Zanzare italiane e loro equivalenti nelle altre lingue europee

Spazio di discussione dedicato alla storia della lingua italiana, alla sua evoluzione e a questioni etimologiche

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domna charola
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Zanzare italiane e loro equivalenti nelle altre lingue europee

Intervento di domna charola »

In un altro foro - nella stanza delle chiacchiere in libertà, per il resto sarebbe un foro meteorologico - è venuta fuori, probabilmente complice la stagione, questa domanda/curiosità, che giro qui pari pari (non ho ancora verificato la fonte sull'etimologia proposta):

"Ho notato spesso che in altre lingue europee 'zanzara' si dice in maniera simile (mosquito in spagnolo, inglese e tedesco, mustique in francese), mentre in italiano in maniera del tutto diversa, appunto zanzara (ho visto che deriva dal tardo latino "zinzala", derivato dal latino classico "zinziare", con cui appunto veniva chiamato il ronzio della zanzara).
Quello che mi ha sempre stupito, era la netta diversità rispetto alle altre lingue (neolatine e non), come mai secondo voi?"

In effetti è vero, e me lo sto chiedendo anch'io, ora… però forse esula dalla lingua italiana ed è faccenda di storia delle lingue europe?… :?:
brg
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Re: Zanzare italiane e loro equivalenti nelle altre lingue europee

Intervento di brg »

Non ho trovato nulla riguardo ad un verbo classico "zinziare". Il latino tardo "zinzala" esiste ed è menzionato dal Du Cange (assieme a "zentala") e dal Lewis-Short (citando Cassiodoro). Oltre all'italiano "zanzara" e tutte le sue varianti, c'è anche lo spagnolo "cénzalo" da questa parola latina. Il Tommaseo-Bellini riporta ancora il termine "culice", che lì sembra descrivere un pappatacio, dal latino classico "culex".

Alla fin fine abbiamo "mosquito", assieme a molte altre forme, anche diversissime, nelle lingue iberiche; "moustique" in francese; "mosquito" in inglese. In tedesco esiste la parola "Moskito", ma accanto ai più comuni "Stechmücke", "Mücke" e "Gelse".

Mi pare di poter dire che la parola "mosquito" si sia imposta come termine specifico per "zanzara", tra tutti i possibili piccoli insetti fastidiosi, e che questo "tecnicismo" si sia diffuso in francese ed in inglese dalla Spagna in epoca moderna. In Italia c'era sicuramente sufficiente dimestichezza con la bestiola anche durante la piccola era glaciale da non aver bisogno di importare parole straniere.
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Carnby
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Re: Zanzare italiane e loro equivalenti nelle altre lingue europee

Intervento di Carnby »

Il Nocentini cita zinzāla(m) (quindi attestato) e lo riconduce a una onomatopea del ronzio; tra le voci che condividono l’etimo l’antico francese cincelle, il sardo zìnzula e il rumeno țințar.
Avatara utente
Millermann
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Re: Zanzare italiane e loro equivalenti nelle altre lingue europee

Intervento di Millermann »

Per noi italiani è facile capire che lo spagnolo mosquito significa, ovviamente, ‹piccola mosca›: equivale, quindi, al nostro moscerino (in antico, moscherino).

Mosche, moscerini e zanzare sono in qualche modo simili (appartenendo all'ordine dei ditteri), e non è strano che in alcune lingue vengano distinti solo per le dimensioni. Lo stesso inglese, prima di adottare il termine usato dagli spagnoli, nel Cinquecento, usava il termine gnat (‹moscerino›) anche per indicare le zanzare.

È, effettivamente, sorprendente che in Italia si sia affermato, già dal tardo latino, un nome specifico per questo insetto, poi tramandato a livello popolare quasi ovunque. Evidentemente, da queste parti i cari ditteri dovevano essere piú frequenti che altrove! :lol:

In Italia, a livello regionale, troviamo qualche esempio di sovrapposizione fra i nomi di questi piccoli insetti, ma sono casi rari; il foglio 477 dell'atlante AIS, sulla sinistra, elenca i nomi locali della zanzara, e si nota che in qualche caso questi si confondono con quelli dei moscerini (ad esempio, in Sicilia c'è muschittu o muschitta). Ma, per la maggior parte, i nomi dialettali hanno la stessa origine del termine italiano, e in qualche caso sono addirittura identici. Notevole, specie al meridione, la presenza del tipo zampana, registrato anche dal GDLI:
Zampana, sf. Dial. Ant. Varietà di zanzara con arti alquanto lunghi.
Tassoni, XII-1-363: Io avrò bisogno di filatino per fare un zenzalare... perché qui abbiamo molte zanzare o zampane co­me le chiamano; ma non so quante braccia ce ne vorranno.
Salvini, 39-VI-150: Zanzara, zampana dalle lunghe zampe, e sottili.
Biscioni [s. v.]: ‘Zampane’: zanzare.
= Voce di area centro-merid., contaminazione di zanzara con zampa1.
Anche nel mio dialetto, almeno oggi, è cosí: il moscerino si chiama zampagliuni (/ʦambaʎˈʎuni/) [forse derivato a sua volta da zampana?], mentre la zanzara… zanzara; ma un tempo (e ancor oggi in altri dialetti) un unico termine, il primo, comprendeva entrambi, nonché altri piccoli insetti volanti. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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