Venendo alla prefissazione, è facile anche qui effettuare una spigolatura di moduli largamente produttivi nel neo-standard. Tali sono prefissoidi e prefissi come: inter.-, tele-, para-, mega-, mini-, post- (postbellico, postmoderno, poststrutturalista, che creano nessi consonantici estranei alla struttura dell’italiano, pronunciabili solo con stacco fra i due membri della parola)[.]
Mi pare molto strano che un linguista insigne come Berruto possa affermare che, nella pronuncia, poststrutturalista o postbellico vengono resi solo (!) con una pausa tra i loro componenti! Il DiPI in linea marca la pronuncia [pɔstˈb-] di postbellico come intenzionale, mentre la pronuncia consigliabile è [pɔsˈbɛlliko]. (Per postmoderno, invece, la pronuncia [pɔsmoˈdɛrno] è solo accettabile

Nel passo riportato, l’autore vuol dire che i nessi consonanti che si creano con quella prefissazione, se si vogliono mantenere intatti nella pronuncia, vanno resi con uno stacco. Ma non si capisce perché non citi per prima cosa la semplificazione, naturalissima nel parlato, d’incontri difficili come -stst- o -stb-.