Tutte pazze per la bag usata
Spopola tra le fashion victim un sito anticrisi
Laura Cinelli
IN TEMPI DI CRISI, gli acquisti sono oculati. E se è vero che questo sarà un Natale all'insegna della sobrietà, è altrettranto [sic] vero che in fondo qualche sogno può essere realizzato. Così, spippolando online (location ormai abituale per molte fashion victim), spunta fuori che c'è un sito dove si compra e si vendono borse usate. Meglio: vintage. A cartella, a secchiello, pochette, piccola od oversize, portata a tracolla, a mano oppure sottobraccio, proprio come suggerito dalle ultime tendenze dell'autunno-inverno 2012, la bag è sicuramente uno degli accessori più amati. Indispensabile nella sua funzione di contenitore di altri oggetti, ma soprattutto accessorio irrinunciabile. Dunque, ecco VendomeItalia.it, il portale dedicato all'acquisto e alla vendita di borse di lusso usate. Che proprio in tempi di recessione, ha registrato 6.600 ricerche mensili per i propri accessori, con il picco massimo a settembre.
E SONO NUMEROSE anche le ricerche più mirate: la parole chiave "borse usate firmate" e "vendita borse usate" vengono digitate rispettivamente 480 e 390 volte al mese. Fra l'altro, da un'indagine di mercato è risultato che le città con una maggiore percentuale di interesse verso le bag-vintage d'autore sono Torino, Roma, Milano e Napoli.
«Sebbene l'attuale contingenza economica non si possa denotare come una delle più favorevoli, il mercato delle borse di lusso continua a segnare una crescita moderata ma continua - ha spiegato lo staff di VendomeItalia.it - E'sufficiente consultare qualsiasi ricerca di settore per rendersi conto dell'ampia domanda di borse di lusso. Quest'andamento è spiegabile in virtù delle caratteristiche del bene ma anche, e soprattutto, del forte appeal esercitato dalle borse d'alta moda e dalla soddisfazione che deriva dal possederne una».
TRA I MARCHI che ottengono un maggior numero di ricerche per quanto riguarda le borse usate figurano, in particolare, Louis Vuitton, Gucci, Alviero Martini, Fendi, Prada, Versace, Chanel e Dior. A detta dello staff di VendomeItalia.it, tuttavia, la maggior parte delle donne ama passare da un marchio all'altro, assumendo di volta in volta un nuovo stile. «La grande maggioranza delle appartenenti al gentil sesso presta molta attenzione al proprio look e decide come vestirsi in base alla situazione, assecondando, però, anche l'umore del momento — dice lo staff— Alle donne piace trasformarsi, perché è gratificante. Tuttavia, per essere davvero chic è importante abbinare la borsa ai capi indossati per quanto concerne il colore e lo stile. La borsa è un accessorio fondamentale ed è importante possederne per ogni occasione d'uso: capienti per il giorno, piccole e maneggevoli per la sera».
Oltre a comprare le borse firmate usate (il prezzo? Da 250 euro fino alla 'follia' dei 4.500 per una Gucci very coccodrillo) sempre più donne amano venderle online, sia per andare incontro all'esigenza di cambiare il proprio stile, sia per fare spazio nel guardaroba. Secondo VendomeItalia.it sono aumentate negli ultimi tre mesi del +17% le richieste di vendita della propria borsa sul sito.
Da «La Nazione», 15 dicembre 2011, p. 43.
«Bag»
Moderatore: Cruscanti
«Bag»
Uno sconcertante articolo comparso su «La Nazione» di oggi (in rosso forestierismi e occasionalismi stranieri).
Ultima modifica di Carnby in data ven, 16 dic 2011 9:30, modificato 2 volte in totale.
- Sandro1991
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«Normale»? «Brillante»? No, questo, per me, è parto del peggiore giornalismo possibile oggi (perché di giornalisti brillanti ce ne sono – pochi, ma ce ne sono).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Oltre ai forestierismi...
Che dire dell'uso di "sic" e "spippolando"?
Nel primo caso ho il dubbio che l'autrice intendesse inserire un "sigh", e nel secondo si tratta di un verbo usato alla stregua di "spulciare", ma con il senso quasi certo di "smanettare". Non ve ne sto a spiegare l'origine...
Nel primo caso ho il dubbio che l'autrice intendesse inserire un "sigh", e nel secondo si tratta di un verbo usato alla stregua di "spulciare", ma con il senso quasi certo di "smanettare". Non ve ne sto a spiegare l'origine...
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Re: Oltre ai forestierismi...
Sic (tra parentesi) l'ho aggiunto io perché nell'articolo c'è scritto *altrettranto e non altrettanto. Spippolare (almeno) qui è molto diffuso e rende bene l'idea, a mio avviso, di uno che passa ore a smanettare sulla tastiera o sui tasti del cellulare (o sullo schermo dello smartphone?). Non credo che siano necessarie etimologie autoerotiche, se è questo che intendeva..Silvia. ha scritto:Che dire dell'uso di "sic" e "spippolando"?
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Re: Oltre ai forestierismi...
Penso che Silvia sia stata tratta in inganno dal fatto che il sic in genere va tra parentesi quadre; quindi [sic] o addirittura [sic!].Carnby ha scritto:Sic (tra parentesi) l'ho aggiunto io.Silvia. ha scritto:Che dire dell'uso di "sic" e "spippolando"?
Per spippolare concordo con lei, Carnby.
Re: Oltre ai forestierismi...
Ah, eccoCarnby ha scritto:Sic (tra parentesi) l'ho aggiunto io perché nell'articolo c'è scritto *altrettranto e non altrettanto..Silvia. ha scritto:Che dire dell'uso di "sic" e "spippolando"?

