«Bharat»
Moderatore: Cruscanti
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Re: «Bharat»
Per quanto riguarda i modi di dire non penso sia un problema, mentre per i prefissi etnicolinguistici bisogna considerare che India rimane comunque il nome latino, quindi tutti i prefissi servano da quello, non dal nostro nome.
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Re: «Bharat»
Non è questione di ambiguità con il settore occidentale, a ben vedere è che "India" è proprio obsoleto, rimanda a un'epoca in cui tutto quel territorio era un'unica dominazione, un'entità "statale" unica, cosa che non è più stata, almeno da quando gli inglesi se ne sono andati.Carnby ha scritto: mer, 13 set 2023 13:37 Cambiare nome all’India non è la stessa cosa che cambiarlo a Singapore (tanto per fare un esempio). Si tratta di un Paese stranoto, con un nome di tradizione millenaria in tutte le lingue europee, classiche e moderne. Non nego che «India» possa essere al limite considerato ambiguo (le «Indie occidentali», gli «Indiani d’America» ecc.) ma ha dato origine a modi di dire, prefissi etnico-linguistici ecc.
L'ambiguità c'è direttamente rispetto all'India geografica, che comprende tutta una serie di stati, compreso lo stato "India" che però è solo una parte dell'India. E che ormai, per loro scelta, non si chiama più così.
https://www.treccani.it/enciclopedia/india
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Re: «Bharat»
Diciamo cosí: il subcontinente potrà continuare a chiamarsi India in italiano, e per molte cose continueremo a usare il prefisso indo‑ (e.g., in indoeuropeo) e l’aggettivo indiano. Per lo Stato India, invece, potremo anche venire incontro ai desideri dei suoi abitanti, ma che nessuno —«indiano» o no— osi allora contestare il modo in cui potremmo tradurre Bharat in italiano, per esempio con un etimologico, ancorché ridicolo, Ferenda. 

Re: «Bharat»
Non lo darei ancora per acquisito in modo tanto netto; vedremo prossimamente se ci sarà un'ufficializzazione. (E, nel caso, se non sarà rovesciata dopo qualche anno, col variare degli equilibri elettorali...). Se ne avete letto in questi giorni, avrete visto che la questione è piuttosto articolata, con aspetti anche controversi.domna charola ha scritto: mer, 13 set 2023 17:52 L'ambiguità c'è direttamente rispetto all'India geografica, che comprende tutta una serie di stati, compreso lo stato "India" che però è solo una parte dell'India. E che ormai, per loro scelta, non si chiama più così.
Re: «Bharat»
Varata per Bharat potrebbe andare bene?Infarinato ha scritto: mer, 13 set 2023 18:15 Per lo Stato India, invece, potremo anche venire incontro ai desideri dei suoi abitanti, ma che nessuno —«indiano» o no— osi allora contestare il modo in cui potremmo tradurre Bharat in italiano, per esempio con un etimologico, ancorché ridicolo, Ferenda.
Re: «Bharat»
Di solito ph > f, no? Ho fatto una banale analogia. È pur vero che in sanscrito esiste anche v, anche se nella pronuncia moderna è più simile a [w] (o [ʋ]) che a [v].
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Re: «Bharat»
Se dico che etimologicamente il sanscrito bhṛ corrisponde al latino fero, non lo dico mica cosí tanto per dire (…e la corrispondenza vale anche per la desinenza [dell’aggettivo] verbale [in questione]).
Per favore, evitiamo di tirare a indovinare. Grazie. 


Re: «Bharat»
[Ripreceduto dall'Infarinato d'un soffio! Oggi va così.
]
Altri casi simili?
(Preciso: non nel senso che si voglia mettere in dubbio la relazione indeuropea, ma per valutare adattamenti più moderni da altre lingue all'italiano già nella sua forma odierna).

Ph > f mi sembra più un caso speciale storico che una tendenza generale.
(Preciso: non nel senso che si voglia mettere in dubbio la relazione indeuropea, ma per valutare adattamenti più moderni da altre lingue all'italiano già nella sua forma odierna).
Re: «Bharat»
Sì, ma un conto è la derivazione «storica», un conto è adattare un forestierismo (indi, anche se d’origine sanscrita) oggi. Per carità, mi va bene anche bh > f, ma allora Farat-?Infarinato ha scritto: mer, 13 set 2023 21:28 Se dico che etimologicamente il sanscrito bhṛ corrisponde al latino fero, non lo dico mica cosí tanto per dire (…e la corrispondenza vale anche per la desinenza [dell’aggettivo] verbale [in questione]).
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Re: «Bharat»
Cosa diacine ho scritto?!! Anche nella desinenza, no?
(*bʰ indoeuropeo corrisponde a bh sanscrito, a φ greco, a f latino, a b germanico etc., ma siamo ampiamente fuori fòro.

Re: «Bharat»
Mi pareva d’aver notato una certa sensazione «sconsolata» nel proporre Ferenda, ma evidentemente mi sbagliavo.
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Re: «Bharat»
Certo che era sconsolata: per me è e rimarrà sempre India, ma, se vogliamo accontentarli (chi, poi?
), traduciamo il nome letteralmente, cosí che se ne possa apprezzare appieno il ridicolo: una nuova denominazione che noi «dobbiamo sopportare»… e una traduzione che «loro», a loro volta, «dovranno sopportare»!

Re: «Bharat»
Istituiamo un premio per chi troverà per primo Bharat o il «nuovo» etnico bharati in un testo italiano? 
Re: «Bharat»
Considero seriamente improbabile che un qualsiasi adattamento di "Bharat" possa mai essere accettato da chi già non accetta "India". Anzi, c'è il rischio che venga preso per una storpiatura, "barbarica" nella migliore delle ipotesi, altrimenti dileggiante.
Faccio fatica a scorgere un senso in tutta la vicenda. La vita è sogno, ma di quelli agitati da ubriaco.
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