«Sul primo e il secondo» o «sul primo e sul secondo»?

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Don Lisander
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«Sul primo e il secondo» o «sul primo e sul secondo»?

Intervento di Don Lisander »

«Sul primo e il secondo» o «sul primo e sul secondo»?
Come è più corretto scrivere? E se sono corretti entrambi i modi, voi quale preferite usare, e perché?
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non ho tempo di ritrascrivere ma la risposta si trova nella grammatica di Luca Serianni (VIII.1b). :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Don Lisander
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Intervento di Don Lisander »

Ho al momento a disposizione solo quella di Sensini. Anche Serianni asserisce forse che "Quando una preposizione è riferita a più elementi, è preferibile ripeterla davanti a ogni elemento, soprattutto se essi sono uniti da una congiunzione coordinativa"?
Avatara utente
Luca86
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Intervento di Luca86 »

Se mi dà qualche minuto, cerco di trascrivergliela io.
Don Lisander
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Intervento di Don Lisander »

D'accordo! Grazie mille.
Avatara utente
Luca86
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Intervento di Luca86 »

Riporto solo la parte che c'interessa (sott. mia):

Una sola preposizione regge abitualmente più aggiunti in successione: «un signore che non avevano visto mai, piccolo, con gli occhiali, i capelli tagliati corti e l'aria della persona intelligente» (Montefoschi, Lo sguardo del cacciatore, 15). La preposizione può essere ripetuta ogni volta che la chiarezza lo richieda oppure per sottolineare un concetto: «non mi si esca fuori con la servilità, con la viltà, con l'ignoranza e con simili frasi fatte» (Carducci, Prose, 876).
Don Lisander
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Intervento di Don Lisander »

Molto bene. La mia riflessione nasceva da un paragone con la lingua francese, con la quale è possibile dire "méditations sur le bien et le mal" senza che intervengano dubbi di sorta nel parlante o nello scrivente: e la speditezza è notevole. In italiano, invece, sorgerebbe il dubbio: "meditazioni sul bene e il male" o "meditazioni sul bene e sul male"? Certo è un dubbio la cui colpa è da imputare a un'univerbazione che in passato era spesso (o di regola, non so) assente: "su 'l... et la", "su la... et gli", etc.
Detto ciò, le regole enunciate da Sensini e Serianni si possono utilmente fondere e possono dettare i princìpi generali da seguire in queste circostanze. Certo, spesso e volentieri al netto della speditezza.
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Si procuri la grammatica di Serianni. Quella di Sensini non è ineccepibile.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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