«Si» impersonale coi servili
Inviato: sab, 06 giu 2009 19:27
Vorrei qui esporre alcune considerazioni s’un argomento poco o punto trattato dalle grammatiche: l’alternanza nell’uso tra costrutto impersonale e passivante del ‘si’ adoperato con verbi servili o fraseologici seguiti da un infinito.
Nella grammatica di Massimo Birattari, che ho citato qui, è considerata «sbagliata» la frase Si poteva vedere i primi effetti. Eppure, il ‘si’ impersonale, in simili costruzioni, è della miglior tradizione. E, per una volta, non cito i classici, ma due esempi tratti da Google Libri:
...onde non si può concepire le entità elementari posteriori se non a condizione di concepire la prima e a questa raggiungerle. (Antonio Rosmini, Teosofia, 1859)
...ed anco si può rintracciare i progressi del raffinamento nazionale. (Opuscolo riguardante la lingua etrusca ed astronomia ebraica, 1834)
Oggi, è vero, si tende a preferire la costruzione passivante, e sicuramente si sarebbe scritto ...non si possono concepire le entità... e ...si possono rintracciare i progressi...
Eppure, resta vitale il costrutto impersonale con i verbi servili e fraseologici: una mia ricerca condotta sui siti del Corriere della sera e di Repubblica ci dimostra come l’italiano non si sia ancora del tutto piegato all’impoverente livellamento (e come si sbagli Massimo Birattari). Ecco l’esemplificazione, in nessun ordine particolare.
Il 12 aprile si arriva al Parco dell’Ucccelina e, in compagnia di una guida del parco, si trascorrono circa 6 ore camminando tra boschi di lecci e ornielli, macchie e garighe, fino alla sommità di Poggio Lecci da dove si può ammirare le isole del Giglio, Montecristo e l’Elba. (Repubblica, 29 marzo 2009)
I lavori sono moltissimi e c’è anche una postazione work-in-progress in cui si può osservare i giovani designer lavorare, oltre che una sezione in collaborazione con ArtEZ, l’istituto d’arte di Arnhem che ci ha regalato, tra i tanti, talenti come Marcel Wanders e Victor&Rolf e che qui propone dei lavori sotto il titolo di Fashion and Design. (Corriere, 2009) [Però, che italiano rivoltante!]
Grazie alla Tomografia ad emissione di positroni, si rende visibile il flusso del sangue nelle diverse zone e, si può vedere le aree del cervello usate da un giocatore. (Corriere, 3 marzo 1998)
Abbiamo imparato che non si può comprare le riforme col denaro. (Repubblica, 22 marzo 2000)
In vista dei giorni piú pazzi dell’anno, vediamo come si può abbandonare i propri panni e indossare quelli piú strani o dei personaggi piú alla moda. (Corriere, 17 febbraio 1993)
Non si può aizzare gli animi e seminare violenza come se i dubbi sulla regolarità di certi passaporti li avesse sollevati la Juve e non i magistrati. Non si può accusare i bianconeri di essersi dopati come se questo assolvesse dai propri errori. (Corriere, 19 marzo 2001)
Non si può accusare gli israeliani di non aver gridato al lupo. (Corriere, 10 aprile 2009)
Ora il rock’ n’ roll è morto. Non si può accusare gli artisti. (Corriere, 28 agosto 2008)
Per me non si può accusare gli arabi, è stato un gesto orribile, ma individuale. Non c’entra il popolo con una cosa del genere. (Repubblica, 12 settembre 2001)
Inoltre ci sono vari stand dove vengono proposti i materiali inerenti allo spettacolo in corso, e uno dove si può acquistare le videocassette dei film musicali Usa di maggior notorietà o importanza; (Repubblica, 13 ottobre 1999)
Come si può aiutare i debitori in difficoltà? (Corriere, 18 settembre 2005)
Non si può aiutare i feriti perché si viene colpiti dai cecchini. (Corriere, 5 giugno 1992)
