Scilens ha scritto:E io pensavo che l'origine fosse “pro-s+fid(i)are” (sfidare+di fronte cioè contro. -La pazienza altrui?-), perché è un sinonimo d'insistere e perseverare, ma più forte, come insistere in modo sordo o testardo fino a sfidare. Questo rende conto anche del raddoppiamento della f, e per questo mi convince meglio la mia congettura.
Ce ne faremo una ragione.
Proffidiare è registrato dal
GRADIT, che lo classifica come regionale toscano, e da quello rimanda a
profidiare (con un’
f sola), a sua volta denominale di
profidia, definita un’«alteraz[ione] di
perfidia». Dello stesso parere già il Petrocchi e, prim’ancora, Tommaseo e Bellini.
S’una cosa concordo: nell’uso migliore
prof(
f)
idiare («ostinarsi»
in qcs. /
a fare qcs.), al pari della sua variante colta
perfidiare, è intransitivo semplice,
non pronominale.