Cito da un romanzo di Abraham B. Yehoshua:
"Il responsabile delle risorse umane ... pone una prima domanda, di carattere semantico, non scientifico. Quando un morto si trasforma da cadavere in salma? E' un processo oggettivo o linguistico? E' una questione di nome o di sostanza? ... Riflette per qualche secondo e dà una risposta categorica: la salma è il cadavere pronto per la sepoltura."
Al di là dell'ambiente nel quale il protagonista metabolizza e tra sé giunge alla conclusione suesposta (un obitorio), che ne dite, è una giusta definizione?
Salma e cadavere
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Per me sí, stando anche a quanto sostiene il Treccani al lemma salma 2/b.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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