Troppo, forse, anche per qualche analista, se è a questo punto che si comincia a vedere le prime «ricoperture». (Corriere, 30 aprile 2002)
Se si vuole fare le sabbiature da soli, è bene attenersi ad alcune precauzioni... (Corriere, 23 luglio 2000)
Quello che non mi convince è la disinvoltura con cui non si vuole fare i conti con una storia recentissima le cui ferite sono ancora aperte. (Repubblica, 19 novembre 2001)
D’altra parte, se si vuole fare le cose con serietà, non ci possono essere mezze misure. (Repubblica, 29 gennaio 2006)
A 20 anni si dovrebbe fare i salti di gioia ad essere scelti dalla Juventus. (Repubblica, 20 giugno 2007)
Mi fermo qui, ché gli esempi si potrebbero moltiplicare. Ecco: la frase che ho appena scritto mi serve per la conclusione. Avrei potuto scrivere Si potrebbe moltiplicare gli esempi ma non *Gli esempi si potrebbe moltiplicare (se non in uno stile aulicissimo in cui ‘gli esempi’ è messo in posizione enfatica); con la dislocazione a sinistra non sembra accettabile la costruzione impersonale (nell’italiano d’oggi). La doppia possibilità in genere sussiste quando precede il verbo:
(1) Se si vuole/vogliono fare le cose con serietà...
(2) Non si può/possono aiutare i feriti.
(3) Si comincia(no) a vedere le prime ricoperture.
(4) Se si vuole/vogliono fare le sabbiature da soli...
Con la dislocazione (sostantivo preposto), abbiamo la forma passivante:
(5) Le cose, se si vogliono/*vuole fare con serietà...
(6) I feriti non si possono/*può aiutare.
(7) Le prime ricoperture si cominciano/*comincia a vedere.
(8) Se le sabbiature si vogliono/*vuole fare da soli...
Possibile, tuttavia, col clitico di ripresa appoggiato all’infinito:
(9) Le cose, se si vuol farle con serietà...
(10) I feriti si può aiutarli.
(11) Le prime ricoperture si comincia a vederle.
(12) Se le sabbiature si vuole farle da soli...
Attendo eventuali commenti o smentite.
Nella grammatica di Massimo Birattari, che ho citato qui, è considerata «sbagliata» la frase Si poteva vedere i primi effetti. Eppure, il ‘si’ impersonale, in simili costruzioni, è della miglior tradizione. E, per una volta, non cito i classici, ma due esempi tratti da Google Libri:
...onde non si può concepire le entità elementari posteriori se non a condizione di concepire la prima e a questa raggiungerle. (Antonio Rosmini, Teosofia, 1859)
...ed anco si può rintracciare i progressi del raffinamento nazionale. (Opuscolo riguardante la lingua etrusca ed astronomia ebraica, 1834)
Oggi, è vero, si tende a preferire la costruzione passivante, e sicuramente si sarebbe scritto ...non si possono concepire le entità... e ...si possono rintracciare i progressi...
Eppure, resta vitale il costrutto impersonale con i verbi servili e fraseologici: una mia ricerca condotta sui siti del Corriere della sera e di Repubblica ci dimostra come l’italiano non si sia ancora del tutto piegato all’impoverente livellamento (e come si sbagli Massimo Birattari). Ecco l’esemplificazione, in nessun ordine particolare.
Il 12 aprile si arriva al Parco dell’Ucccelina e, in compagnia di una guida del parco, si trascorrono circa 6 ore camminando tra boschi di lecci e ornielli, macchie e garighe, fino alla sommità di Poggio Lecci da dove si può ammirare le isole del Giglio, Montecristo e l’Elba. (Repubblica, 29 marzo 2009)
I lavori sono moltissimi e c’è anche una postazione work-in-progress in cui si può osservare i giovani designer lavorare, oltre che una sezione in collaborazione con ArtEZ, l’istituto d’arte di Arnhem che ci ha regalato, tra i tanti, talenti come Marcel Wanders e Victor&Rolf e che qui propone dei lavori sotto il titolo di Fashion and Design. (Corriere, 2009) [Però, che italiano rivoltante!]
