono gli abitanti della Nigeria?).
Se vuol dire che la pretesa di coerenza è vana, mi trova d’accordo. È tuttavia innegabile che per questi particolari Stati mediorientali ci sia (stata) una tendenza a creare toponimi in -ia accanto alla forma originaria col suffisso -stan: sarà stata marginale (per avere un quadro della situazione bisognerebbe interrogare un corpus piú selezionato di quello di Google Libri), ma esiste. E non mi pare che sia lecito fare un paragone con nomi di luogo o di popolo europei o addirittura italiani, sulla cui forma non c’è mai stato alcun dubbio di questo genere.
brg ha scritto: gio, 08 dic 2022 20:30 [S]e il suffisso "stan" non è sufficientemente italico, allora che nome imporre al ben più importante stato iraniano? Ariania?
Persia. :mrgreen:
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G. M.
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Re: Gli «-stan» del Medio Oriente

Intervento di G. M. »

brg ha scritto: gio, 08 dic 2022 20:30 Trovo contorto il tentare di imporre a tavolino modelli che tipicamente si formano naturalmente con l'uso. I toscani non stanno in "Toscania", in Puglia non ci stanno i "pugli" e, se andiamo a vedere in Europa, la relazione tra etnonimo e toponimo è la più variegata possibile. Questa spinta normalizzante sugli stani risponde ad un ideale che quindi non è generalmente soddisfatto nel caso delle altre nazioni (chi sono gli abitanti della Nigeria?).
Sono perplesso... :| Si è solo detto che è una possibilità* italianizzare in questo modo alcuni termini stranieri di forma concettualmente analoga (-stan-ia). Nessuno, né io né altri, ha implicato che si debbano cambiare altri nomi di forma già pienamente italiana, in cui almeno io non trovo nulla da eccepire, per farli finire in -ia.

Ho anzi scritto che è pur sempre possibile adattarli, e non sarebbe assurdo; magari in -stano, seguendo le lingue sorelle.

[*Quasi «banale», ho detto io; con una certa tendenza a ritornare nell'uso storico, ha osservato Ferdinand; in ogni caso non assurda, né troppo ardita; uno è anche nome già registrato.]
Fuori tema
brg ha scritto: gio, 08 dic 2022 20:30 [...] allora che nome imporre al ben più importante stato iraniano? Ariania?
Anche questo non vedo bene che cosa c'entri, ma comunque «Andrò a casa e aprirò un filone per rispondere a questa domanda!» :wink: (semicit.).
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Lorenzo Federici
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Re: Gli «-stan» del Medio Oriente

Intervento di Lorenzo Federici »

Comunque, farei notare anche che abbiamo Germania e non Tedescolanda, Doicelanda o simili. La questione è semplice: non avendo un termine abbastanza stabile per quei nomi, abbiamo due possibilità: italianizzare -stan (-stania, -stano, -stanne...) o adoperare -ia, che ha lo stesso significato.

Ora, essendo che non è un adattamento spontaneo (Cazzachistanne?) quelli a cui vogliamo arrivare e dobbiamo deciderlo «a tavolino», tanto vale trovare la forma migliore. Se abbiamo già -ia, -landa e -terra, che ce ne facciamo di -stania?
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Carnby
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Re: Gli «-stan» del Medio Oriente

Intervento di Carnby »

Divertitevi un po’ con questa carta del Marinelli (anni ’30). :)
Avatara utente
G. M.
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Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: Gli «-stan» del Medio Oriente

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto: sab, 10 dic 2022 22:54 Divertitevi un po’ con questa carta del Marinelli (anni ’30). :)
Un gran mischione (-ia e -stan, /ʣ(ʣ)/ e /z/, -c- e -cc-, e pure un -rkm- colla cappa...): Cazàcchia, Usbèchia, Tagìchia, Afganistàn, Belucistàn, Turkmènia, Chirghìsia, Turchestàn... Lei vuole seminare zizzania! :mrgreen:
G. M. ha scritto: gio, 08 dic 2022 15:15 [...] Casachia (niente Cazachia 🙁) [...]
E invece c'è Cazacchia appunto con due c, nel 1957 e nel '60: la mia /ʣ(ʣ)/ ha almeno qualche compagnuccio.
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