Be', evidentemente si è evoluto con un senso figurato, sotto l'influsso di qualche altra spinta... ma questa è la mia personale interpretazione. La Nazione si rivolge principalmente ai toscani, quindi forse è accettabile. Per un quotidiano nazionale avrei scelto un altro verbo.Carnby ha scritto:Spippolare (almeno) qui è molto diffuso e rende bene l'idea, a mio avviso, di uno che passa ore a smanettare sulla tastiera o sui tasti del cellulare (o sullo schermo dello smartphone?). Non credo che siano necessarie etimologie autoerotiche, se è questo che intendeva.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Re: Oltre ai forestierismi...
Ha ragione, ho corretto le parentesi.Andrea Russo ha scritto:Penso che Silvia sia stata tratta in inganno dal fatto che il sic in genere va tra parentesi quadre; quindi [sic] o addirittura [sic!].
Altro articolo modaiolo comparso sul quotidiano di Firenze.

Ma si può dire «mondo unghie»?«La Nazione» del 28 febbraio 2012 ha scritto:Smalto e non solo
Un sito per le unghie
Deborah Milano ha appena lanciato il nuovo sito interamente dedicato al mondo unghie. Ogni settimana verrà inserito un foto tutorial diverso, con suggerimenti di nail look a tema, inoltre ci sarà una sezione dedicata alle blogger, con video dedicati e recensioni dei prodotti Deborah Milano.
Una web app consente di provare lo smalto e scegliere finish diversi.

Sì. Ora vanno di moda i disegnini sulle unghie, fatti col pennellino. Ci sono anche degli adesivi applicabili sullo smalto. Oppure la finitura si stende su tutta l'unghia.Modna ha scritto:Mondo unghie davvero.
I finish delle unghie sarebbero? Le finiture?
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
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Grazie della dritta, Silvia, in effetti ora che me lo fa notare ricordo di aver visto delle amiche con fiorellini o altre figure disegnate sulle unghie; da maschio sbadato le avevo viste e subito dimenticate hehe..Silvia. ha scritto:Sì. Ora vanno di moda i disegnini sulle unghie, fatti col pennellino. Ci sono anche degli adesivi applicabili sullo smalto. Oppure la finitura si stende su tutta l'unghia.

Almeno loro, per fortuna, non le chiamavano finish ma disegni, finiture o rifiniture. Non mi è ancora capitato, filone in questione a parte, di vedere scritto o di sentire usare questo termine; spero che sia confinato in ambiti modaioli spinti.

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