Concordanza a senso
Moderatore: Cruscanti
Concordanza a senso
La frase: "La giovane coppia decise di ufficializzare la loro relazione", può ritenersi corretta con una sorta di concordanza a senso, essendo coppia un nome collettivo, oppure l'unica corretta è "sua relazione"? Grazie a chi vorrà chiarire.
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No.
Proprio è semanticamente piú marcato di suo/loro, ed è normalmente «usato invece del possessivo di 3a pers. nelle frasi con soggetto indeterminato e, ancor piú, nelle frasi enunciate senza soggetto, in forma impersonale» (Treccani).
Il fatto è che la frase in questione è ai limiti dell’accettabilità, ché sul piano semantico il sostantivo relazione implica una pluralità di soggetti. Basta, infatti, sostituire stato a relazione, e la frase diventa immediatamente corretta, grammaticale e accettabile a tutt’i livelli di lingua: la giovane coppia decise di regolarizzare il suo stato.
La frase originaria di Patrizio con loro relazione (non con sua, che, al pari di quella di PersOnLine con propria, è, come detto, semanticamente marginale) risulta quindi —direi— accettabile in un registro colloquiale.

Il fatto è che la frase in questione è ai limiti dell’accettabilità, ché sul piano semantico il sostantivo relazione implica una pluralità di soggetti. Basta, infatti, sostituire stato a relazione, e la frase diventa immediatamente corretta, grammaticale e accettabile a tutt’i livelli di lingua: la giovane coppia decise di regolarizzare il suo stato.
La frase originaria di Patrizio con loro relazione (non con sua, che, al pari di quella di PersOnLine con propria, è, come detto, semanticamente marginale) risulta quindi —direi— accettabile in un registro colloquiale.
Però lo stesso Treccani porta a esempio frasi come avrà le proprie ragioni per comportarsi cosí o l’ha fatto con le proprie mani, non marcandole come colloquiali. 

Non capisco: una coppia non è composta di due persone? O forse, per pluralità di soggetti, s'intende piú di due persone?Infarinato ha scritto:Il fatto è che la frase in questione è ai limiti dell’accettabilità, ché sul piano semantico il sostantivo relazione implica una pluralità di soggetti.
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E codesto cosa c’entra col mio discorso, caro Ivan?Ivan92 ha scritto:Però lo stesso Treccani porta a esempio frasi come avrà le proprie ragioni per comportarsi cosí o l’ha fatto con le proprie mani, non marcandole come colloquiali.


Sí, ma come «coppia» è una sola, e non ha molto senso parlare di sua/propria relazione.Ivan92 ha scritto:Non capisco: una coppia non è composta di due persone?
Ha ragione, ho preso fischi per fiaschi. Intendevo dire che il Treccani porta comunque a esempio frasi nelle quali proprio fa le veci del possessivo, nonostante il soggetto non sia indeterminato.Infarinato ha scritto:E codesto cosa c’entra col mio discorso, caro Ivan? :) «Registro colloquiale» si riferiva alla concordanza giovane coppia ~ loro relazione. ;)
Chiarissimo.Infarinato ha scritto:Sí, ma come «coppia» è una sola, e non ha molto senso parlare di sua/propria relazione.

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Sí, infatti codesta è la prima cosa che ho detto: proprio, quando non si riferisce a un soggetto indeterminato, ha un significato piú forte di suo/loro, e quindi, per quanto detto, propria relazione qui sarebbe addirittura «peggio» di sua relazione.Ivan92 ha scritto:Intendevo dire che il Treccani porta comunque a esempio frasi nelle quali proprio fa le veci del possessivo, nonostante il soggetto non sia indeterminato.
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No, perché due righe prima viene esplicitamente detto che proprio, «se riferito a un soggetto di 3ª persona, può essere usato da solo, invece del possessivo, di cui fa le funzioni (e in genere con piú forza di suo, loro)» (sottolineatura mia).
Forse, caro Ivan, se si rileggessero per bene non solo gl’interventi altrui, ma anche le fonti cui essi rimandano, ci risparmieremmo una pletora d’interventi, evitando cosí d’intasare inutilmente i filoni.
Forse, caro Ivan, se si rileggessero per bene non solo gl’interventi altrui, ma anche le fonti cui essi rimandano, ci risparmieremmo una pletora d’interventi, evitando cosí d’intasare inutilmente i filoni.

