Terminologia tecnico-scientifica in lingua italiana

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Marco1971
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Terminologia tecnico-scientifica in lingua italiana

Intervento di Marco1971 »

Vi propongo la lettura di quest’articolo di Giovanni Adamo, di cui ricopio tre passi (grassetto mio).

Profonda è infine la necessità di un “luogo di riferimento” nel quale possano convergere il contributo di esperienza e di autorità degli enti preposti alla normalizzazione terminologica (UNI e CEI) [6], l’indirizzo saggio e autorevole dei linguisti, l’intervento di specialisti nei settori della strutturazione tecnologica della lingua, della documentazione e dell’organizzazione concettuale della conoscenza, la competenza di quanti svolgono attività terminologica. A queste linee guida si ispira la costituzione del Centro Italiano di Riferimento per la Terminologia (CIRT), voluto e promosso dall’Associazione Italiana per la Terminologia (ASS.I.TERM) fin dalla sua costituzione nel novembre 1991. Il progetto del CIRT, disegnato da una commissione dell’ASS.I.TERM presieduta da Claudia Rosa Pucci (cfr. Rosa Pucci 1995b), è oggi affidato all’impegno edificatore dell’Istituto di studi sulla ricerca e documentazione scientifica del CNR (ISRDS, Roma), dell’Ente morale Giacomo Feltrinelli per l’incremento dell’istruzione tecnica (EMIT, Milano) e del Consorzio THAMUS per la linguistica computazionale (Salerno), coordinati da Giliola Negrini. Si tratta di un’iniziativa che consentirà di portare alla luce l’innervatura delle attività terminologiche in lingua italiana. Se, al superamento di questa sfida, si unirà l’auspicato apporto della Commissione ministeriale per lo studio e la gestione del patrimonio terminologico, costituita nell’aprile del 1994 dal Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro per la funzione pubblica e presieduta da Giovanni Nencioni, Presidente dell’Accademia della Crusca (cfr. MURST 1996), potrà consolidarsi l’ossatura di un sistema terminologico compiuto, che non mancherà di esercitare il suo influsso per un corretto sviluppo della terminologia tecnico-scientifica in lingua italiana.

Speriamo!

Da questi esempi si evidenzia come il prestito integrale possa rischiare di alimentare confusione o incomprensione, soprattutto in contesti divulgativi, ma anche come finisca per occultare la presenza del gioco linguistico, spesso attestata nella lingua d’origine anche mediante ridefinizioni semantiche: mouse ne è un esempio caratteristico.

[...]

Preferirei parlare piuttosto di una sorta di ‘eclettismo’ che —nonostante trovi la sua prima ragion d’essere in una pur comprensibile forma di snobismo tecnologico [10], quasi a sottolineare il divario che separa l’emergente cultura informatica dall’analfabetismo computazionale— necessita tuttavia di rimedi correttivi. E duole notare ancora una volta che ignorare le conseguenze che queste forme di disordine linguistico possono comportare equivale soltanto ad aggravare la naturale progressione del fenomeno.


Bene, non siamo dunque veri e propri marziani e si comincia piano piano a reagire. Meglio tardi che mai, si dirà; sí, ma piú passa il tempo, piú diventa automatico esprimersi con parole inglesi surrettiziamente infiltratesi nella lingua.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bue
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Intervento di Bue »

Ne ricopio alcuni anch'io (grassetti miei)

In un’opera del 1972, Ivan Klajn sosteneva che "la maggioranza dei prestiti antichi veniva adattata appena entrata nella lingua ricevente, mentre quelli moderni non mostrano nemmeno una tendenza a modificarsi" (Klajn 1972, p. 43). La prima parte dell’affermazione è storicamente condivisibile: si pensi a una parola d’uso quotidiano come bistecca [...] Per quanto riguarda la seconda parte, invece, occorre tenere conto di quanto siano mutate le consuetudini nello scenario internazionale. La sempre più intensa circolazione e diffusione di informazioni ha prodotto un’attenzione più consapevole e un rispetto maggiore per le altre espressioni linguistiche...

[...]

Sulla base di queste osservazioni non mi sento di condividere pienamente l’opinione di quanti sostengono una certa passività dell’italiano nei confronti della lingua egemone.


E con questo vi annuncio che almeno per un po' ho intenzione di togliere il disturbo e lasciarvi lamentare e catoneggiare in pace. Buon pro vi faccia.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Bue ha scritto:Ne ricopio alcuni anch'io (grassetti miei)

…La sempre più intensa circolazione e diffusione di informazioni ha prodotto un’attenzione più consapevole e un rispetto maggiore per le altre espressioni linguistiche...
…rendendo piú lungo e laborioso il processo di assimilazione.
(cosí, per puro spirito di completezza ;)).
Bue ha scritto:E con questo vi annuncio che almeno per un po' ho intenzione di togliere il disturbo e lasciarvi lamentare e catoneggiare in pace. Buon pro vi faccia.
Grazie. Mi fa piacere che tu finalmente riconosca questo nostro diritto (a «catoneggiare», non necessariamente a «catoneggiare in pace»). ;) …Ma torna presto! :D
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Politica linguistica in Venezuela

Intervento di Freelancer »

Tanto per fare vedere come tutto il mondo sia paese, ma i metodi adoperati siano diversi secondo il tipo di governo:

Venezuela seeks to root out English biz, tech terms
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Bue, ma io non capisco questo suo ostinarsi a contraddire per piacere di contraddizione, soprattutto da chi ha detto qui (almeno una volta) che rifugge dagli anglicismi come dalla peste. I passi da lei messi in grassetto non cambiano nulla al fondo del discorso. In ultima analisi, non sarebbe forse infruttuoso fare una distinzione tra sentimenti personali e discorsi linguistici.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Infarinato ha scritto:
Bue ha scritto:Ne ricopio alcuni anch'io (grassetti miei)

…La sempre più intensa circolazione e diffusione di informazioni ha prodotto un’attenzione più consapevole e un rispetto maggiore per le altre espressioni linguistiche...
…rendendo piú lungo e laborioso il processo di assimilazione.
(cosí, per puro spirito di completezza ;)).
In effetti l'aggiunta di Infarinato modifica alquanto il senso della citazione...
Bue ha scritto:E con questo vi annuncio che almeno per un po' ho intenzione di togliere il disturbo e lasciarvi lamentare e catoneggiare in pace. Buon pro vi faccia.
Bue, non ci lasciare, abbiamo bisogno di una voce fuori dal coro ( :mrgreen: ) come la tua!
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Federico
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Intervento di Federico »

bubu7 ha scritto:Bue, non ci lasciare, abbiamo bisogno di una voce fuori dal coro ( :mrgreen: ) come la tua!
Non mi sembra che questo possa dirsi il suo unico pregio...
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