Come tutte le lingue, l'inglese ha una sua bellezza, che però appare a chi lo conosce bene. Non può essere giudicata solo in base al saper leggere le istruzioni dell'aspirapolvere o un articolo scientifico-tecnico.
Come tale avrebbe anche diritto di essere rispettata e non sacccheggiata ogni due righe da utenti esterni pigri e privi di fantasia, che strappano singoli vocaboli al loro tessuto linguistico, isolandoli in contesti alieni e rendendoli ridicoli.
Anche la questione grafia/pronuncia secondo me va inquadrata in un'ottica diversa. Esistono dei segni grafici che, per convenzione condivisa da una comunità di scriventi, rappresentano determinati suoni.
La convenzione è puramente arbitraria, e definita dalla comunità che adotta quei segni grafici. Il fatto che la fantasia umana sia ridotta, e nell'ambito del continente europeo si sia finiti per limitarsi a una quarantina di simboli, variamente assortiti, a cui ogni comunità di scriventi dà il proprio significato fonetico, ci confonde le idee e ci porta a pensare che altrove si pronunci in maniera diversa.
Però, sinceramente, non mi semtirei mai di affermare che un russo imperscrutabilmente pronuncia la "b" come "v"... Quel segno "b", nella convenzione adottata nella lingua russa, indica esattamente e solo il suono "v", indipendentemente da come lo leggono in altre comunità e secondo altre convenzioni.
L'italiano ha la bellezza di essere la lingua della comunità italiana, e come tale va da noi difeso. Ma, per equità, vanno riconosciuti a mio avviso i medesimi valori alle altre lingue.
... e detto questo e fatto atto di "correttezza politica", mi sento autorizzata a sparare a zero su qualsiasi proditoria infiltrazione anglica nel nostro idioma!!! ognuno è bello a casa sua