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Chiedo scusa per l'intromissione: non è mia intenzione ingolfare ulteriormente il filone,
e ho già letto la fonte da lei citata e anche diverse altre, tra cui questa e questa.
Ciò nonostante, ancora mi sfugge quale sia la controindicazione all'uso di «proprio», nella frase in oggetto, dovuta al "senso piú marcato" rispetto a «suo/loro». Si riferisce al fatto che «proprio» vuol dire, come riporta il Treccani, «Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non d’altri»? Se è cosí, mi pare che la definizione calzi bene a una relazione, che è solo di quella coppia e di nessun altro!
Nella documentazione che ho letto non sono riuscito a trovare controindicazioni all'uso di proprio, quando si riferisce al soggetto, come in questo caso.
Quello che vorrei capire è: se dicessi a una persona competente e sensibile alle sfumature linguistiche, come lei, per esempio
, «La giovane coppia decise di ufficializzare la propria relazione», che cosa percepirebbe di "stonato"? Per quale motivo «propria» le sembrerebbe inadeguato, in quel contesto?
Lo chiedo perché, e lo dico davvero, vorrei pian piano imparare a riconoscere anch'io tali sfumature!

Ciò nonostante, ancora mi sfugge quale sia la controindicazione all'uso di «proprio», nella frase in oggetto, dovuta al "senso piú marcato" rispetto a «suo/loro». Si riferisce al fatto che «proprio» vuol dire, come riporta il Treccani, «Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non d’altri»? Se è cosí, mi pare che la definizione calzi bene a una relazione, che è solo di quella coppia e di nessun altro!
Nella documentazione che ho letto non sono riuscito a trovare controindicazioni all'uso di proprio, quando si riferisce al soggetto, come in questo caso.

Quello che vorrei capire è: se dicessi a una persona competente e sensibile alle sfumature linguistiche, come lei, per esempio

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Come ho già detto, in codesta frase a essere [un po’] stonato non è l’aggettivo propria, sibbene il sostantivo relazione, ché parrebbe riferirsi alla relazione, non già fra i membri della coppia, ma della coppia con «qualcos’altro».Millermann ha scritto:[S]e dicessi a una persona competente e sensibile alle sfumature linguistiche, come lei, per esempio, «La giovane coppia decise di ufficializzare la propria relazione», che cosa percepirebbe di "stonato"? Per quale motivo «propria» le sembrerebbe inadeguato, in quel contesto?
Chiaro! Grazie mille.Infarinato ha scritto:No, perché due righe prima viene esplicitamente detto che proprio, «se riferito a un soggetto di 3ª persona, può essere usato da solo, invece del possessivo, di cui fa le funzioni (e in genere con piú forza di suo, loro)» (sottolineatura mia).
Forse, caro Ivan, se si rileggessero per bene non solo gl’interventi altrui, ma anche le fonti cui essi rimandano, ci risparmieremmo una pletora d’interventi, evitando cosí d’intasare inutilmente i filoni. ;)

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Ah, ecco! Il problema è che, a suo parere, non è corretto dire «quella coppia ha una relazione», sottintendendo «tra i due componenti»! Eppure, si parla cosí tanto di "relazioni di coppia" che il senso dovrebbe essere facilmente intuibile.
A maggior ragione, converrà allora che in una frase come la seguente: «Quella coppia difende la propria relazione» sia giusto usare «la propria», piuttosto che «la loro relazione», che potrebbe essere anche quella di altre persone.
Dunque, il "senso piú marcato" non c'entra, e la ringrazio per la sollecita risposta!
A maggior ragione, converrà allora che in una frase come la seguente: «Quella coppia difende la propria relazione» sia giusto usare «la propria», piuttosto che «la loro relazione», che potrebbe essere anche quella di altre persone.
Dunque, il "senso piú marcato" non c'entra, e la ringrazio per la sollecita risposta!

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Sí, ripeto: a mio avviso, codesta frase è accettabile solo in un registro colloquiale, per una sorta di concordanza a senso coi membri della coppia, come intuiva Patrizio per la frase originaria con loro.Millermann ha scritto:Ah, ecco! Il problema è che, a suo parere, non è corretto dire «quella coppia ha una relazione», sottintendendo «tra i due componenti»!
Codesto, ovviamente, non c’entra nulla, ché di coppia costí serve semplicemente a specificare il tipo di relazione di cui si sta parlando, e potrebbe essere sostituito tranquillamente da un aggettivo (…se solo ce ne fosse uno adeguato in italiano, ma una riprova è data, ad esempio, dalla traduzione in lingua inglese, dove il sostantivo couple fungerebbe da aggettivo attributivo: couple relationship[s]; mentre anche in inglese un’espressione quale a couple’s relationship, per quanto diffusa anche nell’accezione impropria che qui si discute, sottintenderebbe a regola un with something else).Millermann ha scritto:Eppure, si parla cosí tanto di "relazioni di coppia" che il senso dovrebbe essere facilmente intuibile.
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