antinfiammatorio o antiinfiammatorio?
Moderatore: Cruscanti
antinfiammatorio o antiinfiammatorio?
Spontaneamente tendo a scriverlo nel secondo modo, cioè antiinfiammatorio, poiché anche nel pronunciarlo faccio come una piccolissima cesura tra anti e infiammatorio, ma poi a vedere quelle due i vicine mi vengono i dubbi. Il De Mauro riporta questa forma come variante di antinfiammatorio, senza connotazioni di registro o preferenze. Il Sabatini Coletti non la riporta. La frequenza d'uso, stando a Google, è senz'altro maggiore per antinfiammatorio. Che ne pensate? Dovrò sforzarmi di eliminare la vocale in più?
Sí, queste doppie vocali nel corpo di parola sono antiestetiche alla vista e stridule all’orecchio. È quasi sempre preferibile – salvo in casi ambigui, di cui non ho sovvenenza – «legare» nella pronuncia e nella scrittura.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Di nulla! 
Altri esempi: portaabiti > portabiti, portaacqua > portacqua, portaaerei > portaerei, portaattrezzi > portattrezzi, ecc. Le varianti con doppia vocale non sono, naturalmente, errate, ma a parer mio, se si vuole proprio pronunciare la doppia vocale, nella scrittura è meglio mettere il trattino (anti-infiammatorio, porta-abiti e sim.).

Altri esempi: portaabiti > portabiti, portaacqua > portacqua, portaaerei > portaerei, portaattrezzi > portattrezzi, ecc. Le varianti con doppia vocale non sono, naturalmente, errate, ma a parer mio, se si vuole proprio pronunciare la doppia vocale, nella scrittura è meglio mettere il trattino (anti-infiammatorio, porta-abiti e sim.).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Mi permetto di dissentire dal cortese Marco sul trattino con i prefissi. Va bene porta-abiti (porta non è un prefisso) ma non (a mio parere) anti-infiammatorio (anti è un prefisso).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Il trattino serve a segnare meglio la composizione, sia che questa avvenga adoperando prefissi sia che avvenga usando altre combinazioni. Di solito il trattino s’impiega quando la parola è o nuova o effimera; quando si afferma nell’uso, di norma il trattino scompare e sparisce anche la doppia vocale, come dicevo prima (nel caso d’incontro tra due vocali uguali).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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E che faremo con le varie persone del congiuntivo presente di inviare?Marco1971 ha scritto:Sí, queste doppie vocali nel corpo di parola sono antiestetiche alla vista e stridule all’orecchio. È quasi sempre preferibile – salvo in casi ambigui, di cui non ho sovvenenza – «legare» nella pronuncia e nella scrittura.

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Manterremo le due "i"; una del tema, l'altra della desinenza: che io invii. E le manterremo, come ha scritto Marco, nei casi ambigui.Freelancer ha scritto:E che faremo con le varie persone del congiuntivo presente di inviare?

«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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In portoghese la norma richiedeva scrivere antiinflamatório, ma molti la scrivevano anti-inflamatório. Ora la regola è cambiata, abbiamo avuto una riforma ortografica che è entrata in vigore nel 1 gennaio 2009 secondo la quale ora si deve scrivere anti-inflamatório perché il prefisso finisce con la stessa vocale con cui comincia la parola principale. Nella scrittura a mano, c'era la possibilità di confondere queste due i con una ü, che usavamo in portoghese brasiliano (ma no in quello europeo) nei grupi güe, güi, qüe, qüi (pronunciati gue, gui, que, qui), per distinguerli da gue, gui, que, qui (pronunciati ghe, ghi, che, chi). Ma quest'ultima riforma ha abolito la ü, il che non mi è piaciuto molto, ma nessuno è venuto a chiedere la mia opinione e mi spetta semplicemente obbedire come un buon agnellino.Sí, queste doppie vocali nel corpo di parola sono antiestetiche alla vista e stridule all’orecchio.

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Beh, la doppia i d’invii rappresenta un dittongo [strettissimo], ['ii]. Una pronuncia con una sola [i] è semplicemente impossibile.Fausto Raso ha scritto:Manterremo le due "i"; una del tema, l'altra della desinenza: che io invii. E le manterremo, come ha scritto Marco, nei casi ambigui.Freelancer ha scritto:E che faremo con le varie persone del congiuntivo presente di inviare?
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