Farcela

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Moderatore: Cruscanti

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Daniele
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Iscritto in data: sab, 15 dic 2007 23:18

Farcela

Intervento di Daniele »

Scusate, la mia domanda non è sul significato o sull'uso di farcela. Ma nel foro di Word Reference, nel quale in questi giorni sto piacevolmente passando un po' di tempo, c'è questo filone.
Un "senior member" dice (grassetto mio):
"A large number of idiomatic expressions contain an apparently meaningless feminine singular pronoun la (sometimes combined with other clitics): farcela, cavarsela, smetterla, sentirsela, prendersela, avercela (con qc), squagliarsela etc
(A Reference Grammar of Modern Italian)

Trying to give foreign learners a "logical" explanation can be counterproductive and lead them to make mistakes.

(…)

Once again, it's part of an idiomatic expression and cannot be analyzed. However, A Reference Grammar rightly regards this use of ci/ce as similar to ci in ci vorrà un'ora, which is also invariable. The authors see it as an idiomatic use of "locative ci", not of the personal pronoun.
Io non so bene l'inglese ma mi pare di capire due cose: che l'autore sostiene che farcela è un'espressione idiomatica. Lo è? Io pensavo che idiomatiche fossero le espressioni come "Mi prendi per il naso", per esempio.
E poi mi par di capire che l'autore sostenga che è inutile di cercare di spiegare a uno straniero perché si dice farcela, e questo mi pare ancora più strano.
Capisco che si possa dire: "Guarda, l'italiano è difficilissimo, è molto difficile capire farcela, per adesso cerca di impararlo così com'è." Ma dire che è un'espressione idiomatica che è impossibile analizzare (almeno così ho capito) mi lascia perplesso…
Se non sbaglio Marco è bilingue: ho capito bene l'intervento? Cosa ne pensa?
Avatara utente
Daniele
Interventi: 247
Iscritto in data: sab, 15 dic 2007 23:18

Intervento di Daniele »

Alzo gli occhi e vedo che è l'una. Sono un po' stanco e ho la sgradevole sensazione di aver detto delle corbellerie. Se così fosse, vi prego di scusarmi…
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Farcela è, nella terminologia del GRADIT, un verbo procomplementare, cioè «che si usa stabilmente con particelle clitiche procomplementari (ad es. svignarsela) o che, in quanto usato con tali particelle, assume valori specifici, autonomi rispetto al verbo di base (ad es. sentirsela, vedersela, ecc.)»

Nel caso di farcela, il ‘la’ può rappresentare sostantivi come ‘faccenda, difficoltà, esperienza’, ecc., e il ‘ci’ (qui ovviamente mutato in ‘ce’ per la sua posizione) potrebbe spiegarsi come pronominalizzazione di ‘attraverso’: ce l’ho fatta, cioè ‘sono passato attraverso difficoltà che ho superato’. Ma la mia è solo un’ipotetica ricostruzione a posteriori: si tratta, per uno straniero, d’impararle tali e quali (ma la mia spiegazione non mi sembra poi troppo arzigogolata :)).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ma, vedo, piú delle mie son dòtte queste disquisizioni. Funzione di suono o ritmo... :?

Tornando ai discenti anglofoni, ci sarebbe un parallelismo con I made it, e, in certi casi, come nell’esempio che sto per fare, He made it through to the final (show).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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