Questo non è un forum in cui discutere di attualità o fare discorsi morali. Mi limito a giudicare la correttezza della parola. Mi rendo conto che questi due termini ce li dobbiamo tenere, ma a mio parere sono stati coniati da persone con poca cognizione dell'etimo.
Fobìa come sappiamo significa paura, avversione, e va bene. Ma il prefisso omo- non rende l'idea dell'omosessualità. Una parola così dovrebbe significare avversione a ciò che ci somiglia (homòs). Per l'avversione nei confronti degli omosessuali a mio parere si poteva coniare un lesbofobìa o misolesbìa.
Pedofilo: amante dei bambini. Poteva essere una bellissima parola. Ma poi la sfumatura che gli si è data la conosciamo.
Voi cosa ne pensate?
In realtà non sono solo questi due a meritare critiche di questo tipo, ma sono i più popolari (purtroppo) in questo periodo.
Omofobia, pedofilia
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- Ferdinand Bardamu
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Riguardo a omofobia, il prefissoide omo- è da intendersi come abbreviatura di omosessuale. Lo spaesamento che molti parlanti avvertono al riguardo è dovuto al fatto che omo per omosessuale è adoperato raramente come parola autonoma: la forma breve d’appellare un omosessuale è praticamente soltanto gay. L’insuccesso di omo è facilmente spiegabile con l’ambiguità che sorge con omo, forma popolare di uomo. Per approfondimenti, la rimando a questa scheda della Crusca, punto 1.
La parola pedofilia è un grecismo tecnico coniato all’alba del Novecento (secondo l’OED la prima attestazione si trova in Krafft-Ebing, autore della Psychopathia sexualis). Lascio ai grecisti esprimersi sulla precisione del suffissoide -filia. Mi limito a osservare che in greco classico si parlava di παιδεραστία (paiderastía), benché con questo termine non si designasse una devianza sessuale, ma una pratica socialmente riconosciuta e accettata.
La parola pedofilia è un grecismo tecnico coniato all’alba del Novecento (secondo l’OED la prima attestazione si trova in Krafft-Ebing, autore della Psychopathia sexualis). Lascio ai grecisti esprimersi sulla precisione del suffissoide -filia. Mi limito a osservare che in greco classico si parlava di παιδεραστία (paiderastía), benché con questo termine non si designasse una devianza sessuale, ma una pratica socialmente riconosciuta e accettata.
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Re: Omofobia, pedofilia
Per pedofilia segnalo che esiste anche la variante rara e caduta in disuso paidofilia, mentre per pedofilo la variante paidofilo non è registrata in nessun dizionario.
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Re: Omofobia, pedofilia
Abbiamo già detto millanta volte che il Dizionario Olivetti non è affidabile.
In ogni caso, esistono (in àmbito medico e filosofico) varianti in paid(o)‑ del prefissoide d’origine greca ped(o)‑, ma non sono generalmente raccomandabili poiché non seguono la normale trafila dei grecismi in italiano, che passa attraverso una (storica o soltanto teorica) latinizzazione…

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