Grazie alla Tomografia ad emissione di positroni, si rende visibile il flusso del sangue nelle diverse zone e, si può vedere le aree del cervello usate da un giocatore. (Corriere, 3 marzo 1998)
Abbiamo imparato che non si può comprare le riforme col denaro. (Repubblica, 22 marzo 2000)
In vista dei giorni piú pazzi dell’anno, vediamo come si può abbandonare i propri panni e indossare quelli piú strani o dei personaggi piú alla moda. (Corriere, 17 febbraio 1993)
Non si può aizzare gli animi e seminare violenza come se i dubbi sulla regolarità di certi passaporti li avesse sollevati la Juve e non i magistrati. Non si può accusare i bianconeri di essersi dopati come se questo assolvesse dai propri errori. (Corriere, 19 marzo 2001)
Non si può accusare gli israeliani di non aver gridato al lupo. (Corriere, 10 aprile 2009)
Ora il rock’ n’ roll è morto. Non si può accusare gli artisti. (Corriere, 28 agosto 2008)
Per me non si può accusare gli arabi, è stato un gesto orribile, ma individuale. Non c’entra il popolo con una cosa del genere. (Repubblica, 12 settembre 2001)
Inoltre ci sono vari stand dove vengono proposti i materiali inerenti allo spettacolo in corso, e uno dove si può acquistare le videocassette dei film musicali Usa di maggior notorietà o importanza; (Repubblica, 13 ottobre 1999)
Come si può aiutare i debitori in difficoltà? (Corriere, 18 settembre 2005)
Non si può aiutare i feriti perché si viene colpiti dai cecchini. (Corriere, 5 giugno 1992)
Troppo, forse, anche per qualche analista, se è a questo punto che si comincia a vedere le prime «ricoperture». (Corriere, 30 aprile 2002)
Se si vuole fare le sabbiature da soli, è bene attenersi ad alcune precauzioni... (Corriere, 23 luglio 2000)
Quello che non mi convince è la disinvoltura con cui non si vuole fare i conti con una storia recentissima le cui ferite sono ancora aperte. (Repubblica, 19 novembre 2001)
D’altra parte, se si vuole fare le cose con serietà, non ci possono essere mezze misure. (Repubblica, 29 gennaio 2006)
A 20 anni si dovrebbe fare i salti di gioia ad essere scelti dalla Juventus. (Repubblica, 20 giugno 2007)
Mi fermo qui, ché gli esempi si potrebbero moltiplicare. Ecco: la frase che ho appena scritto mi serve per la conclusione. Avrei potuto scrivere Si potrebbe moltiplicare gli esempi ma non *Gli esempi si potrebbe moltiplicare (se non in uno stile aulicissimo in cui ‘gli esempi’ è messo in posizione enfatica); con la dislocazione a sinistra non sembra accettabile la costruzione impersonale (nell’italiano d’oggi). La doppia possibilità in genere sussiste quando precede il verbo:
(1) Se si vuole/vogliono fare le cose con serietà...
(2) Non si può/possono aiutare i feriti.
(3) Si comincia(no) a vedere le prime ricoperture.
(4) Se si vuole/vogliono fare le sabbiature da soli...
Con la dislocazione (sostantivo preposto), abbiamo la forma passivante:
(5) Le cose, se si vogliono/*vuole fare con serietà...
(6) I feriti non si possono/*può aiutare.
(7) Le prime ricoperture si cominciano/*comincia a vedere.
(8) Se le sabbiature si vogliono/*vuole fare da soli...
Possibile, tuttavia, col clitico di ripresa appoggiato all’infinito:
(9) Le cose, se si vuol farle con serietà...
(10) I feriti si può aiutarli.
(11) Le prime ricoperture si comincia a vederle.
(12) Se le sabbiature si vuole farle da soli...
Attendo eventuali commenti o smentite.